Parte 2 314 Agroambiente, Produzioni vegetali e Difesa delle colture impiego in miscela di fungicidi scelti tra quelli adatti al patogeno bersaglio, ma con meccanismi di azione diversi (generalmente si associa un prodotto ad azione monosito con un altro ad azione multisito); limitazione di impiego a 1-3 volte all anno di fungicidi uni- o oligosito; impiego a rotazione nel corso della stagione di più di una sostanza attiva, ciascuna dotata di meccanismi di azione diversi [ 32 ]. Strategie anti-resistenza ai fungicidi I fungicidi costituiscono un mezzo di lotta importante nel controllo delle malattie delle colture; tuttavia, la loro efficacia può essere compromessa dalla comparsa di resistenza esercitata nei loro confronti da parte dei patogeni. Tale resistenza si determina quando una data sostanza, più precisamente un determinato principio attivo, seleziona ceppi del patogeno bersaglio che risultino insensibili alla sua azione al punto che l efficacia del fungicida in campo diminuisce fino a diventare praticamente nulla. In realtà la comparsa di ceppi resistenti non pregiudica necessariamente l azione del fungicida, se gli stessi dimostrano attitudini scarsamente virulente o si rivelano dotati di minor fitness rispetto al ceppo originario: quindi la perdita di efficacia della sostanza attiva va giudicata in condizioni di usuale impiego, con riferimento alla sua capacità di controllare l infezione in campo entro soglie di danno economicamente accettabili. La comparsa di resistenza è relativamente frequente nei cosiddetti fungicidi monosito e anche oligosito, cioè che agiscono su uno o pochi siti del metabolismo fungino e hanno in generale caratteristiche tecniche moderne (sistemia, azione curativa), mentre è molto bassa o praticamente assente in quelli multisito (es. i rameici). Per minimizzare il rischio della comparsa della resistenza, esistono diverse strategie che possiamo così riassumere: Il problema della resistenza è attentamente monitorato ormai da parecchi anni da una Commissione, denominata FRAC (Fungicide Resistance Action Committee), che opera attraverso gruppi di lavoro FRAG (Fungicide Resistance Action Group), collegati con le industrie produttrici di prodotti fitosanitari, elaborando documenti tecnici e giudizi di rischio. noto, ad esempio, che certe famiglie chimiche di anticrittogamici sono più soggette di altre a causare problemi di resistenza; infatti quando viene introdotta una nuova sostanza attiva, appartenente a uno di tali gruppi, esiste il rischio che vada incontro alla stessa sorte poiché accade spesso che patogeni che hanno sviluppato resistenza nei confronti del meccanismo di azione di una tipologia di molecole, si dimostrino resistenti anche alla nuova sostanza della stessa famiglia (fenomeno detto resistenza incrociata). Tuttavia, la resistenza incrociata può non comparire o essere solo parziale e, per contro, può verificarsi anche tra gruppi chimici apparentemente non correlati. scelta dei prodotti più appropriati da applicare al momento giusto e alla dose corretta; APPLICAZIONE DEL FUNGICIDA 32 L evoluzione della resistenza ai fungicidi è un processo complesso, influenzato da molti fattori quali il sistema di coltivazione, l agente patogeno, il fungicida, il clima e, soprattutto, la capacità e la volontà degli agricoltori di attuare strategie di gestione della resistenza. 33 Correlando il rischio di resistenza conosciuto per le diverse classi di molecole fungicide con quello della capacità del patogeno di produrre mutanti resistenti, è possibile costruire pratiche tabelle di valutazione del rischio di manifestazione di resistenza. Tuttavia, l esperienza dimostra che il reale rischio dipende non solo dai fattori intrinseci ai fungicidi e ai patogeni, ma anche dalle condizioni di impiego dei prodotti, in particolare dalla frequenza dei trattamenti e dall esclusività nella scelta della sostanza attiva. 0170.Parte2_Cap_09.indd 314 Fungo sensibile Fungo resistente Alcuni individui nella popolazione di funghi sono naturalmente resistenti a determinati tipi di sostanze chimiche I funghi sopravvissuti si riproducono nel tempo Quando viene utilizzata, la sostanza chimica controlla quasi tutto il fungo nella popolazione I sopravvissuti sono resistenti all azione della sostanza chimica e portano alla prossima generazione Rischio combinato: (0,5-1,5) basso; (2-6) medio; (9) alto. Rischio elevato Benzimidazolici, Qols, Fenilammidi, 3 3 6 Dicarbossimidici Rischio medio Carbossimilidi, DMI-s, Fenilpirrolici, Fosforilati, 2 2 4 Anilinopirimidine, MBI-Ds Rischio basso Rameici, Solfuri, Clorotalonil, Ditiocarbammati, 0.5* 0.5 1 Ftalimmidici, MBI-Rs, Probenazolo 1 % Rischio del fungicida % Rischio del patogeno L applicazione dello stesso fungicida ripetutamente con la stessa modalità di azione consente alla popolazione resistente di moltiplicarsi 2 9 6 1.5 3 Basso Medio Alto Rhizottonia, ruggini, malattie dell emergenza, Smuts & Bunts Occhiature, Mycosphaerella graminicola, Rhynchosporium Botrytis, Magnaporthe (Brusone del riso), Venturia, Plasmopara, Penicillium, Phytophthora infestans** * Questo basso livello di rischio è dovuto alla quasi assenza di resistenza del patogeno ai trattamenti antiparassitari. ** P. infestans è da molti considerata a rischio medio in quanto il rischio elevato è correlato all uso di prodotti fenilammidi. 02/03/21 17:00