I funghi fitopatogeni 315 Capitolo 9 Il fenomeno della resistenza dipende dalla capacità mutagena del genoma dei patogeni e questa loro attitudine può essere valutata in laboratorio attraverso saggi di esposizione alle molecole fungicide; inoltre, attraverso test di ricombinazione genetica, è possibile capire se siano probabilmente implicate mutazioni di un singolo gene o di più geni. Infine, incrociando tutti i dati conosciuti si determina una valutazione finale del rischio di resistenza [ 33 ]. Lotta a malattia fungina: la bolla del pesco Le malattie fungine occupano una gran parte dei manuali di patologia vegetale, essendo quelle più importanti per frequenza, danni economici e conseguente necessità di interventi fitosanitari. Una tra le più conosciute, ricorrenti e di facile diagnosi in campo è certamente la bolla del pesco. L agente di malattia si chiama Taphrina deformans, un ascomicete. Sverna prevalentemente in forma di ascospore o di conidi germinati dalle ascospore riparate nelle screpolature della corteccia, ma è possibile che sopravviva anche come micelio su rami e dentro le gemme. Si tratta di un fungo che entra in attività a temperature ancora fresche (10-11 °C e anche meno) e naturalmente in presenza di umidità/bagnatura, perciò l infezione si realizza nelle primissime fasi della ripresa vegetativa. Il micelio che si origina della germinazione delle spore penetra attivamente nelle giovanissime foglioline e cresce negli spazi intercellulari dei tessuti fogliari prendendo contatto parassitario con le cellule adiacenti. Dopo circa tre settimane dall infezione il fungo evade, formando come una muffetta sulle parti colpite, che al microscopio appaiono come aschi liberi contenenti le ascospore. Nel corso della stagione possono eventualmente verificarsi ulteriori attacchi, ma quello più importante è il primo, anche perché con l ispessimento della cuticola le foglie sono molto meno aggredibili. Con l arrivo dell estate e l aumento della temperatura, il fungo passa a una vita saprofitaria e oltre i 28 °C perde la capacità patogenetica. La malattia è di tipo auxonico, cioè interferisce sullo sviluppo della pianta o dei suoi organi: in questo caso 34 Bolla del pesco. si manifesta soprattutto sulle foglie in forma di bollosità e contorcimenti, ma anche fiori e frutti possono essere attaccati [ 34 ]. Il risultato finale è la necrosi e la perdita molto prematura delle foglie; la pianta cerca di recuperare ricacciando, ma ovviamente rimane indebolita e se gli attacchi sono ricorrenti può alla fine non sopravvivere. Il controllo della bolla viene impostato tramite due trattamenti di base, effettuati alle fasi fenologiche di: 80% cadutafoglie e rigonfiamento gemme/bottoni rosa (quest ultimo è considerato il più efficace). Il primo è detto estintivo in quanto è diretto a devitalizzare quanto più possibile gli elementi fungini che rappresentano l inoculo per la stagione successiva; il secondo invece è a carattere preventivo, ed è inteso a colpire le spore germinanti e, quindi, a impedire l infezione. Per questi due trattamenti sono impiegabili anticrittogamici a base di rame, ditiocarbammati, triazoli; nel caso di andamento climatico favorevole alla malattia, è possibile intervenire una terza volta nella fase di sfioritura/ scamiciatura, meglio se con un prodotto sistemico; non si devono usare rameici in vegetazione poiché generalmente fitotossici sulle cultivar di pesco. APPROFONDIMENTO 26 Fungicide Resistance Action Committee La resistenza ai fungicidi si veri ca quando viene esercitata una pressione selettiva sulla popolazione fungina: essa è in funzione delle caratteristiche sia del fungicida sia del patogeno. I fungicidi che agiscono su un solo sito biochimico/metabolico dell organismo bersaglio sono tipicamente a maggior rischio di resistenza, mentre i funghi che hanno una regolare riproduzione sessuale, che determina una maggior variabilità nella popolazione, selezionano più facilmente ceppi resistenti. Inoltre, i patogeni che si moltiplicano attraverso più stadi sporigeni, ossia quelli che hanno in campo più cicli infettivi, sono anch essi più avvantaggiati nel selezionare linee resi- 0170.Parte2_Cap_09.indd 315 stenti in ragione dell elevato numero di spore prodotte nel corso della stagione. La gestione della pressione selettiva è dunque essenziale per ridurre il rischio di resistenza. A tale scopo è stato costituito un apposito gruppo di lavoro internazionale, il Fungicide Resistance Action Committee (FRAC), che provvede a indicare le linee guida e le raccomandazioni per la gestione del rischio di resistenza. La Commissione stabilisce un codice alfa-numerico che serve a distinguere i fungicidi in base alla loro modalità di azione, con indicazione del rischio. I funghi che diventano resistenti a uno speci co fungicida possono essere resistenti ad alcuni o molti altri che abbiano lo stesso codice (resistenza incrociata). 02/03/21 17:00