Parte 2 6 196 Agroambiente, Produzioni vegetali e Difesa delle colture La difesa dai parassiti Evoluzione delle strategie di lotta L evoluzione della fitoiatria può essere schematicamente suddivisa in tre periodi: il primo parte dalla scoperta e dall introduzione della poltiglia bordolese da parte di A. Millardet [ 46 ] e va fino alla seconda guerra mondiale; il secondo comprende un arco di 2-3 decenni successivi ed è caratterizzato dal massiccio ricorso ai mezzi chimici; il terzo parte dagli anni 70- 80 del secolo scorso con l elaborazione teorica e operativa dei modelli di lotta guidata e integrata e la definizione, tecnica e normativa, dell agricoltura biologica. Peraltro vi furono, già a cavallo tra 800 e 900, luminose intuizioni ed esempi concreti, coronati da successo, di lotta condotta con metodi biologici cui contribuirono gli eccellenti lavori di altri entomologi italiani come il Berlese e il Silvestri. Prendendo in considerazione, in particolare, l evoluzione delle strategie di lotta dalla fine della seconda guerra mondiale, i risultati immediati che si conseguirono con la disponibilità e la facilità di impiego dei prodotti fitosanitari di sintesi, orientarono in un primo tempo le scelte tecniche su criteri di difesa a turni fissi o a calendario. In pratica si trattano le colture a intervalli regolari in rapporto al periodo di tempo di efficacia del prodotto usato, oppure adattando tale impostazione alle fasi di sviluppo delle piante. Un primo notevole progresso concettuale e operativo fu raggiunto dal prof. Baldacci, già nel 1947, con la cosiddetta regola dei tre 10 nella difesa della vite dalla peronospora. Si tratta di un criterio empirico (sotto questo punto di vista con possibili margini di scostamento ben compensati dalla semplicità del metodo), ma basato su uno studio attento dell epidemiologia della peronospora e della sua patogenesi. Questa regola sostanzialmente prende atto del fatto che, affinché l infezione primaria si realizzi, occorrono le seguenti condizioni: la temperatura minima (rilevata alle ore sei del mattino) oscilli intorno ai 10 °C; nell arco delle 24-48 ore cadano almeno 10 mm di pioggia; la vite sia recettiva all attacco del patogeno, cosa che avviene quando gli organi verdi sono sufficientemente sviluppati con giovani tralci di almeno 10 cm di lunghezza. In tempi successivi furono sviluppati modelli previsionali per altre fitopatie fungine, attualmente gestiti con l aiuto dell informatica. Oggi sul versante della lotta ai fitofagi, un importante contributo alla razionalizzazione della lotta è stato offerto dalla scoperta e dalla messa a punto dei feromoni, sostanze emesse dagli insetti in quantità estremamente basse, ma captate dagli stessi a notevoli distanze, che hanno funzione di richiamo (sessuale, di aggregazione, di marcatura dei percorsi durante la ricerca di fonti alimentari) o di dispersione (allarme, territoriale, antiafrodisiaci). I feromoni possono essere quindi impiegati con finalità diverse: ad esempio è possibile effettuare il trattamento insetticida nel momento in cui iniziano i voli del parassita stesso che può essere monitorato con trappole innescate con feromoni sessuali (f Capitolo 11, pag. 384). In questo modo il trattamento risulterà più incisivo e parallelamente si otterrà una diminuzione del numero degli interventi con benefici effetti ambientali (in termini di minor inquinamento e maggior salubrità), ed economici, per l evidente risparmio di prodotto e del numero di trattamenti. Il cambio di strategia nella difesa fitosanitaria fu consolidato concettualmente e tradotto in metodiche operative negli anni Settanta-Ottanta del secolo scorso, attraverso i criteri della lotta guidata e integrata. Lotta guidata e lotta integrata La lotta guidata si originò dall esigenza di razionalizzare e ridurre gli interventi con prodotti fitosanitari, sulla base dei principi del trattamento giusto al momento giusto e della soglia economica di danno , in alternativa alla lotta a calendario e all impiego indiscriminato dei mezzi chimici che avevano caratterizzato gli anni 50- 60 del secolo scorso. Essa si inquadra più generalmente in un modo di interpretare e affrontare il problema della lotta contro gli organismi dannosi che tiene conto certamente dei benefici offerti dai prodotti fitosanitari, ma anche degli inconvenienti che ne derivano sia sotto LIBRO DIGITALE La scuola italiana di entomologia Strategie di lotta: i modelli di simulazione 46 Alexis Millardet, botanico e ampelografo, si occupò delle principali e gravi avversità della vite che fecero la comparsa in Europa nella seconda metà dell Ottocento, in particolare della fillossera e della peronospora. A lui si deve l invenzione della poltiglia bordolese, che si prepara sciogliendo 2 kg di solfato di rame e 1,3 kg di calce viva in 100 L di acqua. 0130.Parte2_Cap_05.indd 196 26/02/21 17:07