Parte 2 398 Agroambiente, Produzioni vegetali e Difesa delle colture Questa metodologia rientra in un approccio chiamato Gestione della Risorsa Microbica (MRM = Microbial Resource Management) e l implementazione in protocolli di lotta prende il nome di Controllo Simbiotico (CS). La protezione attualmente più efficace è data da un mezzo meccanico semplice ma costoso, la rete anti-insetto [ 68 ], disponibile in diverse soluzioni, anche in rapporto alla coltura da proteggere. Per un più stabile controllo, la strategia migliore è l immissione di antagonisti. Purtroppo di indigeni non ne sono stati trovati di efficaci: inizialmente un buon candidato sembrava essere l imenottero calcidoideo Anastasus bifasciatus [ 69 ], ma in prove di campo ripetute si è rivelato deludente. Nelle zone di origine esiste, invece, un efficace limitatore, Trissolcus japonicus, un imenottero scelionide parassitoide oofago chiamato comunemente vespa samurai: le femmine depongono le uova dentro quelle della cimice e la larva della vespa si sviluppa a spese di queste ultime [ 70 ]. Qualche esemplare è stato casualmente rintracciato anche in Italia (non si sa come sia arrivato), ma per la lotta biolgica bisogna allevarli e operare lanci di molte centinaia di individui nei siti prescelti. Rispetto a questa soluzione occorre inoltre tenere conto della Direttiva 92/43/CE sulla conservazione degli habitat naturali, per cui l introduzione di un antagonista alieno richiede un iter legislativo complesso che passa attraverso un Decreto del Ministero dell Ambiente, in virtù del quale Regioni e Provincie autonome possono richiedere formalmente l autorizzazione ai lanci. La gestazione del decreto è stata non facile, ma a partire dal 2020 sono iniziati i primi lanci in alcune Regioni settentrionali dove il problema della cimice asiatica è più sentito. Richiami per singole colture PERO Cimice asiatica Danni La cimice provoca danni sulle pere per effetto di punture [ 71 ] effettuate sia precocemente sui frutti in accrescimento sia anche tardivamente in post-raccolta, inoltre sporca con le deiezioni. Difesa Oltre ai mezzi e metodi riferiti sopra, in frutticoltura le reti anti-insetto rappresentano uno strumento di controllo valido e sostenibile. L efficacia non è assoluta a causa della biologia dell insetto e della necessità di permettere l impollinazione delle piante: per ottenere la migliore protezione occorre chiudere le reti nella fase fenologica di caduta-petali; le neanidi possono superare le maglie della rete, ma essendo poco mobili il danno arrecabile è contenuto. 69 Anastatus bifasciatus. 70 Trissolcus japonicus. b a 68 Reti anti-insetto: sono sufficienti quelle con maglie di grandezza 2,4 4,8 mm, impiegate per la protezione dalla carpocapsa. Le reti devono essere applicate preventivamente (o quanto meno dopo l impollinazione) e non devono toccare le piante per evitare ovideposizioni dall esterno. 0190.Parte2_Cap_11.indd 398 71 Tipici danni su pera. 26/02/21 16:52