Agricoltura Uno dei principali scopi della ricerca agricola è quello di produrre un cereale che sia in grado di sintetizzare maggiori quantità di proteine, grazie alla possibilità di simbiosi tra le radici dei cereali e i batteri azoto-fissatori, come avviene nelle leguminose (soia, erba medica, fagiolo, ecc.). Questo traguardo contribuirebbe, in modo definitivo, a vincere il problema della fame nel mondo. Infatti le fondamentali carenze nutritive nei Paesi in via di sviluppo sono: calorie, proteine, calcio e vitamina A. Con l ingegneria genetica questo traguardo appare oggi raggiungibile; si tratta di introdurre in un cereale i geni che consentono alle leguminose di fissare nelle proprie radici l azoto atmosferico. Un ammide, la calciocianammide CaCN2, è un concime azotato particolarmente adatto ai terreni acidi grazie al contenuto in calcio. Nel suolo questo concime viene trasformato in urea, ma prima della trasformazione esplica un azione erbicida e insetticida: è per tale motivo che deve essere somministrato prima della semina. CELIACHIA = INTOLLERANZA AL GLUTINE I dati sono preoccupanti. Nel nostro Paese 380 mila persone sarebbero affette da celiachia, anche se a causa di una tardiva presa di coscienza del problema, ne sono stati diagnosticati per il momento 40 mila, mentre ogni anno si registrano cinquemila nuove diagnosi e la nascita di circa tremila nuovi celiaci. Le persone affette da questa patologia trovano il loro maggior nemico nel glutine, o meglio nelle proteine del glutine, cioè le prolamine di orzo, segale e avena e soprattutto, a causa di una maggiore diffusione, della gliadina del frumento. L organismo si difende con un'azione immunitaria che può sfociare nell atrofia dei villi intestinali, non più in grado di assorbire le sostanze nutritive. La scienza ha ancora molta strada da percorrere per 106 arrivare a conoscere perfettamente il meccanismo che regola queste reazioni autoimmuni. Di certo si sa che nel siero di celiaci non trattati si trovano anticorpi denominati antigliadina oppure antireticolina, antiendomisio, anticordone ombelicale, antitransglutaminasi. Le conseguenze possono essere gravi e provocare patologie a carico soprattutto dell apparato gastrointestinale, ma anche della cute, degli arti, del sistema neurologico ed endocrino. Nel giro di pochi anni l industria alimentare ha saputo trovare numerose alternative da proporre a questa fetta di popolazione intollerante al glutine. Va detto comunque che a parte le analisi di laboratorio da effettuare per stabilire la presenza o meno della celiachia, non bisogna trascurare i sintomi che spesso possono essere confusi con quelli di altre malattie: dolori gastrointestinali, dimagrimento, dermatiti, turbe mestruali, stomatiti e afte, anemia provocata dal mancato assorbimento del ferro, osteoporosi, alopecia. Le statistiche dicono che sono le femmine, più dei maschi, i soggetti maggiormente colpiti dalla celiachia.
Volume 2
CORSO DI CHIMICA MODULARE