Parte 1 60 Biologia applicata, Biotecnologie, Agroambiente Le regioni del Mediterraneo per le loro caratteristiche naturali e storiche conservano ancora una grande ricchezza di specie e di varietà e specie selvatiche rare che devono essere preservate [ 22 ]. Per questo fine vanno diffondendosi in tutto il mondo i Centri di Studi e Ricerca per la conservazione del germoplasma vegetale. 22 Aspetto della bassa macchia bruciata circa vent anni fa. Attualmente l area è colonizzata prevalentemente da grossi ciuffi di strama (Ampelodesmos mauritanica). Fra essi si osservano i bassi cespugli di lentisco, mirto, con frammisti cisto, rosmarino e scopa florida, che hanno ricacciato dopo l incendio. Inizia così la lenta fase di ricostituzione naturale della vegetazione. METODI PER LA CONSERVAZIONE DEL GERMOPLASMA VEGETALE Gli interventi di conservazione delle risorse genetiche si distinguono tradizionalmente in conservazione in situ ed ex situ: con la prima i materiali vengono conservati nei luoghi di coltivazione o di vegetazione naturale, mentre la seconda viene effettuata in ambienti naturali o artificiali diversi da quelli di origine. Un altro metodo di classificazione è basato sul criterio evolutivo e può essere: statica (l informazione genetica da salvare è mantenuta invariata, sottraendola ai processi evolutivi tipici degli ambienti naturali); dinamica (lasciando svolgere naturalmente i processi evolutivi, induce progressivamente l adattamento del materiale biologico). Conservazione statica la forma più utilizzata per le specie di interesse agrario e per le specie selvatiche. Essa viene effettuata prevalentemente ex situ mediante: banche dei semi: utilizzate per la maggior parte delle specie selvatiche e coltivate. I semi sono conservati a basse temperature (tra i 230 °C e i 15 °C) in locali attrezzati e per periodi anche molto lunghi; collezioni in campo: è il metodo più usato per la conservazione del germoplasma di specie erbacee e arboree sottoposte a propagazione vegetativa. colture in vitro: consiste nell allevamento su substrato nutritivo in condizioni sterili di organi, tessuti ecc.; questo metodo non è ancora diffuso in quanto necessita di approfondimenti per evitare l instabilità genetica conseguente alle numerose subcolture; GLOSSARY Germoplasma vegetale Plant germoplasm Fermentazione Fermentation Lieviti Yeasts 0090.Parte1_Cap_02.indd 60 crioconservazione, molto diffuso fra le specie animali, si può applicare a semi, embrioni o tessuti meristematici che vengono mantenuti in vapori di azoto a temperature inferiori a 150 °C; tale metodo garantisce la massima stabilità genetica; conservazione di frammenti di DNA: si tratta di una tecnica in crescente sviluppo e promettente per le specie agrarie, ma che non è ancora diffusa su vasta scala. Conservazione dinamica Lo scopo di tale metodo di conservazione è ottenere l adattabilità delle popolazioni alle modificazioni ambientali, resa possibile a sua volta dalla conservazione della loro variabilità genetica. La conservazione del germoplasma si effettua ex situ e in situ. La conservazione dinamica ex situ si effettua mediante: collezioni in campo, un metodo usato per numerose specie a riproduzione sessuale interessate da fenomeni di flusso genetico. Rientrano in questa categoria i campi catalogo, gli arboreti da seme e le parcelle sperimentali; rimboschimenti, che sono considerati un metodo di conservazione ex situ quando vengono costruiti con materiali di propagazione rappresentativi della variabilità genetica della popolazione di origine. La conservazione dinamica in situ si effettua mediante: aree protette, caratterizzate dalla conservazione degli ecosistemi al completo; riserve di biodiversità, dove in esse vengono perpetuate le pratiche agronomiche tradizionali al fine di conservare varietà primitive e razze locali. All interno di esse possono essere create delle riserve genetiche per la conservazione di progenitori selvatici. La conservazione in situ è la più indicata per le specie forestali poiché può meglio garantire il mantenimento dell adattabilità genetica in condizioni ambientali soggette a modificazioni globali (cambiamenti climatici, inquinamento). Per le stesse specie la conservazione ex situ non è molto indicata a causa del lungo ciclo vitale e della possibile perdita di geni per effetto della deriva genetica. 26/02/21 16:58