Agricoltura, fitoiatria e sostenibilità ma risulta efficace specialmente nelle formulazioni moderne anche contro diversi altri patogeni (es. ticchiolatura del melo, black rot della vite, ecc.). Rame stato introdotto verso la fine dell Ottocento come cura per la peronospora della vite e da allora è stato formulato in diversi tipi di poltiglie, di cui la più nota è la poltiglia bordolese che un tempo si preparava in campo miscelando il solfato di rame con la calce spenta, mentre oggi è commercializzata in formulazioni già pronte all uso. Nel 1912 fu introdotto un nuovo preparato, noto come Polvere Caffaro, a base di ossicloruro di rame, e in tempi più recenti l idrossido di rame: in queste tre formulazioni è sempre il rame ad avere azione antifungina, ma tecnicamente hanno caratteristiche leggermente diversificate. La poltiglia bordolese (se alcalina) entra in soluzione lentamente, ma risulta molto persistente e piuttosto ben tollerata dalle piante; l ossicloruro è un po più pronto rispetto alla poltiglia, ha buona resistenza al dilavamento e tollerabilità, e tra i composti del rame è quello più attivo contro le batteriosi; l idrossido è quello che ha la migliore prontezza di azione unita a una distribuzione più uniforme, per contro è il meno tollerabile per le piante. Altre formulazioni rameiche sono il solfato tribasico, l ossido di rame, il proteinato di rame. I preparati rameici sono anticrittogamici di copertura a largo spettro di azione e non hanno mai dato luogo a resistenza essendo fungicidi multisito; la cellula fungina lo assorbe come ione e lo concentra fino a dosi letali: si sostituisce infatti a cationi utili, inibisce enzimi [ 36 ], denatura proteine strutturali (fatto questo che nelle zoospore degli oomiceti, come le peronospore, comporta il loro rigonfiamento e scoppio). Il bioaccumulo di questo elemento nell ambiente ha effetti negativi sulla microflora e fauna del suolo e sui pesci, per cui sono state emanate direttive per limitarne le quantità massime distribuibili per unità di superficie. 36 L attività degli enzimi è descrivibile secondo il modello chiave-serratura (a): l enzima possiede un sito che si lega con il substrato innescando la reazione. Alcuni di essi tuttavia sono provvisti, in aggiunta al sito funzionale, anche di un secondo sito, detto allosterico, che agisce come un interruttore rispetto a quello funzionale: in pratica ne induce una modificazione strutturale (b). Vi sono enzimi per i quali il sito principale diventa attivo solo se quello allosterico è occupato da un complesso molecolare facente parte del substrato; al contrario, per altri enzimi, il sito di regolazione deve rimanere aperto: quest ultima è la situazione in cui si può avere interferenza da parte di una molecola esogena allosterica non competitiva, come quella di un anticrittogamico che va a chiudere l interruttore. L inibizione è non competitiva in quanto l inibitore non si sostituisce al prodotto biologico su cui normalmente lavora l enzima ed è allosterica in quanto agisce per l appunto sulla regolazione allosterica. Viceversa esistono s.a. che danno luogo ad altri tipi di inibizioni (competitiva, non competitiva con chelazione). 0130.Parte2_Cap_05.indd 187 FUNGICIDI DI SINTESI Piuttosto che una elencazione dei fungicidi per famiglie chimiche, riteniamo preferibile una presentazione in funzione della modalità di azione della molecola attiva, classificazione particolarmente utile in relazione all insorgenza di resistenza nei patogeni. Tra quelli a basso rischio di resistenza e non resistenza incrociata (ossia verso una diversa molecola, ma che agisce in modo analogo), ci sono i fungicidi realizzati a partire dagli anni 50 del Novecento che sono multisito (agiscono su diversi punti del metabolismo fungino), i quali tuttavia sono stati ormai quasi completamente ritirati (es. ditiocarbammati) [ 37 a pag. seguente]. Gli altri sono collocati in gruppi MoA (Mode of Action) dalla A alla G in base al meccanismo di azione sulla cellula fungina. Gruppo A Interferiscono nella biosintesi degli acidi nucleici. Sono a elevato o medio rischio di resistenza. Comprendono molecole sistemiche come il Metalaxil (un antiperonosporico), e citotropiche-translaminari come il Bupirimate (un antioidico). Gruppo B Sono inibitori della divisione cellulare. I primi fungicidi ad arrivare sul mercato negli anni 60 del secolo scorso furono i benzimidazolici che segnarono una nuova L enzima lega il substrato Substrato Prodotti tosanitari Plant protection products Anticrittogamici Fungicides Capitolo 5 ALTRI FUNGICIDI Tra le alternative ai fungicidi di sintesi citiamo il bicarbonato di potassio che, innalzando il pH e di conseguenza la pressione osmotica sulla superficie fogliare, crea un ambiente sfavorevole alla germinazione delle spore fungine. Sono stati inoltre introdotti fungicidi di origine botanica come l olio essenziale di arancio dolce che agisce disgregando la parete cellulare delle crittogame; altri estratti quali timolo, eugenolo, geraniolo che agiscono anch essi fisicamente per disgregazione. Reazione enzimatica GLOSSARY 187 L enzima rilascia i prodotti Sito attivo funzionale Enzima Sito allosterico a allosterico Inibizione non competitiva L enzima lega prima l inibitore Substrato Sito attivo Il cambiamento conformazionale del sito attivo inibisce l ingresso del substrato Enzima Sito allosterico Inibitore b L enzima lega prima il substrato L enzima lega l inibitore il sito attivo cambia conformazione ed il substrato viene espulso 26/02/21 17:07