408 Appendice Le fasi evolutive della difesa in sintesi Anni 1950-60 Affermazione spontanea e incontrollata dei mezzi di lotta sintetici Primi interrogativi sugli effetti secondari negativi. Anni 1970-90 Inzio del percorso verso la razionalizzazione. Italia apripista: dalla lotta guidata alla produzione integrata. Da anni 1990 Entrata in campo della CE e inizio costruzione di un nuovo quadro normativo nalizzato a regolare il sistema della difesa in senso fortemente cautelativo per l uomo, la biodiversità e l ambiente. Quadro del recente riordinamento normativo europeo della difesa fitosanitaria nell obiettivo della sostenibilità 1 2 Approvvigionamento e gestione normativa dei prodotti fitosanitari Utilizzazione dei mezzi di difesa Valutazione sostenibilità tossicologica e ambientale Omologazione e commercializzazione Direttiva 414/1991 De nizione e armonizzazione dei residui negli alimenti Regolamento 396/2005 LMR Classi cazione, etichettatura e confezionamento Regolamento 1272/2008 (CLP) Controllo delle vendite Regolamento 1185/2009 (Statistiche) De nizione di principi e linee idonei a limitare l impatto negativo Direttiva 128/2009 (Uso sostenibile dei prodotti tosanitari) De nizione dei requisiti costruttivi delle macchine distributrici ai ni della limitazione dell inquinamento ambientale Direttiva 127/2009 (Macchine distributrici) Regolamento 1107/2009 (Immissione in commercio) I provvedimenti italiani collegati al riordinamento normativo europeo della difesa fitosanitaria DL 152/2006: norme in materia ambientale (tutela acque dall inquinamento) DM 27417 del 12/12/2011: protezione acque dall inquinamento (fasce tampone) DL 124 del 22 giugno 2012: attuazione della Direttiva 127/2009 (macchine) DL 150 del 14 agosto 2012: attuazione della Direttiva 128/2009 (uso sostenibile dei prodotti tosanitari) Decreto 22 gennaio 2014: Piano di Azione Nazionale per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari Decreto 22 gennaio 2018: misure e requisiti dei prodotti tosanitari per uso non professionale I tre modelli di difesa oggi possibili in Italia 1 Difesa integrata di base Livello minimo «obbligatorio (Comune a tutta la UE) 2 Difesa integrata avanzata Livello avanzato volontario (Presente solo in Italia) 3 Difesa integrata senza prodotti di sintesi Agricoltura biologica (Comune a tutta la UE) Raccomandato il rispetto dei principi della difesa integrata Nessuna limitazione nell ambito delle norme di legge Disciplinari regionali di produzione integrata Limitazioni varie nella scelta dei mezzi tecnici e dei tempi Disciplinari di produzione autoregolamentati Possibili ulteriori limitazioni nella scelta di mezzi e tempi Disciplinari «Bio Priorità assoluta per le misure preventive Solo mezzi tecnici naturali Minimo comune denominatore dei tre modelli di difesa: applicazione dei principi generali di difesa integrata (Allegato III della Direttiva 128/2009) rispetto della normativa italiana relativa all uso dei mezzi tecnici di lotta 0200.Appendice.indd 408 26/02/21 16:51