Parte 2 332 Agroambiente, Produzioni vegetali e Difesa delle colture Apparato genitale maschile: presenta due o più testicoli, separati o uniti in un unico corpo, costituiti da numerosi elementi tubolari detti testicoliti, in cui maturano gli spermatozoi. I canali deferenti, partenti da ciascun testicolo, sboccano in un unico canale eiaculatore che riceve il secreto dalle ghiandole accessorie. In taluni insetti, queste concorrono alla formazione di capsule spermatofore impermeabili che contengono gli spermatozoi immersi in un fluido nutritivo conservante. Tra insetti semplici, come i Tisanuri, non avviene l accoppiamento: le spermatofore vengono lasciate dal maschio in prossimità della femmina che provvede a sistemarle nei propri genitali. Per lo più negli insetti l apparato termina con l organo copulatore (edeago, fallo, pene), che varia di aspetto e di forma, circondato da pezzi accessori che favoriscono la copula [ 23 ]. TIPOLOGIE RIPRODUTTIVE La copula, preceduta spesso da emissione di feromoni femminili e afrodisiaci, segnali luminosi, danze, offerte rituali di cibo, si realizza in modo molto vario: a terra, in volo, con perdita del fallo (ad esempio fecondazione della regina nelle api), con iniezione da parte del maschio degli spermatozoi in un qualunque punto dell addome femminile. A volte, una parte degli spermatozoi è utilizzata come cibo dalla femmina e in qualche specie, come la mantide religiosa, il maschio in copula diventa cibo per la compagna. La partenogenesi è frequente e può essere: accidentale o ticopartenogenesi: presente in quasi tutte le specie, si manifesta con irregolarità; arrenotoca: dà origine solo a maschi; telitoca: origina solo femmine; anfitoca o deuterotoca: genera sia maschi sia femmine. La partenogenesi consente lo sviluppo di molti individui in tempi assai rapidi (un solo individuo può colonizzare in poco tempo un ambiente favorevole); essa ha però lo svantaggio di dar luogo a popolazioni con scarsissima biodiversità diminuendo fortemente la possibilità di adattamento alle mutevoli condizioni ambientali. Pertanto, in molte specie si attua con successo un alternanza di generazioni partenogenetiche e anfigoniche. Un caso particolare di partenogenesi è la pedogenesi, situazione in cui si sviluppano embrioni in femmine ancora allo stato larvale: le larve figlie si nutrono del corpo della madre uccidendola (Ditteri Cecidomiidi, Coleotteri Micromaltidi). Si dice invece neotenia il caso in cui il raggiungimento della maturità sessuale non è seguito dal completamento di tutti i caratteri dell adulto (ad esempio per le femmine delle Cocciniglie e le forme attere di Afidi). OVIDEPOSIZIONE Per la maggior parte gli insetti sono ovipari; diversi sono ovovivipari, cioè depongono le uova con l embrione in avanzato stadio di sviluppo; alcuni partoriscono figli già sviluppati e sono detti vivipari [ 24 ]. In quest ultimo caso le vie genitali femminili sono variamente ampliate e adattate per ospitare e nutrire i piccoli. Le uova sono deposte nei più diversi substrati: nel suolo (es. grilli e cavallette), sulle piante e dentro i loro tessuti (compreso il legno), sopra e sotto l acqua, sopra e dentro il corpo degli animali vivi e morti, su escrementi, stoffe, derrate alimentari, ecc. In numerosi insetti le uova sono deposte in nidi che offrono riparo e alimento ai giovani nati (nidi pedotrofici). A volte esse sono deposte in insiemi, detti ovature, di aspetto molto diversificato e caratteristico. LIBRO DIGITALE Ovature e nidi pedotrofici Sviluppo embrionale e postembrionale Lo sviluppo embrionale è la fase che si svolge entro l uovo, all interno del corpo materno negli insetti ovovivipari e vivipari, oppure fuori dal corpo materno negli insetti ovipari. Lo sviluppo postembrionale è il periodo intercorrente tra l uscita della giovane larva, o neanide, dall uovo e il raggiungimento dello stadio di adulto (immagine o insetto perfetto). SVILUPPO EMBRIONALE 24 Viviparia in colonia di Afidi su pisello selvatico: si noti, in alto, la femmina nell atto di partorire. 0180.Parte2_Cap_10.indd 332 Nell uovo, in tempi più meno lunghi (in funzione della temperatura e dell umidità), avviene lo sviluppo embrionale. Per successive divisioni mitotiche, grazie al nutrimento fornito dal tuorlo, l embrione cresce differenziando tessuti e organi. A sviluppo ultimato, l insetto neoformato, con i processi cefalici in dotazione, rompe il tegumento dell uovo (corion) ed esce all esterno. In diversi insetti che si trasmettono da una generazione all altra microrganismi simbionti, l individuo neonato si alimenta dei propaguli lasciati dalla madre sull uovo o nelle sue immediate vicinanze. 26/02/21 16:55