A.11 I laboratori microbiologici e la biosicurezza

Parte 1 124 Biologia applicata, Biotecnologie, Agroambiente APPROFONDIMENTO 11 L I laboratori microbilogici e la biosicurezza Microrganismi, virus e tossine possono essere fattori di rischio biologico o biorischio (in inglese, Biohazard) perché potenzialmente sono dannosi per la salute dell uomo e dell ambiente. I rischi di laboratorio derivano da inalazione, ingestione, esposizione percutanea, manipolazione di sostanze patologiche, decontaminazione e/o eliminazione di materiali infetti. Il rischio biologico proviene dal campione che giunge in laboratorio perciò è buona pratica trattare tutti i campioni come potenzialmente infetti. Secondo la classi cazione dell Organizzazione Mondiale della Sanità, per le attività inerenti al laboratorio, gli agenti patogeni sono classi cati in quattro gruppi di rischio, in base al rischio di infezione e trasmissione individuale e/o collettiva. Gruppo di rischio 1: nessun rischio, o basso rischio individuale e collettivo. rappresentato da microrganismi come i ceppi non patogeni di Escherichia coli, Bacillus subtilis e da tutti i microbi che riescono scarsamente a causare malattia nel singolo individuo e nell intera collettività. Gruppo di rischio 2: moderato rischio individuale, basso rischio collettivo. Comprende tutti quei microrganismi il cui rischio di diffusione è limitato, ma che possono causare malattia nel singolo individuo ed essere un potenziale rischio per i lavoratori. In questa categoria vengono classi cati microrganismi come i ceppi patogeni dell Escherichia coli, di Bordetella pertussis, del virus del Morbillo e del virus della Parotite e di Morganella morganii. Esistono tuttavia valide misure preventive e terapeutiche. Gruppo di rischio 3: elevato rischio individuale, basso rischio collettivo. Appartengono a questo gruppo tutti gli 9 agenti patogeni che causano gravi malattie nella singola persona, ma hanno una bassa-moderata probabilità di diffondersi nella comunità. Tuttavia, per questi agenti patogeni sono disponibili misure di prevenzione (vaccinazione) e moderne terapie farmacologiche, alcune delle quali in sperimentazione. Tra questi ricordiamo il virus dell epatite C, il virus dell epatite B, il virus dell immunode cienza umana, il Mycobacterium tuberculosis ed il SARS CoV-2. Gruppo di rischio 4: elevato rischio per il singolo individuo e l intera collettività. Questa categoria comprende agenti patogeni per cui non sono presenti adeguate misure preventive e terapeutiche e che generalmente provocano gravi patologie negli esseri umani e/o negli animali. La trasmissione può essere diretta o indiretta, per via aerea o ematica. Tra questi ricordiamo il virus Ebola, il virus di Marburg, il virus Lassa, il virus della febbre emorragica di Crimea-Congo. L insieme delle misure, delle politiche e delle procedure utili a ridurre il biorischio al minimo è detto biosicurezza e serve ad evitare l esposizione senza le dovute precauzioni e ad indicare la corretta procedura di smaltimento dei ri uti connessi I livelli di biosicurezza (Biosafety levels, BLS) sono utilizzati per identi care e standardizzare tutte le misure di protezione necessarie in un laboratorio, al ne di proteggere gli operatori ma, indirettamente, anche l ambiente e gli individui esterni. Nel 1983 la OMS ha pubblicato il Manuale di Biosicurezza nei Laboratori, con il quale ha invitato i Paesi ad accettare e attuare i concetti alla base della biosicurezza. I centri di controllo CDC hanno poi stabilito quattro livelli di biosicurezza, riconosciuti e adottati a livello globale. Laboratorio di analisi 0110.Parte1_Cap_04.indd 124 26/02/21 17:02 Q r t c p f s g L e b t g l t c c p r o L d n t t c

NUOVE Biotecnologie Agrarie e Biologia Applicata
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