Epidemiologia

Le piante e le avversità All incubazione segue la fase sintomatica della malattia, frequentemente accompagnata, almeno nelle infezioni della fillosfera, dall evasione del patogeno resa evidente da efflorescenze muffose (ad esempio peronospore). L evasione, nel caso dei funghi, è caratterizzata dalla formazione degli organi di riproduzione, quali picnidi, cleistoteci, apoteci; a malattia avanzata, nei funghi lignivori compaiono i carpofori [ 45 ]. L evasione rappresenta l ultima fase del processo patogenetico propriamente detto e corrisponde alla necessità del patogeno di trasferirsi su altri ospiti mediante elementi di propagazione (es. spore) che si diffondono nell ambiente esterno. In condizioni ambientali avverse, i patogeni sopravvivono grazie a speciali strutture di resistenza. Epidemiologia L epidemiologia è lo studio delle modalità e dei fattori che influiscono sulla diffusione e sulla trasmissione della malattia, oltre che sulla sopravvivenza, perpetuazione e moltiplicazione del patogeno. Quando l agente infettivo è presente in forma sporadica all interno di una popolazione e non causa danni rilevanti, si dice che la malattia ha un andamento endemico e si parla di endemia, mentre se essa manifesta un carattere di affezione generalizzata, in una data area e per un dato periodo di tempo, tale da causare distruzione di massa fino a minacciare la sopravvivenza della popolazione colpita, si ha l epidemia. Si parla di pandemia quando l epidemia si verifica su scala continentale. Nell epidemia si osservano una fase ascendente, un acme e una fase discendente, che possono essere rappresentate con una curva avente in ascissa il tempo 45 In questo salice, ormai a fine esistenza e colonizzato da agenti di carie, sono molto evidenti i carpofori del patogeno, un fungo basidiomicete del genere Ganoderma. 241 Capitolo 6 e in ordinata il numero di individui colpiti: quando le fasi ascendente e discendente sono molto rapide, con acme alta, si dice che l epidemia ha un andamento esplosivo, mentre quando le fasi di accesa e di discesa sono lente e l acme è scarsamente pronunciata, o praticamente assente, si ha un andamento lento. Le epidemie possono manifestarsi anche in forma monociclica e policiclica. Nel primo caso si ha un unico ciclo infettivo nel corso della stagione. Gli agenti eziologici implicati appartengono generalmente alla categoria dei patogeni tellurici (presenti, cioè, nel terreno; es. i generi: Phythium, Phytophthora, Rhizoctonia, Fusarium, Verticillium, ecc.) oppure a quella dei patogeni agenti di carie e carboni (generi: Tilletia, Ustilago). Nel secondo caso si ha il primo ciclo infettivo, detto infezione primaria, che prende avvio dagli organi svernanti del patogeno; successivamente, al termine del periodo di incubazione, il patogeno, sviluppatosi sulle piante colpite, produce organi di riproduzione agamica originando una fase di evasione con inizio di ulteriori cicli di infezione secondaria (sono patogeni policiclici funghi titpicamente agenti di malattie fogliari, come oidii, ruggini, peronospore e altri ancora appartenenti ai generi Alternaria, Septoria, Venturia, ecc.). opportuno considerare, tuttavia, che la modalità di infezione primaria non si verifica necessariamente una sola volta nell arco della stagione, poiché gli elementi svernanti del patogeno possono germinare scalarmente e sostenere ulteriori episodi infettivi dove si riproducessero le condizioni ambientali adatte. Negli ecosistemi naturali le malattie hanno generalmente un andamento endemico e raramente si osserva uno sviluppo epidemico, perché le continue interazioni che si stabiliscono tra le diverse specie portano a un equilibrio evolutivo. Diversamente, negli ambienti modificati (come un agrosistema), esistono i presupposti per il realizzarsi dell epidemia. Infatti le condizioni per le quali da un focolaio iniziale possa scoppiare una epidemia sono: presenza di piante con elevata suscettibilità al patogeno (cultivar scelte perché ottime sotto il profilo della resa possono rivelarsi scarsamente resistenti verso certe malattie); addensamento della stessa specie e varietà di pianta (monocoltura); presenza di ospiti secondari se il patogeno ha un ciclo eteroico obbligato come in certe ruggini; elevata virulenza del patogeno; condizioni ambientali favorevoli allo sviluppo del patogeno. La virulenza del patogeno si esprime come: GLOSSARY Infezione Infection Epidemiologia Epidemiology 0140.Parte2_Cap_06.indd 241 aggressività, quando il patogeno esce dai confini endemici e viene a contatto con ospiti suscettibili (sono storici i casi della peronospora e dell oidio sulla vite europea); oppure quando l ospite, spostato dall ambiente originario per essere coltivato in altre aree, perde i caratteri 26/02/21 17:03

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