Malattie batteriche e fungine

Parte 2 362 Agroambiente, Produzioni vegetali e Difesa delle colture Le alterazioni a livello tissutale provocano alterazioni di colore in forma di mosaico, maculature, anulature, striature fino ad arrivare a sintomi di necrosi. Le malattie provocate da patogeni virus-simili (viroidi, fitoplasmi) hanno manifestazioni sintomatologiche analoghe a quelle dei fitovirus. MALATTIE BATTERICHE E FUNGINE Per le malattie crittogamiche (batteri, funghi), data la vastità e varietà di patogeni e di manifestazioni sintomatologiche o di danno, è possibile proporre solo un inquadramento diagnostico per categorie. Al riguardo si può prendere spunto dal modo in cui vengono chiamate comunemente le malattie, soprattutto in lingua inglese: nel nome, espresso in modo sintetico (non di rado ridotto a un semplice acronimo a uso della comunità scientifica), c è sempre il riferimento al sintomo/danno più facile da riconoscere visivamente, assieme (quando risultino evidenti) ad altri elementi significativi come l organo interessato. Per comodità didattica possiamo raggruppare le suddette manifestazioni sintomatiche nelle categorie esposte di seguito. 1. Macchie su foglie e organi aerei. La distribuzione dei sintomi può essere più o meno generalizzata ma, a differenza dalle fisiopatie, non è simmetrica. Usualmente si impiegano termini diversi per differenziare i tipi di macchia (es. macchiettature se piccole, maculature se relativamente grandi e dal contorno irregolare), talvolta con un lessico di uso antico (es. ticchiolatura, derivato dal vernacolo toscano teccola o tecca affine a tacca col significato di macchia); gli anglosassoni sono meno letterari e più pragmatici: ad esempio, se la macchia è piccola e tondeggiante, dicono spot, se più grande e di forma irregolare blotch, se crostosa o in rilievo scab, se simile a bruciature scorch. Possono causare macchie sia i batteri sia i funghi. 2. Patine e muffette. Si tratta di malattie a eziologia fungina. Ci sono patogeni che restano all esterno parassitizzando il vegetale mediante speciali formazioni, come quelli del mal bianco o oidio che hanno un aspetto farinoso (in inglese infatti l oidio è detto powdery mildew = muffa farinosa); altri invece sono associati alle maculature, che rappresentano l area parassitizzata, in quanto le muffette coincidono con la fase di evasione del fungo dai tessuti invasi, sono cioè gli organi di fruttificazione del patogeno che fuoriescono dall ospite per liberare nell ambiente le spore, come le peronospore (in inglese downy mildew = muffa soffice, lanuginosa). Un patina vera e propria, nel senso che ricopre estesamente la superficie fogliare, è la cosiddetta fumaggine (perché simile di aspetto alla fuliggine), formata però non da effettivi patogeni, ma da funghi saprofiti che si sviluppano sulla melata che si forma sulla pianta, ad esempio a seguito di attacco di fitofagi succhiatori; la fumaggine può essere inclusa nelle malattie in quanto, oscurando le foglie, interferisce con la funzione clorofilliana. 3. Necrosi estese, disseccamenti. Tali alterazioni hanno un evoluzione sintomatologica più o meno diversificata di parti più o meno ampie della pianta (in rapporto a tutto ciò in inglese si ricorre a più termini: blight, dieback, wilt). Se il patogeno ha colpito direttamente le parti epi- 0190.Parte2_Cap_11.indd 362 gee, la distribuzione dei sintomi è generalmente irregolare fino a essere marcatamente settoriale. Ci sono malattie sostenute da patogeni fortemente aggressivi, come le peronospore, che nella fase iniziale presentano una sintomatologia a macchia per poi evolvere anche rapidamente in avvizzimenti della vegetazione. 4. Cancri. In patologia vegetale per cancro (in inglese canker) si intende una lesione di tipo necrotico che rimane aperta per la presenza attiva dell agente di malattia. Certi patogeni, come le fitoftore (Phytophthora spp.), provocano lesioni cancerose dalle quali fuoriescono essudati di varia consistenza e colore, talora così caratteristici da assumerli a nome della malattia (es. mal dell inchiostro del castagno). 5. Tumori. Essi sono proliferazioni di masse tissutali generalmente informi (quelle indotte dal battere Agrobacterium rhizogenes assomigliano a radici). In inglese, in particolare, se hanno forma sferica, vengono anche chiamati gall = galla. 6. Carboni e carie dei cereali. I carboni sono così chiamati in quanto dal tessuto invaso e intumefatto della pianta (nel mais si formano vistose masse tumorali di aspetto vescicoloso e dalla superficie liscia e chiara) si liberano i propaguli del patogeno in forma di materia nerastra, polverulenta e untuosa. Anche nella carie dei cereali entro le cariossidi infette si formano materiali analoghi, emananti un cattivo odore (in inglese la carie del grano è chiamata anche stinking smut = fuliggine puzzolente); il termine carie del grano usato in italiano si riferisce all aspetto appunto delle cariossidi colpite, ma la malattia veniva anche chiamata golpe del grano per l aspetto delle spighe attaccate che richiama quello di una coda spelacchiata di volpe ( golpe è parola del toscano antico per volpe ). Carboni e carie dei cereali sono malattie causate da funghi appartenenti a una medesima famiglia tassonomica. 7. Ruggini. Sono riconoscibili piuttosto facilmente in quanto sugli organi colpiti i funghi responsabili della malattia producono numerose pustole, di colore tipicamente rugginoso (da cui il nome analogo inglese rust). 8. Carie del legno. Sono disfacimenti dei tessuti legnosi (in inglese si dice in modo più descrittivo wood decay = decadimento del legno). Gli agenti della carie del legno sono funghi appartenenti quasi tutti ai basidiomiceti e si sviluppano all interno del fusto degli alberi; quindi le piante colpite nelle fasi iniziali non mostrano evidenti segni esteriori di malattia, poi gli esiti dell attività patogenetica si concretizzano in deperimento generale della pianta e formazioni di cavità; inoltre quando il fungo è pronto a riprodursi compaiono sul fusto gli organi di fruttificazione. 9. Marciumi epigei. I marciumi rappresentano una categoria sintomatologica riconoscibile anche da un profano. Le muffe che compaiono sulle marcescenze sono costituite dalle ife e dagli organi di fruttificazione del patogeno fungino e hanno vario aspetto, colore e consistenza (in inglese hanno nomi diversificati quali: brown rot = marciume marrone riferito ai marciumi da monilia, grey rot o grey mould = marciume grigio o muffa grigia). Gli organi della pianta più soggetti ad attacco sono quelli molli come i fiori e i frutti; tuttavia certi patogeni agenti di marciumi, 26/02/21 16:52

NUOVE Biotecnologie Agrarie e Biologia Applicata
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