Cooperazione legislativa internazionale

     Cooperazione legislativa internazionale

In un sistema di scambi a livello planetario, che comporta rischi che purtroppo spesso si concretizzano a causa dell’importazione e diffusione di fitopatogeni e parassiti animali originariamente ristretti in aree limitate (e lì generalmente in equilibrio con l’ospite e i limitatori naturali), appare indispensabile anche una cooperazione legislativa a livello internazionale. 
Si è già accennato alle gravissime conseguenze dell’arrivo in Europa, su importanti colture, di malattie e parassiti provenienti da altri continenti con i commerci: uno degli obiettivi degli interventi legislativi è appunto quello di individuare e prevenire l’introduzione di organismi dannosi. Attualmente in Europa è presente un Ente, denominato EPPO (European and Mediterranean Plant Protection Organization [ 42 ] [ 43 ]), costituito nel 1951 con l’adesione iniziale di 15 Paesi e successivamente allargato fino agli attuali 52 membri), il quale ha i seguenti compiti: tenere aggiornate liste di allerta (Alert List) relative ad organismi nocivi a rischio di importazione o già presenti nell’area EPPO; raccomandare azioni in caso di presenza accertata di nuove introduzioni (Action List); fornire analisi di rischi e standard valutativi degli organismi nocivi (Pest risk analysis) e protocolli di gestione del rischio (Pest risk management).
     Organismi da quarantena
Gli organismi inclusi in tali liste sono definiti appunto da quarantena. L’elenco completo e aggiornato è sempre disponibile nella Alert List della EPPO. Il termine deriva dalle misure di isolamento, per almeno 40 giorni (riguardavano le merci e anche i passeggeri in caso di rischio di gravi epidemie a carico della salute umana), che erano praticate sulle navi attraccate prima di consentirne lo scarico, in modo da individuare ed eliminare possibili fonti di contagio (in caso di accertata infezione si respingeva lo sbarco). Tale indicazione è recepita dai Paesi membri, compresa quindi anche l’Italia, i quali poi possono adottare ulteriori disposizioni a livello nazionale. 
Esistono altre Organizzazioni a livello regionale simili alla EPPO; inoltre, a livello internazionale, è attiva la International Plant Protection Convention (IPPC). Essa opera presso la FAO ed è fondata su un trattato internazionale che assicura azioni atte a prevenire la diffusione e l’introduzione di organismi nocivi alle piante e ai prodotti delle piante, e a promuovere misure per il loro controllo; il suo governo è affidato a una Commissione per le misure fitosanitarie che adotta standard internazionali (ISPMs = International Standards for Phytosanitary Measure).

     Lotta obbligatoria
Per contrastare gli organismi nocivi in alcuni casi vengono assunte misure a carattere legislativo, consistenti in specifici Decreti di Lotta Obbligatoria (DLO) che stabiliscono comportamenti, controlli e interventi ritenuti necessari per controllare e prevenire la diffusione di parassiti e patogeni potenzialmente pericolosi, sia per l’entità dei danni in grado di arrecare sia per la rapidità della loro diffusione sul territorio. 
Attualmente in Italia sono in vigore circa sedici DLO, ma sicuramente altri ne seguiranno, alcuni diretti contro organismi nocivi di recente introduzione (▶ pag. 207 e seguenti); in altri casi si tratta di avversità conosciute o insediate da parecchi anni, ma ormai endemiche (es. il cancro colorato del platano, ▶ fig. 41 pag. 387; la processionaria del pino, ▶ pag. 372). 
Il contrasto all’avversità può comportare il controllo del vettore dell’agente di malattia, come nel caso della flavescenza dorata della vite (FD) [ 44 ]. 
Questa malattia, in grado di causare danni rilevanti alla viticoltura, è causata da un fitoplasma che viene trasmesso con la puntura di una particolare cicalina, Scaphoideus titanus [ 45 ]. La lotta si basa su trattamenti insetticidi, opportunamente calendarizzati, diretti a diminuire la presenza del vettore. 

RICONOSCIMENTO DELLA FLAVESCENZA DORATA DELLA VITE

Agricoltura sostenibile, biologica e difesa delle colture
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