LAB Misura delle masse (utilizzo della bilancia a piatti) Per un uso corretto della bilancia a piatti (Fig. 1.13) è bene adottare le seguenti indicazioni: verificare che la bilancia sia su un piano orizzontale, eventualmente agire con l apposita vite e verificare che la livella a bolla sia in posizione corretta; sganciare il fermo in modo che il braccio portapiatti sia libero di muoversi; appoggiare sul primo piatto l oggetto da pesare; caricare sul secondo piatto le opportune masse-campione in modo da riportare in l equilibrio il braccio della bilancia; bloccare il fermo e scaricare i piatti. Per una pesata più agevole è bene utilizzare una bilancia di precisione elettronica (Fig. 1.1) meglio se ad elevata sensibilità. Misura dei volumi In laboratorio i volumi dei liquidi vengono comunemente misurati con i seguenti strumenti (Fig. 1.10): cilindro graduato e tarato, pipette tarate e graduate, becker tarato. Prima di fare un esempio di misurazione è utile intendere il significato dei termini graduato e tarato . Si ha un becker tarato quando è solo indicata, con una linea di riferimento, la sua capacità massima, ad esempio becker da 200 ml. Si ha un cilindro graduato quando la sua massima capacità è suddivisa in diverse frazioni; ad esempio se un cilindro della capacità di 200 mL viene suddiviso in 200 segmenti sta ad indicare che l intervallo tra due segmenti corrisponde al volume di 1 ml. Facciamo ora la seguente misurazione. Se si deve misurare un volume di 185 ml di vino, si può utilizzare un cilindro graduato e tarato a 200 ml, basta versare il vino fino alla tacca 185 del nostro cilindro, tenendo conto dell effetto menisco (Lab Fig. 1.1). Per una precisa misurazioni di piccoli volumi si devono utilizzare le pipette tarate e graduate. La capacità e le suddivisioni delle pipette e dei cilindri sono indicati dal costruttore; ad esempio, se su una pipetta è indicata la scritta 1/20, vuole dire che essa ha una capacità massima di 20 ml e la misura minima che si può effettuare è di 1 ml. Misura della densità Per la determinazione della densità di un liquido si possono impiegare i seguenti strumenti (elencati in ordine crescente in base alla loro approssimazione): densimetri, picnometri. I densimetri I densimetri (Lab Fig. 1.2) sono strumenti molto semplici, il loro funzionamento si basa sul principio di Archimede e vengono utilizzati quando non si richiede una approssimazione molto elevata. Un densimetro è formato da un asta di vetro graduata e da una bolla zavorrata con pallini di piombo o mercurio, che serve a mantenere lo strumento in posizione verticale quando viene immerso nei liquidi. Per determinare la densità di un liquido è sufficiente immergere con cautela il densimetro e attendere che si stabilizzi, quindi si procede alla lettura della densità sulla scala. importante ricordare che l affondamento del densimetro è inversamente proporzionale alla densità del liquido in esame. Sono densimetri con scale opportune: - i lattodensimetri utilizzati per determinare la densità del latte; - i sierodensimetri utilizzati per determinare la densità del siero del latte; - i mostodensimetri o mostimetri utilizzati per determinare la densità del mosto d uva; - gli alcolimetri utilizzati per la determinazione del grado alcolico del vino, della grappa, ecc. Lab Figura 1.1. Effetto menisco. Archimede Siracusa 287-212 a.C. Matematico e fisico greco Il suo nome è legato agli studi nel campo dell idrostatica e nel calcolo delle aree e dei volumi. Principio d Archimede: ogni corpo immerso in un fluido riceve una spinta diretta verso l alto pari al peso del fluido spostato. Postulato d Archimede: dati due segmenti a e b, se a b. Lettura errata Lettura corretta 33
Volume 1
CORSO DI CHIMICA MODULARE