Le virosi delle piante

Parte 2 274 Agroambiente, Produzioni vegetali e Difesa delle colture Le virosi delle piante A causa delle loro particolari caratteristiche biologiche, i virus in generale sono difficilmente aggredibili direttamente da sostanze antivirali; in ogni caso non sono disponibili chemioterapici attivi contro i virus dei vegetali. La possibilità di sfruttare la capacità di difesa della pianta, come avviene con le vaccinazioni negli organismi animali, sono assai limitate per l assenza nella pianta di un vero sistema immunitario. A questo proposito esiste in realtà la possibilità di indurre una forma di resistenza sistemica indotta nella pianta: la protezione incrociata o premunità (cross protecion), attraverso la pre-infezione con una variante non virulenta del patogeno. Questo fenomeno fu scoperto nel 1929, ma nella pratica ha trovato un impiego limitatissimo: consiste appunto nell infettare giovani piantine, prima della messa dimora, con un ceppo virale che mostri solo una lieve patogenicità. L unico mezzo di risanamento di una pianta ammalata come abbiamo visto è la termoterapia, diversamente occorre agire in via preventiva e/o intervenire sulla trasmissione. TOMV: TRASMISSIONE E POSSIBILIT DI CONTROLLO Nel caso del virus del mosaico del pomodoro (ToMV) [ 28 , 29 ], ad esempio, la trasmissione si realizza prevalentemente per via meccanica, tipica della famiglia dei Tobamovirus a cui appartiene (è molto affine al virus del mosaico del tabacco), cioè senza la necessità di specifici vettori, ma anche in via verticale attraverso il seme. Il ToMV è un virione stabile (nei succhi vegetali ad esempio sopporta temperature fino a 90 °C) in grado di conservarsi sui residui nel terreno per molti mesi, dunque è capace di infettare attraverso le radici le piante di una successiva coltura. La modalità di trasmissione in campo può avvenire attraverso le operazioni colturali in quanto questo virus facilmente rimane su abiti, attrezzi e mani degli operatori, ma può anche passare da una pianta all altra per semplice sfregamento fogliare. 28 La diagnosi dei virus viene normalmente eseguita con metodi sierologici (ELISA); il campione può essere testato per più virus in batteria. Nella foto: kit con il quale sono stati saggiati su una pianta di peperoncino cinque tra i più frequenti virus su ortive: CMV, TSWV, INS, ToMV, TMV). 0150.Parte2_Cap_07.indd 274 29 Virus del mosaico del pomodoro su foglie (a) e frutti (b). Tenuto conto della biologia e della epidemiologia di questa virosi, il controllo si attua con le seguenti misure: Impiego di varietà di pomodoro resistenti (ne esistono parecchie). Impiego di sementi certificate esenti da virus o, in alternativa, disinfezione dei semi in una soluzione di trifosfato di sodio al 10% per almeno 15 minuti, oppure a secco mantenendo i semi per 2-4 giorni a una temperatura di 70 °C. Ispezione delle piantine prima dell acquisto, scartando quelle in cui appaiono sintomi sospetti. Non piantare su appezzamenti dove in precedenza erano state osservate piante sintomatiche. Lavarsi le mani con sapone prima e durante le operazioni colturali. Disinfettare regolarmente gli attrezzi da lavoro (una modalità semplice ed efficace consiste nel tenerli in ammollo 1 minuto in una soluzione acquosa al 20% peso/volume di latte magro in polvere). Nel corso delle potature alternare un paio di forbici, in modo da poterle disinfettare nell intervallo. Evitare di fumare o usare prodotti contenenti tabacco nell appezzamento (il tabacco può contenere TMV o ToMV, entrambi infettivi su pomodoro). Monitorare regolarmente le piante ed eliminare quelle che mostrano sospetti sintomi di ToMV o TMV (iniviandole possibilmente a un Laboratorio di diagnostica). Distruggere le piante ammalate e non usarle per il compost. A fine stagione bruciare tutte le piante nelle aree che siano risultate infettate, e disinfettare sostegni, fili e ogni altra attrezzatura presente. 02/03/21 16:59

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