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Le avversità, riconoscimento e controllo 2 375 Capitolo 11 Difesa delle piante: strategie, moderne tecniche e tecnologie L esigenza di adottare strategie di difesa ecosostenibili delle colture, oltre a essere una evoluzione delle dottrine fitoiatriche e dei mezzi di lotta, è attualmente un fatto di ordine legislativo sancito dalla Direttiva Europea 2009/128/CE, in avanzato corso di recepimento dai vari Stati membri, tra cui l Italia, sotto forma di Piani di azione nazionali. La Direttiva all art. 1 recita infatti testualmente: La presente direttiva istituisce un quadro per realizzare un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari riducendone i rischi e gli impatti sulle salute umana e sull ambiente e promuovendo l uso della difesa integrata [obbligatoria dal 1° gennaio 2014] e di approcci e tecniche alternativi, quali le alternative non chimiche ai pesticidi . Nelle pagine e nei capitoli precedenti sono stati esposti i concetti generali della fitopatologia e della fitoiatria, è stato esaminato sinteticamente tutto ciò che causa malattia nelle piante o arreca loro danno e sono stati focalizzati i mezzi, i criteri e alcuni principi di controllo delle avversità, compresi quelli alternativi/integrativi all uso di pesticidi; vediamo ora come essi possono essere concretamente applicati in campo nei principali settori produttivi. I modelli previsionali: l esempio delle colture cerealicole Dal punto di vista fitoiatrico, oltre che agronomico, si può dire che l aspetto più rilevante delle colture cerealicole (frumento, orzo, ecc.) è l estensività, cioè la caratteristica di essere coltivate all aperto in pieno campo: il fatto che esse occupino grandi superfici pone immediatamente in rilievo la necessità, qualora si persegua un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (che comporta peraltro minori spese), di massimizzarne l efficacia nell impiego. L obiettivo di ridurre l immissione nell ambiente di prodotti fitosanitari è attualmente realizzabile per alcune tra le più importanti avversità (in realtà non solo delle colture erbacee, ma anche di quelle arboree), anche grazie allo sviluppo dei cosiddetti modelli previsionali. Essi sono modelli di simulazione ({ A 33) in grado di trasformare in equazioni matematiche le relazioni intercorrenti tra coltura, avversità e ambiente circostante, GLOSSARY Strategie di difesa delle piante Plant defence strategies Strategie di difesa ecosostenibili Eco-sustainable defence strategies Modelli previsionali Forecasting models 0190.Parte2_Cap_11.indd 375 le quali equazioni, rese facilmente interfacciabili grazie a un apposito sofware informatico, consentono di prevedere con buona attendibilità il rischio (e la probabile intensità) di attacchi di malattie o fitofagi, e pertanto si inseriscono, come elemento complementare di decisione, nella difesa integrata delle colture. evidente infatti che sapendo con sufficiente anticipo, ad esempio, quando sta per partire una epidemia sostenuta da un patogeno fungino, si potrà prevenirne l infezione e contrastarne la diffusione posizionando il trattamento con fungicidi nel momento migliore e con ciò limitando all essenziale e ottimizzando l impiego di mezzi chimici. Tali modelli hanno come punto di partenza l analisi del ciclo biologico del patogeno/fitofago preso in esame, ciclo regolato dalle condizioni climatiche (temperatura, umidità relativa, pioggia, durata della bagnatura della vegetazione, ecc.). Il loro sviluppo avviene in quattro fasi successive: elaborazione, verifica e validazione in campo, utilizzo pratico, mantenimento e aggiornamento. Circa l elaborazione forniremo una idea poco più avanti di come è stato costruito il modello FHB-wheat per la fusariosi del frumento. La verifica e la validazione consistono nel confronto, per mezzo di prove di campo, tra le previsioni fornite dal sistema e quanto effettivamente accaduto nella realtà di determinate aree agricole: è una fase molto importante poiché ogni modello, prima di essere adottato, deve dimostrare di poter funzionare nelle zone e nelle condizioni ambientali nelle quali verrà impiegato (in Italia, in linea di massima, su base regionale). L utilizzo pratico può essere gestito sia da un tecnico presso le aziende agricole sia da Sevizi Territoriali di Avvertimento (Regioni, Consorzi Fitosanitari). Mantenimento e aggiornamento sono attività complementari atte a migliorare le prestazioni del modello, mediante l inserimento di ulteriori elementi in base a nuove esigenze o recenti conoscenze scientifiche. In Italia attualmente sono in uso diversi modelli previsionali, sia per malattie crittogamiche sia per fitofagi, su colture erbacee (frumento, barbabietola, patata, cipolla) e arboree (vite, fruttiferi). Vediamo dunque come esempio il modello previsionale per una malattia crittogamica del frumento, la fusariosi della spiga (per la descrizione di questa avversità e dei rischi derivati per contaminazione degli alimenti da micotossine vedere approfondimento Fusariosi del frumento a pagina 380): il modello si chiama FHB-wheat (Fusarium Head Blight on wheat = disseccamento della spiga nel frumento da Fusarium). 26/02/21 16:52

NUOVE Biotecnologie Agrarie e Biologia Applicata
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