Biologia

I funghi fitopatogeni L ordine Hyphales era quello che comprendeva più generi di funghi agenti di malattie delle piante, inquadrati in famiglie in base alla caratterizzazione morfologica dei conidiofori (non addensati, riuniti in fasci o in ammassi detti sporodochi), tra i quali ad esempio: Monilia, Oidium, Botrytis, Verticillium, Piricularia, Cercosporella, Cycloconium, Fusicladium, Cladosporium, Helminthosporium, Alternaria, Cercospora, Graphium, Fusarium, Cylindrocarpum, ecc. 299 Capitolo 9 a Non pochi di questi nomi sono tutt oggi ricorrenti, spesso nella forma italianizzata per designare comunemente patogeni e malattie (e si incontreranno nello studio delle malattie delle piante coltivate). Qualche esempio: la septoriosi (su diverse piante coltivate), la marssonina o bronzatura del pioppo, il corineo o vaiolatura delle drupacee, l oidio (o mal bianco), presente nelle sue diverse specificità sulla generalità delle colture, la moniliosi o muffa a circoli (comune in particolare sui fruttiferi), la cercospora della barbabietola. Biologia I funghi sono organismi eterotrofi e quindi devono approvvigionarsi delle sostanze necessarie al loro sostentamento da substrati organici o stabilendo rapporti con altri organismi viventi per l apporto di carbonio organicato. Le esigenze nutrizionali sono complessivamente modeste, anche perché essi sono in grado di sviluppare un elevata attività metabolica (in particolare i saprofiti) e allo stesso tempo sono capaci di notevole parsimonia alimentare, ma hanno comunque bisogno di un certo numero di macro- (C, O, H, N, P, K, S, Mg) e microelementi (Fe, Zn, Cu, Mo). Alcuni non sono capaci di metabolizzare i nitrati e i sali d ammonio, per cui devono approvvigionarsi di azoto organico; altri invece necessitano di vitamine o di altre particolari sostanze. Le esigenze dei funghi biotrofi, che costituiscono una buona percentuale dei fitopatogeni, sono verosimilmente più complesse e non sempre conosciute, e anche per questi motivi essi sono più difficilmente allevabili su substrato artificiale. Il fabbisogno di acqua è importante per la crescita e la moltiplicazione dei funghi, e quando è insufficiente la loro attività si riduce fino a fermarsi. Essi sono organismi tendenzialmente acidofili, ma generalmente tollerano un intervallo di pH piuttosto ampio. L ossigeno appare indispensabile, benché siano in grado di svilupparsi in ambienti a basso tenore di O2, come accade per quelli patogeni all interno dei tessuti dell ospite; anche la CO2 è necessaria per il metabolismo fungino. In ordine alla temperatura, i funghi vengono suddivisi in psicrofili, mesofili, termofili con un optimum termico, GLOSSARY Organismi eterotro Heterotrophic organisms Zonizzazione Zoning 0170.Parte2_Cap_09.indd 299 b 5 Si ritiene che la disposizione a circoli concentrici delle fruttificazioni di Monilia fructigena sia dovuta all alternarsi del giorno e della notte. (a) Stadi di Monilia a circoli su pesca in pre-raccolta. (b) Stadio avanzato di premummificazione su susino. rispettivamente, intorno ai 10 °C (alcuni sono capaci di crescere anche a 5 °C), 18-28 °C, 55 °C (con min. di 3032 °C). Tuttavia, se per il semplice sviluppo vegetativo si mostrano tolleranti, appaiono invece più esigenti nella fase di riproduzione. L intervallo di sopravvivenza in genere va da 0 a 60 °C. Anche l illuminazione gioca un ruolo nello sviluppo e nel ciclo biologico dei miceti; si presume inoltre che da essa dipenda la cosiddetta zonizzazione [ 5 ], fenomeno evidente nella crescita ad anelli concentrici delle spore sui frutti (Monilia fructigena). I funghi, a un certo momento del loro sviluppo, entrano in attività moltiplicativa. La riproduzione asessuata (vegetativa o imperfetta) assicura la diffusione della specie mediante elementi variamente generati: se prodotti per via esogena sono chiamati conidi e le ife che li hanno originati sono dette 26/02/21 16:57

NUOVE Biotecnologie Agrarie e Biologia Applicata
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