I batteri fitopatogeni I più importanti batteri fitopatogeni sono riconducibili ai gruppi sistematici elencati nello schema riportato a pagina precedente. Fitoplasmi Dal punto di vista tassonomico, sono assegnati alla classe dei Mollicutes, gruppo peraltro piuttosto eterogeneo che comprende anche entità coltivabili in vitro, saprofite e patogene per l animale e anche per l uomo. Ai fini della classificazione, è risultata particolarmente valida l analisi combinata delle sequenze del 16S rDNA e dei geni che codificano per le proteine ribosomiali. Ogni gruppo di fitoplasmi è identificato dalla sigla 16Sr, seguita da un numero romano; se il gruppo comprende più sottogruppi, si fa seguire al numero romano una lettera maiuscola (es. 16SrI-A). Inoltre i gruppi sono indicati con il nome della malattia cui è stato associato il ceppo-tipo di fitoplasma (es. giallume dell astro). Lo schema di classificazione prevede secondo Lee et al. (1998) 14 gruppi (da 16SrI a 16SrXIV) e 41 sottogruppi. Seem ller et al. (1998) hanno classificato i fitoplasmi in 20 gruppi filogenetici principali, a loro volta suddivisi in più di 40 sottogruppi (sono numeri in continua evoluzione in entrambi i sistemi di classificazione). Per diciannove ceppi di fitoplasmi è stata proposta provvisoriamente in attesa di elevarli a specie grazie a nuovi approfondimenti delle conoscenze una condizione di Candidatus Phytoplasma sulla base delle sequenze degli acidi nucleici e di alcune proprietà biologiche. 281 Capitolo 8 Veicolati dall aria, i batteri entrano facilmente nei polmoni, mentre raggiungono l intestino per via orale, deglutiti come il cibo. Anche la pelle è un importante via di ingresso: pelle lesa da una ferita o da piccole escoriazioni o anche pelle integra in seguito al morso. Le vie uro-genitali sono un ulteriore accesso: numerose le malattie trasmesse sessualmente (gonorrea, sifilide). Una volta penetrati nell organismo, i batteri producono sostanze nocive, capaci di indurre lo stato morboso: sono le tossine batteriche, distinte in esotossine, se prodotte da batteri ancora in vita, e le endotossine, che vengono liberate solo quando i batteri muoiono. Potere patogeno e virulenza Per potere patogeno si intende la capacità di alcune specie batteriche di proliferare nell organismo. Il potere patogeno dei batteri che invadono l organismo umano ed animale, supera i poteri di difesa ed induce uno stato di malattia. I batteri che vivono a spese e a danno di altri organismi sono patogeni parassiti [ 7 ]; talora, però, possono vivere anche su materiale inerte e sono detti saprofiti. Microrganismi patogeni possono svilupparsi solo in organismi viventi (batterio della lebbra) ed essere parassiti obbligati oppure, come i batteri del tifo o il batterio della dissenteria, proliferare anche in sostanze inerti. Microrganismi patogeni si trovano nel suolo, nell aria, nell acqua, negli alimenti. Alcuni saprofiti, assai diffusi in natura, come il Balantidium coli [ 8a ], l enterococco [ 8b ], vari batteri lattici, possono, in particolari condizioni, divenire patogeni e sono detti patogeni facoltativi. Per risultare patogeni i batteri devono penetrare e attecchire nell organismo ospite. GLOSSARY Potere patogeno Pathogenic power 0160.Parte2_Cap_08.indd 281 Virulenza Virulence 7 Agrobacterium tumefaciens, batterio parassita delle piante. a b 8 (a) Balantidium coli. (b) Enterococco fecale in divisione binaria. Il batterio si trova come saprofita nell intestino umano; solo occasionalmente produce processi infettivi. 26/02/21 16:59