Ecologia
• abiotici, quali la temperatura, il vento, le piogge e le altre meteore, l’umidità atmosferica, le tipologie di suolo e il suo contenuto in sostanza organica e acqua;
• biotici, quali la disponibilità di cibo, la fecondità della specie, il sovraffollamento, i virus, i batteri, i funghi entomopatogeni, gli entomofagi (nematodi, miriapodi, ragni, acari, insetti, vertebrati), la resistenza delle piante (repellenza, antibiosi, tolleranza).
Il ciclo vitale degli insetti è inteso come l’insieme dei fenomeni di crescita e riproduzione che dall’uovo di una generazione conducono all’uovo della generazione figlia.
Le specie possono essere:
• monovoltine, fanno una sola generazione all’anno: ad esempio cinipide del castagno;
• polivoltine, fanno più generazioni all’anno: ad esempio afidi con decine di generazioni in 12 mesi;
• poliennali, specie che svolgono una generazione in più anni: ad esempio la cicala americana, Magicicada septemdecim, compie il proprio ciclo in 17 anni!
Se le condizioni ambientali sono sfavorevoli, l’attività vitale può essere temporaneamente interrotta; si parla allora di:
• quiescenza, per le momentanee interruzioni di attività dovute a clima sfavorevole;
• diapausa, per le interruzioni fisiologicamente automatiche indotte dal variare della temperatura e del fotoperiodo (diapausa invernale, diapausa estiva).
L’induzione e il termine della diapausa sono controllati da un orologio fotoperiodico e da un contatore biologico che accumula le durate notturne, meccanismi fisiolo- gici attivi nell’insetto in particolari periodi del ciclo vitale, detti periodi sensitivi.