A.5 Spillover

APPROFONDIMENTO 5

Spillover
Lo spillover, che tradotto letteralmente significa “tracimazione”, è la capacità di alcuni virus animali di cambiare ospite, passando ad un’altra specie e stabilizzandosi e diffondendosi direttamente all’interno dei nuovi ospiti.
I meccanismi che portano al salto di specie possono essere molteplici, ma essenzialmente tutti avvengono in seguito a mutazioni nel corredo genetico del virus. Infatti poiché un virus è in grado di vivere solo all’interno del suo ospite specifico, per entrare in un altro è necessario che le proteine espresse sul capside (l’involucro che lo contiene), riconoscano le proteine espresse sulle cellule dell’ospite.
I virus mutati acquisiscono nuove capacità, tra cui quella di produrre differenti versioni delle proteine del capside compatibili con quelle di altri tessuti anche di specie diverse, penetrare in esse e utilizzare i meccanismi molecolari per la propria replicazione.
Questo può verificarsi soprattutto quando le proteine sulla membrana cellulare sono simili a quelle a cui il virus può legarsi.
La comparsa di nuovi virus patogeni per l’uomo, precedentemente circolanti solo nel mondo animale e mai identificati nell’uomo, è un fenomeno ampiamente conosciuto e si pensa che possa essere alla base anche dell’origine del nuovo coronavirus SARS-CoV-2. I coronavirus sono virus a RNA, a singolo filamento, che presentano un pericapside con delle caratteristiche proiezioni esterne costituite da una glicoproteina (la proteina spike), che determinano la caratteristica struttura a corona. Tali proiezioni servono al virus per riconoscere specifici recettori sulle cellule dell’ospite e permettono l’entrata e quindi l’infezione.
Questo tipo di eventi è particolarmente comune nei virus a RNA che, quando duplicano il genoma, hanno un tasso di mutazione molto elevato.
Numerosi sono stati i microorganismi in grado di compiere il salto di specie come il virus Ebola, che si ritiene sia passato dai pipistrelli alle scimmie macaco e infine all’uomo, il virus Hendra, che si sviluppò in Australia agli inizi del 1990, passando dai pipistrelli ai cavalli e all’uomo.
Negli ultimi venti anni si sono originate diverse epidemie che hanno interessato la popolazione umana causate da coronavirus: nel 2003 il SARS (Severe Acute Respiratory Syndrome) giunse all’uomo, passando dai pipistrelli e da questi allo zibetto; nel 2009 si diffuse una epidemia di influenza suina causata dal virus H1N1, trasmessa dagli uccelli ai suini e poi passata all’uomo e nel 2013 in Cina si sono verificati gravi casi di influenza aviaria nell’uomo, causata dal ceppo virale identificato come H7N9, trasportato dagli uccelli migratori. Nel 2012 è comparsa la MERS (sindrome respiratoria mediorientale), trasmessa dai pipistrelli ai cammelli e all’uomo.
Negli ultimi mesi del 2019 in Cina si è sviluppata la pandemia Covid-19, causata da un nuovo coronavirus (SARS-CoV-2), passato dal pipistrello, suo ospite animale, all’essere umano, per poi diventare fattore di infezione uomo-
uomo e diffondersi a livello di pandemia mondiale per tutto il 2020 (e oltre) obbligando tutti i Paesi sia a drastiche misure di profilassi e confinamento (lockdown) per il contenimento della diffusione, sia alla ricerca spasmodica di un vaccino per immunizzare le popolazioni in un contesto dove il virus si dimostra, come per sua natura, fortemente mutante con la genesi e la relazione di nuove varianti ancora più infettive.

NUOVE Biotecnologie Agrarie e Biologia Applicata
NUOVE Biotecnologie Agrarie e Biologia Applicata