Parte 2 246 Agroambiente, Produzioni vegetali e Difesa delle colture I danni da gelo, sulle piante in riposo, si evidenziano a carico delle gemme, i cui tessuti interni imbruniscono fino a necrosi con cascola dell intero organo; talvolta, però, è solo una parte della gemma a subire il danno e, in tal caso, esso si manifesterà con lesioni e deformazioni sulle strutture che ne deriveranno (foglie, infiorescenze). Sui tessuti corticali il gelo produce screpolature, spacchi, distacchi o arrotolamento di porzioni della corteccia; sui rami le necrosi colpiscono prima le punte, che sono le parti meno lignificate. Forti abbassamenti termici possono causare danni di notevole entità anche sulle grosse branche e sul tronco, con spaccature che interessano la corteccia e il sottostante legno [ 55a ]. Altri sintomi da sbalzi repentini di temperatura sono le cipollature, consistenti nel distacco tra le cerchie legnose periferiche e quelle più interne, le cavità a becco di luccio (evidenti in sezione trasversale) all interno dei tronchi e delle branche principali e, sempre a carico del legno, le linee del freddo per necrosi e successiva attività riparativa delle piante e ancora le cavità colmate da gomme o resine (tipiche nelle drupacee). Sui frutti si hanno le cinghiature e sulle foglie le allessature e altri sintomi ancora, come necrosi marginali, scollamenti dell epidermide, clorosi, bollosità. I danni da eccessi termici sono generalmente meno frequenti e pericolosi di quelli da freddo e si ammette che sia il concorso di alta temperatura, siccità ed eccesso di luce a provocarli. I danni a carico delle foglie consistono in scottature e filloptosi anticipata; sui frutti di peperone, pomodoro, vite, melo le scottature prima danno luogo a sbiadimenti e in seguito a imbrunimenti con tacche depresse, note come colpo di pollice [ 55b ]; sulla corteccia di specie ombrivaghe (acero, carpino, faggio, abete, ecc.), per insolazione causata da potature o diradamenti, possono insorgere lesioni allungate con sfaldamento. Le lesioni e le spaccature provocate da stress termici costituiscono la sede di successivi e facili insediamenti di cancri. b a 55 (a) Danni da gelo su actinidia. (b) Danni da scottature su frutti di peperone. Squilibri nutrizionali Le piante necessitano di 17 elementi nutritivi [ 56 ]: il carbonio (e in parte l azoto nelle leguminose) è attinto dall atmosfera, tutti gli altri ossigeno compreso, con l assorbimento radicale sotto forma di sali disciolti e acqua. L efficienza dell assorbimento degli elementi minerali dipende da diverse condizioni: concentrazione degli ioni nella soluzione circolante nel suolo; 56 Nella tabella sono rappresentati 14 dei 17 elementi ritenuti essenziali per le piante (i rimanenti tre sono quelli più abbondanti: C, H, O). Accanto al simbolo chimico è indicata la concentrazione su peso secco e nel tessuto fresco, calcolata come media rispetto a un numero sufficientemente rappresentativo di specie vegetali (rapporto peso fresco e peso secco pari a 15:1; mM = millimole; M = micromole). 0140.Parte2_Cap_06.indd 246 Elemento Simbolo chimico Concentrazione Concentrazione nel materiale nel tessuto fresco secco ( g/g) Macroelementi nutritivi Azoto Potassio Calcio Magnesio Fosforo Zolfo N K Ca Mg P S 15.000 10.000 5.000 2.000 2.000 1.000 Dati espressi in mM 71,4 17 8,3 5,5 4,3 2,1 Microelementi nutritivi Cloro Boro Ferro Manganese Zinco Rame Molibdeno Nichel Cl B Fe Mn Zn Cu Mo Ni 100 20 100 50 20 6 0,1 0,005 Dati espressi in M 188 123 120 61 20,4 6,2 0,07 0,006 26/02/21 17:03