2 Il miglioramento genetico

Parte 1 2 50 Biologia applicata, Biotecnologie, Agroambiente Il miglioramento genetico Il miglioramento genetico è il processo di modifica del patrimonio genetico al fine di migliorare le caratteristiche utili all uomo nelle specie coltivate o allevate. Il miglioramento genetico degli animali zootecnici è la tecnica che consente l aumento delle prestazioni produttive e riproduttive degli allevamenti attraverso la valutazione e la conseguente scelta (selezione) dei riproduttori. Per questo aspetto generale, il miglioramento genetico è di solito considerato alla stregua di una attività di pubblico interesse e la sua gestione, soprattutto nella parte relativa alla valutazione dei riproduttori, è di solito controllata dallo Stato (MIPAF). Il miglioramento genetico delle piante è un processo evolutivo condizionato dall uomo e attuato attraverso tecniche che tendono a creare varietà rispondenti alle esigenze quantitative e qualitative della produzione. Esso consiste in due tipi di attività complementari: permette la creazione di nuove cultivar (selezione miglioratrice [ 3 ]), convalida la produzione continua di piante di qualità genetica certificata (selezione conservatrice). Il miglioramento genetico è realizzabile solo se le specie presentano una potenziale variabilità genetica, che deve essere sfruttata per la selezione di individui particolari in popolazioni eterogenee e, nello stesso tempo, deve essere preservata per non impoverire il pool genetico. Selezione Probabilmente, a partire dai primi tentativi di addomesticazione avvenuti 12.000-14.000 anni fa, il miglioramento genetico animale si è basato sulla selezione degli a individui fenotipicamente migliori e per questo adatti ad essere i progenitori delle future generazioni. Fin dalle origini dell allevamento, l uomo ha infatti progressivamente modificato e accentuato le caratteristiche e le capacità del bestiame in modo da poter ottenere una maggiore quantità di prodotti utili per il suo sostentamento. Il miglioramento genetico coinvolge una parte, e a volte, l intero patrimonio di una razza come nel caso della Frisona Italiana, la più importante razza bovina diffusa in tutta Italia. Il miglioramento genetico degli animali di interesse zootecnico è basato sulla selezione dei riproduttori [ 4 ]. Essa si occupa quasi esclusivamente di caratteri di interesse economico (produzione di latte, contenuto lipidico del latte, ritmo di accrescimento nei giovani, indice di conversione alimentare, numero di uova deposte, spessore del lardo dorsale nei suini, ecc.) che sono espressi in unità di misura (cioè in kg, cm, numero) e sono comunemente indicati come caratteri quantitativi. Il loro studio all interno di una popolazione animale si basa sia sulla misurazione dei valori fenotipici sia sulla stima della parte della variabilità osservata di origine genetica e che quindi può essere trasmessa alla generazione successiva. Infatti, tali caratteri sono determinati geneticamente da un gran numero di loci poliallelici, ciascuno dei quali contribuisce per una piccola parte alla espressione genetica del carattere. I caratteri quantitativi, detti anche continui, mostrano una vasta gamma di fenotipi e una relazione genotipo-fenotipo complessa e si differenziano dai caratteri qualitativi o discontinui (colore del mantello nei bovini, varianti delle proteine del latte, presenza/assenza di corna nei bo- b CARATTERI QUANTITATIVI c d 3 Selezioni di progenie miglioratrici per il frumento duro (a, b, c, d): le numerose prove e i tanti rilievi in campo sono accompagnati da altrettante verifiche di laboratorio per scegliere, anche con l ausilio della metodologia statistica, i nuclei migliori da mantenere in selezione. 0090.Parte1_Cap_02.indd 50 CARATTERI QUALITATIVI 4 Caratteri qualitativi e quantitativi per la selezione dei riproduttori in zootecnia. 26/02/21 16:57

NUOVE Biotecnologie Agrarie e Biologia Applicata
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