A.15 Le norme dell’UE sugli OGM

Biotecnologie e nuove frontiere tabolismo degli zuccheri e all apirenia nelle varietà di uva da tavola, nonché la gestione degli stress abiotici (come difficili condizioni climatiche e del terreno) e biotici causati da insetti, funghi, batteri, fitoplasmi e virus, che sono responsabili di elevate perdite economiche e richiedono l utilizzo di numerosi e costosi prodotti agrochimici. Le applicazioni dell editing su un vario numero di colture sono evidenti sia per la salute che per la produzione alimentare. Sono in fase di sviluppo avanzata i lavori che, avvalendosi dell utilizzo del sistema CRISPR-Cas9 per l inattivazione di geni, riguardano la realizzazione di un grano a basso contenuto di glutine, con il quale produrre farina per celiaci. Un gruppo di ricercatori spagnoli coordinato da Francisco Barro, in collaborazione con l Università del Minnesota (Usa), dopo aver sequenziato e identificato all interno del materiale genetico del grano i geni responsabili delle proteine del glutine, ha eliminato 35 dei 42 geni responsabili della celiachia in due varietà di grano tenero da panificazione, e 29 su 43 in grano duro utilizzato per la pasta. Negli Stati Uniti è già sul mercato un olio di soia, detto Calyno, che contiene fino all 80% di acido oleico, il 20% in meno di acidi grassi saturi e nessun grasso trans, e si conserva per un tempo fino a tre volte superiore a un olio di soia convenzionale. La soia da cui è ricavato è mutagenizzata attraverso la Talen (un altra forbice molecolare). Sebbene l editing genome sia una tecnica molto recente, sono già più di 370 i brevetti registrati in varie parti del mondo: Cina, Stati Uniti ed Europa, in particolare Olanda, Germania. Infatti i ricercatori si stanno cimentando su diverse colture con l obiettivo di ottenere piante dalle caratteristiche scelte: grano resistente a Blumeria graminis (oidio), pomodoro e basilico resistenti, rispettivamente, a specie parassite (Phelipanche spp.) e a peronospora (Peronospora 159 Capitolo 4 belbahrii), patata resistente alla siccità e ai cambiamenti climatici, ma anche varietà di cicoria contenenti più fibre (inulina), mele che fioriscono precocemente, melanzane senza semi o carciofi che non imbruniscono al taglio. L utilizzo dell editing offre interessanti applicazioni anche nel miglioramento genetico animale perché permette di accorciare i tempi della selezione di nuove razze e di migliorare alcune caratteristiche specifiche in razze già esistenti. Al momento, le principali applicazioni sembrano essere quelle per l introduzione di resistenze a malattie di origine virale attraverso la modificazione mirata di geni dell animale o il rapido trasferimento di caratteri desiderabili. Particolarmente interessante è il progetto di Alison Van Eenennaam, coordinatrice del programma NRSP-8 del genoma zootecnico del Dipartimento dell Agricoltura degli Stati Uniti (USDA), che si propone di modificare genomicamente le vacche da latte in modo da ottenere l assenza delle corna, evitando pratiche dolorose per gli animali e costose come la decornazione (dehorning). Nel campo zootecnico suino, le ricerche con il CRISPR si pongono l obiettivo di evitare la castrazione dei maiali mentre, in campo avicolo, di scongiurare l eliminazione dei pulcini di un giorno (scartati perché maschi e non in grado di produrre uova). In Europa attualmente questo processo è disciplinato dalle stesse disposizioni legislative della transgenesi, ma i ricercatori ritengono che questa legislazione dovrebbe essere modificata e meglio regolamentata. Il pericolo è che se venissero applicati anche alle Nbt i complessi requisiti normativi previsti per gli Ogm, l impiego di tecniche, quali il genome editing, verrebbe ostacolato e solo pochi sarebbero in grado di sopportare i costi imposti dalla Direttiva 2001/18/CE. Il lavoro di ricerca e miglioramento genetico sviluppato finora nell UE rischierebbe di essere delocalizzato, con conseguenti ricadute negative sui processi produttivi e sull economia europea. APPROFONDIMENTO 15 Le norme dell UE sugli OGM Le prime norme sugli OGM entrarono in vigore nel 1990 e furono arricchite e af nate nei 10 anni seguenti. Tali norme autorizzavano l uso per scopi sperimentali di 17 diversi organismi e l entrata nel mercato europeo di alcuni prodotti derivati da OGM (non contenenti OGM), per cui era possibile dimostrare che non c era nessuna differenza dal punto di vista nutrizionale o tossicologico rispetto ai corrispettivi prodotti ottenuti a partire da colture convenzionali. Nello stesso anno fu promulgata la Direttiva 90/220/ CEE relativa all immissione deliberata di OGM nell ambiente, che fu sostituita dalla Direttiva 2001/18/CE. Nel gennaio 2002 fu istituita dal Parlamento europeo, tramite il Regolamento (CE) 178/2002, l Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) per la valutazione del rischio nei settori della sicurezza di alimenti e mangimi, del benessere e della salute degli animali, dell alimentazione e della protezione ambientale. Nel 2003 col Regolamento 288/97/2003 furono emanate varie norme speci che per regolare l uso di OGM nella realizzazione di prodotti composti o l impiego con nato di 0110.Parte1_Cap_04.indd 159 microrganismi geneticamente modi cati; con i Regolamenti 1829/2003/CE (relativo ai mangimi geneticamente modi cati) e 1830/2003/CE furono regolamentate l autorizzazione, l etichettatura e la tracciabilità degli alimenti e dei mangimi derivati da OGM. Contemporaneamente la Commissione europea esprimeva la Raccomandazione 556/2003 per lo sviluppo di strategie nazionali e pratiche migliori per garantire la coesistenza tra colture transgeniche, convenzionali e biologiche, mentre il Regolamento 641/2004 della Commissione recava norme attuative del Regolamento 1829/2003 e la Direttiva 90/219/CEE, modi cata dalla Direttiva 98/81/CE, regolamentava le attività di ricerca e industriali (comprese le attività di laboratorio) che comportano impieghi con nati di microrganismi transgenici. Nel settembre 2004 fu approvata l iscrizione di 17 varietà di mais geneticamente modi cato nel catalogo comune delle varietà delle specie di piante agricole dell Unione Europea. Nel 2011 le piante ammesse all importazione e al consumo erano una cinquantina, nella maggior parte mais, cotone, colza e soia. 26/02/21 17:03

NUOVE Biotecnologie Agrarie e Biologia Applicata
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