Parte 2 248 Agroambiente, Produzioni vegetali e Difesa delle colture Viene assorbito dal suolo essenzialmente come nitrato (dilavabile nel terreno) e anche come ione ammonio (in competizione con lo ione potassio) che, invece, è fissato dai colloidi argillosi carichi negativamente. I sintomi da carenza si manifestano, sulle foglie, con tipiche clorosi, mentre sulla pianta l insufficiente apporto di N determina uno scarso sviluppo e un rallentamento del ciclo vegetativo. L eccesso, che si manifesta rapidamente con un aumento dell intensità del colore verde, ha l effetto di allungare il ciclo vegetativo della pianta con ritardo nella maturazione dei frutti, inducendo inoltre una scarsa produzione di fiori ed esponendo la pianta stessa a un maggiore rischio di infezioni e a una minore resistenza agli stress ambientali. Fosforo presente nel suolo come ortofosfato, solitamente associato a molecole organiche o legato a Fe, Al, Ca, ecc. Contrariamente all azoto, è poco mobile nel terreno e viene assorbito al meglio con pH acido o sub-acido. I sintomi da carenza si manifestano in senso acropeto, con colorazioni tra il verde scuro e il bluastro o anche arrossamenti sulle foglie; le radici faticano a svilupparsi, così che anche la parte epigea tende a nanizzarsi. Fioritura e fruttificazione sono ritardate o compromesse. Potassio Questo elemento è abbondantemente presente nella composizione delle rocce silicee da cui viene lentamente dilavato e solubilizzato nel suolo. Nella pianta, al cui interno è molto mobile, esso interviene in molte e importanti attività metaboliche (traspirazione, ricambio idrico, trasporto degli elaborati, attivazione enzimi). La carenza di potassio porta in un primo tempo a una riduzione di crescita e complessivamente a una diminuzione delle produzioni, mentre aumenta l esposizione della pianta a malattie e fitofagi; sulle foglie compaiono arrossamenti e macchie marginali che degenerano in necrosi con sollevamento delle parti imbrunite. Nei cereali la Kcarenza provoca le cosiddette ginocchiature (i culmi non si ergono dalla base della pianta, ma si piegano e si raddrizzano sui nodi, come in ginocchio). Calcio Si tratta di un elemento chimico molto diffuso sulla crosta terrestre; tuttavia a livello di terreno si possono riscontrare variazioni notevoli di contenuto. In natura si hanno specie vegetali con adattamenti specifici per suoli calcarei, altre specie invece sono calcifughe. Nella pianta il Ca regola l attività di enzimi e ormoni, l assorbimento ionico selettivo, la permeabilità delle membrane cellulari ed è presente nella costituzione delle sostanze pectiche delle pareti cellulari. Le carenze di calcio si manifestano specialmente a carico delle foglie più giovani che presentano apici e margini arrotolati, collosità, maculature clorotiche; gli apici vegetativi disseccano mentre la consistenza delle radici appare gelatinosa. GLOSSARY Danni da ferite Damage from injuries Callo da ferita Wound callus Compartimentazione Compartmentalization 0140.Parte2_Cap_06.indd 248 Magnesio Viene assorbito come Mg++ ed entra nella costituzione della clorofilla. La carenza si esprime come clorosi fogliare internervale. Ferro Generalmente è presente in buona quantità nei terreni, tuttavia il suo assorbimento può essere ostacolato dall antagonismo di altri elementi, da scarsa ossigenazione del suolo, da un pH basico. All interno della pianta il Fe è poco mobile e viene impiegato nella biosintesi della clorofilla, per cui la carenza si manifesta tipicamente con clorosi (le foglie arrivano anche a sbiancarsi). Manganese Nel suolo ha un comportamento analogo al Fe e viene assorbito come ione Mn++. Nella pianta svolge essenziali funzioni nelle reazioni di ossidoriduzione, nell attivazione di enzimi, nella formazione delle clorofille. La carenza provoca, in linea generale, clorosi internervale per compromissione dei cloroplasti. Zinco implicato nella sintesi di proteine, RNA, amido e come cofattore enzimatico nella fase oscura della fotosintesi. Nei fruttiferi la zinco-carenza si manifesta con tacche gialle sulle foglie e arresto di crescita dei getti. Boro I borati solubili, assorbiti dalle radici, derivano da sedimenti marini e da residui di vegetazione in quanto il borosilicato tormalina, benché presente nel suolo, è insolubile. elemento facilmente dilavabile ma fissato, con pH alcalino, dai colloidi argillosi. Nella pianta favorisce l attività meristematica e la crescita degli apici vegetativi: dunque la carenza porta a un ritardo di crescita agli apici del germoglio e della radice; inoltre le foglie tendono a raggrinzirsi, a ispessirsi e ad assumere colorazioni bluastre o clorotiche. Rame Entra come componente essenziale in molti enzimi. La sua carenza nel terreno è poco comune. Nelle piante la carenza di questo elemento comporta appassimento dei germogli, clorosi fogliare, necrosi tissutale, diminuzione dei pigmenti, ritardo nella maturazione. Ferite, infezioni e compartimentazione Le piante sono spesso soggette a danneggiamenti per ferite, le quali possono essere prodotte da organismi animali (fitofagi, roditori, uomo, ecc.) o da eventi fisici e traumatici (meteore, sbalzi termici, urti, ecc.) e, come tutti gli organismi, sono in grado di mettere in moto azioni atte a contenere il danno e a ripristinare l integrità morfologica. I fenomeni riparativi sono suddivisi in: riparazioni a struttura semplice senza neoformazione; riparazioni a struttura semplice con neoformazione; riparazioni a struttura composta. Nel primo caso la pianta impegna, adattandoli, sostanze o materiali istologici di cui era già a disposizione prima del trauma: un esempio è offerto dal tillo, una estroflessione di elementi cellulari già esistenti che occludono i vasi così da limitare la fuoriuscita e la perdita di linfa attraverso la ferita (abbiamo visto in precedenza che la formazione di tilli viene anche attivata in risposta a infezioni vascolari: in effetti si tratta di una modalità generica di reazione della pianta a una offesa). 26/02/21 17:03 C