Insetti e altri animali di interesse agrario IMENOTTERI (HYMENOPTERA = ALI MEMBRANOSE) Gli Imenotteri sono insetti olometaboli con due paia di ali membranose che possono anche mancare (es. formiche operaie). Nelle specie meno evolute l apparato boccale è masticatore, masticatore-succhiante (es. nelle vespe), lambente-succhiante nelle api. Anfigonici con frequenti casi di partenogenesi, ovipari con casi di poliembrionia, le specie fitofaghe o zoofaghe hanno larve con apparato boccale masticatore, polipode od oligopode, mentre le specie che curano la prole allevandola in nidi sono generalmente apode. Gli insetti di questo ordine sono molto spesso sociali (es. api, vespe, formiche) o gregari. Gli adulti si nutrono di liquidi zuccherini o polline e in qualche caso sono, come le loro larve, zoofagi. Tra le specie zoofaghe si annoverano numerosi parassitoidi di insetti. Molti Imenotteri sono utilissimi impollinatori e, infatti, dall Ape mellifica si ottengono miele, polline, propoli e pappa reale. 65 Imenottero Sinfite (Arge pagana) nell atto di ovideporre su un tenero germoglio di rosa. 345 Capitolo 10 Gli Imenotteri sono suddivisi in due sottordini: Symphyta, con addome sessile (in continuità morfologica con il torace), apparato boccale masticatore, femmine dotate di ovopositore per introdurre le uova in vari substrati [ 65 ]; Apocrita, con addome peduncolato [ 66 ], si distinguono in due sezioni: Terebrantia: le appendici genitali femminili costituiscono una lunga terebra (vi appartengono numerosi parassitoidi di insetti); Aculeata: l ovopositore è modificato in un pungiglione e le ghiandole annesse producono veleno a scopo di difesa e offesa: ciò si verifica in specie che ovidepongono in nidi predisposti all uopo (es. api, bombi, vespe, [ 67 ]); i maschi, essendo privi di ovopositore, non hanno mai il pungiglione. 66 Imenottero Apocrita: è ben visibile l addome peduncolato. 67 Bombi in bottinatura: i peli del corpo consentono di trattenere granuli di polline (evidenti in figura) realizzando efficacemente l impollinazione incrociata. APPROFONDIMENTO 29 La formica dell Argentina La formica nei racconti letterari è solitamente eletta a simbolo di alacrità e previdenza, tuttavia nella comune opinione è piuttosto considerata come un insetto potenzialmente molesto ma non dannoso per le colture, e quando la si vede andare su e giù per le piante si sa che va a coccolare a di e altri tomizi per ricavarne goccioline di melata, ma che non è in grado di far danni diretti. Esistono però specie di formiche fitofaghe, come Linepithema humile, detta formica dell Argentina in quanto è originaria di quelle parti del mondo. In Italia arrivò agli inizi del XX secolo, insediandosi particolarmente nel Ponente Ligure e destando negli anni 1920- 30 grande allarme, tanto che il sanremese Italo Calvino ne trasse spunto per un racconto in cui i personaggi rappresentano emblematicamente gli atteggiamenti umani di fronte a una minaccia biologica non controllabile: 0180.Parte2_Cap_10.indd 345 c è chi pensa di combatterla con mezzi e metodi tanto drastici e pericolosi quanto inef caci, chi tira avanti facendo nta che non ci sia, chi in ne ritiene opportuno istituzionalizzare la lotta costituendo un apposto Ente. 68 Esemplari di Linepithema humile, detti formiche dell Argentina, su cavolo. 26/02/21 16:55