7   Uccelli e Mammiferi

     Uccelli
In questa classe di vertebrati le specie più spesso dannose all’agricoltura sono le seguenti [ 87 ]. 
Passero (Passer italiae): specie stanziale molto prolifica che vive nelle vicinanze degli abitati, danneggia sovente il frumento non aristato e i sorghi non BR (bird resistent) con rachille flessibili. 
Storno (Sturnus vulgaris): dannoso durante le gregarie migrazioni autunnali sull’uva e altri frutti, terribile sulle ciliegie in primavera. 
Tordi (Turdus spp.): dannosi su frutti e, in particolare, negli oliveti del Sud Italia. 
Corvi, cornacchie, gazza: dannosi sui seminativi di mais dove estirpano le piantine. 
Colombi: molto dannosi sulle semine di frumento, soia, girasole per l’asportazione dei semi di cui si nutrono. Non volendo ricorrere allo sterminio di queste specie, si ovvia con repellenti da miscelare con i semi prima della semina e con l’impiego di detonatori a gas, di reti di copertura e dei classici spaventapasseri.

     Mammiferi
In questa classe di vertebrati le specie più spesso dannose all’agricoltura sono le seguenti [ 88 ]. 
Lepre, minilepre e coniglio selvatico: rosicchiano sporadicamente, durante l’inverno, la corteccia delle giovani piante da frutto con danni localmente molto gravi. Si interviene in autunno con vernici repellenti da distribuire sulla parte basale dei giovani tronchi. 
Scoiattolo e ghiro: danneggiano raccogliendo nocciole (in particolare il Ghiro rosicchiando frutti come mele, pere, pesche). 
Ratti (Muridi): possono essere molto dannosi su derrate immagazzinate che contaminano con i loro escrementi e con l’urina; alcune specie attaccano anche i piccoli mammiferi e sono pericolosi vettori di malattie (leptospirosi, virus e batteri). 
Topi (Microtidi): sono vegetariani e causano danni in campo erodendo bulbi e mangiando semi; nei magazzini possono compiere qualche limitato danno. 
Cinghiali: in alcune regioni italiane sono causa di ingenti danni alle coltivazioni di mais, che viene utilizzato come alimento già durante la semina; alcuni danni sono segnalati anche nei noccioleti dove le famiglie di cinghiali si alimentano con gusto. Nelle zone montane del Piemonte è impossibile coltivare patate senza un’opportuna recinzione anti-cinghiali. 
Caprioli, daini e cervi: se troppo abbondanti, causano danni ingenti alle giovani piante dei boschi (novellame) e saltuariamente danneggiano colture agricole, come lamponi, mirtilli, fruttiferi e vite.

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