Batteriosi vascolari

I batteri fitopatogeni Batteriosi vascolari Nelle batteriosi vascolari l habitat principale del patogeno è lo xilema e l esito finale dell infezione è rappresentato da avvizzimenti, con distribuzione settoriale o generalizzata. L eventuale successiva colonizzazione di altri tessuti è secondaria, ma dà luogo a manifestazioni sintomatiche macroscopiche, quali marciumi e cancri; altri sintomi indotti dai fitobatteri vascolari sono clorosi, epinastie e nanismo. La penetrazione entro i vasi xilematici avviene in genere attraverso ferite e lesioni accidentalmente prodotte: l apertura traumatica, mettendo in comunicazione i tessuti interni con l esterno, determina un gradiente di pressione atmosferica che spinge le bolle d aria (che si formano negli intertizi delle ferite) a entrare nei vasi danneggiati; contestualmente il liquido del vaso danneggiato viene risucchiato attraverso le punteggiature degli elementi xilematici rimasti integri, così che i batteri sono trasportati, più o meno profondamente, entro i vasi con il richiamo del liquido stesso. La pianta reagisce cercando di chiudere il lume delle trachee con gomme e tilli: se essa riconosce la presenza del batterio dannoso e mette in atto rapidamente le contromisure necessarie, l infezione può essere bloccata; diversamente, segue la fase di ancoramento. 287 Capitolo 8 I batteri dapprima sono adsorbiti e vincono le cariche elettrostatiche contrarie disponendosi con l apice (che risente meno di tali forze repulsive) rivolto verso la superficie della cellula ospite, quindi aderiscono emettendo sostanze fibrillari [ 19 ]. Con l adesione, che è stabile e irreversibile, i batteri entrano in stretto contatto con le cellule della pianta e consolidano in poche ore l interazione producendo ulteriori polisaccaridi liganti, i quali svolgono anche la funzione sussidiaria di creare una sorta di sottilissimo cuscinetto sufficiente a impedire ai sistemi di difesa della pianta di riconoscere l organismo invasore. All ancoramento segue il periodo di incubazione, nel corso del quale i batteri si moltiplicano all interno del lume dei vasi formando colonie immerse in una sostanza viscosa, prodotta dai batteri stessi, che appaiono come ammassi lenticolari lungo le pareti dei vasi; contestualmente liberano tossine che danneggiano irreversibilmente la membrana delle cellule della pianta, con perdita di turgore. L infezione procede sia verso l alto, in senso acropeto, sia verso il basso, in senso basipeto, prima lungo il vaso colonizzato, poi invadendo le trachee adiacenti, in quanto i batteri sfondano le pareti [ 20 ]. L esito finale consiste nell avvizzimento generale per compromissione della funzionalità dei vasi, a cui vanno aggiunti i danni metabolici causati dall azione delle tossine prodotte dal batterio e messe in circolo. L evasione del patogeno solitamente procede attraverso la formazione di sacche di marcescenza che si screpolano verso l esterno originando lesioni di tipo canceroso. A 19 Aspetto morfologico di Agrobacterium tumefaciens, batterio saprofita e fitopageno che induce formazioni tumorali nelle piante (la foto in microscopia elettronica a scansione evidenzia l adesione del microrganismo su cellula di pianta). 20 Diffusione di Corynebacterium michiganense nel sistema vascolare di una pianta di pomodoro. In neretto i vasi progressivamente invasi dal microrganismo. In A il punto di penetrazione e il tratto colonizzato nei primi 15 minuti, in B la diffusione dell infezione dopo 24 ore e in C a 5 giorni dall attacco (da Pine et al.). C B GLOSSARY Batteriosi vascolari Vascular bacteriosis 0160.Parte2_Cap_08.indd 287 Avvizzimento pianta Plant withering 26/02/21 16:59

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