Parte 2 204 Agroambiente, Produzioni vegetali e Difesa delle colture Essi depositano le loro uova sopra (ectofagia), o dentro (endofagia), il corpo della vittima (attaccata più spesso negli stadi giovanili, ma anche in quello di crisalide o adulto o uova) di cui la larva neonata del parassitoide si ciba [ 58 59 ]. La loro attività si esplica in modo tendenzialmente elettivo su una o poche specie di vittime biologicamente affini. Sono presenti in natura e alcuni sono allevati dalle biofabbriche e commercializzati in confezioni contenenti generalmente mummie o pupari parassitizzati e/o adulti neosfarfallati. a 58 (a + b) Cocciniglia dell alloro, Aonidia lauri, parassitizzata da Imenottero Afelinide. A sinistra: scudetto svuotato dalla larva del parassitoide che si è impupato (al centro della foto); a destra: pupa dell afelinide. Agenti di lotta microbiologica b Le esperienze di Agostino Bassi dimostrarono che gli insetti, al pari di qualsiasi altro organismo vivente, sono soggetti a infezioni. Nel corso dell Ottocento e del Novecento si succedettero diversi tentativi di impiegare agenti patogeni per il controllo di insetti dannosi con risultati in alcuni casi positivi, in altri casi negativi (il russo Metchnikoff nel 1879 utilizzò il fungo Metharizium anisopliae contro uno scarabeide [ 60 ] tanto che il connazionale Krassilstschick, pochi anni dopo, impiantò la prima biofabbrica a Kiev per la produzione di questo fungo; ancora a fine Ottocento Vaney e Conte, impiegando Beauveria bassiana, ottennero una mortalità del 100% contro l altica della vite). Solo a partire dalla seconda metà del secolo scorso, anche per effetto delle crescenti spinte a favore di soluzioni di difesa diverse da quelle chimiche, si sono approfonditi gli studi sui rapporti tra patogeni e insetti, sulle condizioni che facilitano l azione dei primi sui secondi e sulle tecniche di applicazione in campo di tali mezzi di lotta. Attualmente negli agenti di lotta microbiologica sono inclusi virus, batteri, protozoi, funghi, nematodi. L impiego di patogeni in lotta biologica segue criteri e consente modalità di intervento anche specifiche e diverse rispetto all impiego di entomofagi. Gli agenti microbiologici hanno in linea di principio un azione selettiva e non sono pericolosi per l uomo e per l ambiente: dunque vengono diretti e svolgono la loro azione su un dato fitofago senza incidere sui rapporti esistenti all interno degli altri componenti la biocenosi; funzionano, in altri termini, come armi intelligenti a basso/nullo impatto ambientale. Una ricerca condotta in Toscana per verificare la presenza dell eventuale accumulo nel terreno di Bacillus thuringiensis in ambiente forestale, a seguito della sua applicazione con mezzo aereo contro la processionaria della quercia, ha evidenziato che la quantità di spore del fungo che effettivamente hanno raggiunto il terreno è assolutamente marginale. Tali agenti di lotta si prestano poi a un impiego estensivo, effettuabile anche con mezzi aerei, sia in ambito forestale sia per usi civili (es. contro le zanzare). Sono stati scoperti moltissimi virus entomopatogeni, ma in lotta biologica sono impiegati quelli che formano i cosiddetti corpi di inclusione [ 61 ], una sorta di capsula di natura proteica che avvolge e protegge la particella virale impedendone una rapida denaturazione, una volta liberata nell ambiente, per l evidente ragione che grazie a questa protezione il trattamento risulta fitoiatricamente persistente e perciò efficace. 0130.Parte2_Cap_05.indd 204 59 Mummie di afide bruno, su foglia di arancio amaro, parassitizzate da Lysiphlebus sp. e larva di criptolemo in cerca di superstiti da predare. In particolare l attenzione si è incentrata sui Baculovirus e tra questi sui virus della Poliedrosi nucleare e della Granulosi (in Italia attualmente sono registrati due preparati di virus di quest ultimo tipo contro le larve di lepidotteri dannose per i fruttiferi). Tra i batteri, sempre per la necessità di disporre di un agente persistente nell ambiente che abbia buone probabilità di venire a contatto con il bersaglio e infettarlo, per le applicazioni in lotta biologica si prestano gli sporigeni, in particolare quelli del genere Bacillus. 26/02/21 17:08