NUOVE Biotecnologie Agrarie e Biologia Applicata

Agricoltura, fitoiatria e sostenibilità Nel biotopo dell agroecosistema il suolo è il terreno agrario e questo differisce sensibilmente da quello naturale a causa delle lavorazioni, delle sistemazioni idrauliche, degli apporti di concimi, della presenza e degli eventuali accumuli di altri prodotti impiegati (diserbanti, antiparassitari). Nel terreno naturale si distinguono quattro orizzonti, a partire dalla superficie fino ai livelli inferiori: eluviale, così chiamato perché su di esso agisce l azione dilavante dell acqua; illuviale, strato in cui si raccolgono i materiali trascinati dall acqua di percolamento, si estendono le radici e si decide la fertilità del terreno stesso; pedogenetico, che è la parte su cui hanno agito quei fattori che hanno trasformato la roccia madre; strato inerte, ossia la roccia madre nativa. L attività antropica, finalizzata alle produzioni agricole, trasforma totalmente questa struttura, al punto che il terreno agrario ha un profilo caratterizzato da due soli strati: strato attivo, superficiale e sottoposto alle lavorazioni e alle attività colturali, assimilabile ai primi due di quello naturale; strato inerte, assimilabile agli altri due di quello naturale e dove possono giungere le radici più profonde. Parallelamente la biocenosi dell ambiente agrario è estremamente semplificata rispetto a un ecosistema naturale: essa è tendenzialmente costituita da una sola specie, quella coltivata (generalmente una varietà fortemente modificata rispetto alla specie naturale di origine), che si vorrebbe esclusiva e senza antagonisti o interferenze grazie all applicazione di corrette pratiche colturali e fitoiatriche. Per i tratti descritti, l agroecosistema è para- Incremento della biomassa vegetale che induce la ricostituzione della catena del pascolo Siepi e alberi Leguminose autoriseminanti, azotofissazione, azione antierosione eolica 3 1 2 Suolo nudo, coltivato, soggetto ad erosione Presenza della rizosfera che compatta il suolo ed esercita un effetto stimolante sulla biomassa microbica 0130.Parte2_Cap_05.indd 199 Capitolo 5 gonato a un ecosistema molto immaturo, caratterizzato da scarsissima biodiversità e da un bilancio energetico virtualmente di segno positivo, situazione che favorisce l ingresso di nuove specie e la successione ecologica. Si tratta di un sistema sostanzialmente artificiale, di per se stesso instabile, che non evolve semplicemente perché gli interventi umani lo impediscono e dove sussiste il rischio che qualche organismo nocivo riesca a superare le barriere artificiali (rappresentate da trattamenti con prodotti fitosanitari o altri mezzi di lotta non naturali) e, in mancanza di antagonisti, danneggi gravemente la coltura. Il funzionamento degli agroecosistemi nelle sue linee fondamentali è però analogo a quello dei sistemi naturali. La fonte energetica è il sole: le colture catturano e trasformano l energia luminosa in sostanza organica che costituisce nell insieme la biomassa. Ma a differenza di ciò che avviene in natura, solo una minima parte di tale sostanza organica, costituita in pratica dai residui della coltivazione, viene restituita all ambiente tramite i processi di mineralizzazione microbica, in quanto la biomassa degli agrosistemi (l energia di segno positivo immagazzinata) si identifica in definitiva con il raccolto che viene prelevato e allontanato (con necessità inoltre di reintegri di elementi nutritivi minerali). L ambiente agrario dunque è, e rimarrà, per ragioni economiche, un sistema non naturale: tuttavia la lotta biologica si inserisce in quella filosofia di produzione integrata, tesa sia a rompere il circolo vizioso (per cui organismi dannosi = prodotti fitosanitari = ulteriore squilibrio = nuove specie dannose o acquisita virulenza di specie poco dannose = nuovi prodotti fitosanitari ), sia a contemperare gli aspetti produttivi con un azione equilibrante, allo scopo di favorire la stabilizzazione di una biocenosi in grado di contenere le popolazioni degli organismi nocivi e limitare gli interventi dall esterno [ 49 ]. Cover crops Fissazione fotosintetica del carbonio, rallentamento della disidratazione edafica Effetto protettivo contro il vento 199 49 La tendenza della moderna agricoltura a massimizzare la produttività incide negativamente sulle capacità omeostatiche dell agroecosistema. I rimedi possono essere offerti: (1) dalle siepi e dagli alberi, che oltre a fungere da barriera contro le erosioni eoliche, costituiscono un ambiente utile per il ripristino delle catene alimentari e della biodiversità; (2) dalla copertura del suolo con specie prative (cover crops), negli spazi tra una coltivazione e un altra, che preservano la struttura del suolo stesso dall erosione idrica ed eolica, e dall eccessiva irradiazione rallentando la perdita d acqua per evaporazione. La pratica del cover crops ha anche un effetto stimolante di arricchimento e riequilibrio della microflora del terreno e, con il successivo sovescio, restituisce a quest ultimo parte degli elementi nutritivi sottratti dalle colture (3). 26/02/21 17:08

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