Batteri atipici: i micoplasmi

I batteri fitopatogeni tali normali in cellule tumorali dipende da una temporanea complementarietà di condizioni metaboliche delle cellule dell ospite e dei batteri. Il meccanismo di induzione tumorale è stato studiato a lungo e al riguardo si sono succedute ipotesi diverse: attualmente si sa che l agrobatterio trasferisce nell ospite un tratto di DNA plasmidico che va a inserirsi nei cromosomi delle cellule vegetali, le quali sono modificate geneticamente assumendo la capacità di sintetizzare fitormoni responsabili della successiva proliferazione cellulare. Tale attitudine rimane propria di queste cellule e si manifesta in seguito anche in assenza del batterio induttore. 289 Capitolo 8 Le dimensioni sono dell ordine del decimo di micrometro; sono privi di parete cellulare, per cui appaiono come minuti e fragili corpuscoli a forma di granelli, bastoncelli, filamenti. Sono in grado di riprodursi in assenza di cellule viventi e hanno un metabolismo autonomo. Per quest ultimo motivo sono fondamentalmente diversi dai virus; nonostante un tempo venissero considerati solo forme batteriche più semplici e più piccole, oggi, sono nettamente distinti da queste e collocate in una classe a sé stante denominata Mollicuti. I micoplasmi, infatti, si diversificano dai batteri non solo per l assenza di parete, ma anche a livello genetico, come è stato rilevato dalle prove di omologia fra gli acidi nucleici. Inducono forme patologiche nell uomo (polmonite da micoplasma) e nei vegetali (flavescenza dorata). I micoplasmi vegetali sono detti anche fitoplasmi: sono microrganismi procarioti, simili ai micoplasmi (fino al 1993 erano infatti chiamati MLO = Micoplasma Like Organism), che si differenziano dai batteri per la mancanza della parete cellulare mentre per gli aspetti patogenetici ed epidemiologici sono per molti versi assimilabili ai virus. Batteri atipici: i micoplasmi I micoplasmi potrebbero essere considerate le forme di passaggio tra virus e batteri. Sono speciali forme microbiche di piccolissime dimensioni, descritte la prima volta nel 1898 quali responsabili di una particolare pleuropolmonite dei bovini. Per questo motivo è entrato nell uso chiamare questi germi PPLO (dall espressione PleuroPneumonia Like Organism) e di includerli nel genere Mycoplasma. CHIAVE DICOTOMICA DI RICONOSCIMENTO Pseudomonas Occorrente: latte non pastorizzato o lasciato a temperatura ambiente per 1218 ore, infuso di eno preparato da due giorni, piante di fagiolo o altre leguminose (fave, trifoglio) vicine alla oritura, vetrini, microscopio, bunsen, carta da ltro, acqua distillata, xilolo, alcol a 95°, blu di metilene, soluzione di fucsina fenicata, stereomicrosopio, lametta, aghi mancanti, soluzione siologica (soluzione di NaCl 0,9%), pipette, ansa. Procedimento Nel latte: 1) porre una goccia di latte su un vetrino; 2) stenderla con l ansa; 3) lasciare asciugare; 4) ssare passando il vetrino velocemente alla amma; 5) immergere in xilolo per 1 minuto e asciugare all aria; 6) immergere in blu di metilene per 0-15 secondi; 8) sciacquare e asciugare a temperatura ambiente; 9) osservare a forte ingrandimento. Micrococcus, Staphylococcus Streptococcus + Catalasi Bacillus Clostridium Aerobi Anaerobi Cocchi Rotondeggiante Proteus, Enterobacter, Escherichia Fermentanti Bastoncelli Bastoncelli Allungata Allungata Spirale Forma Forma + COLORAZIONE GRAM 21 Rappresentazione della chiave dicotomica per una sommaria identificazione dei batteri. Nelle leguminose: 1) estirpare delicatamente le piante senza rompere le radici; 2) lavare le radici sotto acqua corrente con cautela; 3) prelevare un tubercolo integro e di colore chiaro; 4) porre sotto lo stereomicroscopio; 5) dividere il tubercolo a metà con la lametta; 6) prelevare un poco del materiale scuro al centro e stemperarlo in una goccia di soluzione siologica posta su un vetrino portaoggetti; 7) coprire con il coprioggetti e osservare a forte ingrandimento. S Nell infuso di fieno: 1) porre una goccia di latte su un vetrino; 2) disperdervi un poco della muffa super ciale dell infuso; 3) lasciare asciugare all aria; 4) ssare passando il vetrino velocemente sulla amma; 5) aggiungere il colorante (blu di metilene o soluzione fucsina fenicata) no a coprire il materiale; 6) attendere 4-5 minuti poi sciacquare sotto acqua corrente; 7) lasciare asciugare all aria; 8) osservare a forte ingrandimento. 0160.Parte2_Cap_08.indd 289 non fermentanti 26/02/21 16:59

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