1 Artropodi: gli insetti
Generalità e caratteristiche degli insetti
Morfologia esterna
Capo
Torace
Addome
Anatomia interna
APPROFONDIMENTO 27
Produzione e percezione di suoni
Gli insetti sono ben noti per l’emissione di suoni udibili dall’uomo, ma non meno importanti sono le emissioni ultrasoniche, come quelle emesse da numerosi Lepidotteri che, disturbando la ricezione ultrasonica dei pipistrelli, riescono a sfuggire alla predazione.
Le vibrazioni sonore consentono dunque:
• azioni di disturbo difensive;
• richiamo tra i sessi;
• delimitazione del territorio;
• aggregazione;
• segnalazione di pericoli.
I suoni possono essere prodotti con diverse modalità:
• sfregamento: ad esempio, i maschi di grilli e cavallette (Ortotteri Ensiferi) sfregano un’ala anteriore con un’altra; le locuste (Ortotteri Celiferi) sfregano i femori dentellati delle zampe posteriori contro una nervatura ispessita delle ali anteriori;
• vibrazione: ad esempio, le femmine vergini di zanzare emettono un sibilo caratteristico utilizzando uno speciale organo vibrante, posto sotto le ali, che attrae i giovani maschi; i maschi delle cicale fanno vibrare con muscoli propri una lamina elastica posta su ciascun lato ventrale del 1° urite;
• battimento: ad esempio, molti insetti lignicoli percuotono rapidamente parti del loro corpo contro il legno: è ben noto il ticchettio dei tarli che infestano i vecchi mobili; anche i soldati di diverse termiti africane al minimo segnale di pericolo battono le teste contro le pareti interne del nido;
• flusso d’aria: ad esempio, la farfalla testa di morto per vibrazione di una laminetta palatina genera caratteristici suoni gravi e acuti; il forte ronzio dei bombi (Imenotteri Apidi) è dovuto alla fuoriuscita di aria dagli stigmi unita alla vibrazione alare; il bombardiere (Coleottero Carabide) emette da ghiandole anali nitriti, idrochinoni e acqua ossigenata che, reagendo per azione dell’enzima catalasi, producono una piccola reazione esplosiva.
I recettori uditivi nell’insetto possono essere di diverso tipo:
• setole uditive, poste sul tegumento, o in speciali fossette collegate a una terminazione nervosa, percepiscono suoni a bassa frequenza;
• organi di Johnston, situati nel secondo articolo antennale di numerose specie;
• organi timpanali, costituiti da una membrana vibrante sottesa su una cavità generata da una dilatazione tracheale; nelle locuste (Ortotteri Celiferi) sono 2, posti ai lati del 1° urite addominale, nei grilli e nelle cavallette (Ortotteri Ensiferi) stanno alla base delle tibie del 1° paio di zampe, nei Lepidotteri Nottuidi si trovano sul metatorace.
Sistema nervoso
Sistema muscolare
Sistema digerente
Sistema circolatorio
FOCUS
CORRELAZIONI TRA BATTERI E INSETTI
Gli insetti contengono nell’intestino batteri simbionti indispensabili per la loro vita. L’associazione è collegata non solo all’alimentazione dell’insetto ospite, ma anche ai rapporti con altre attività fisiologiche, inoltre influisce su comportamento, riproduzione, evoluzione della specie e sistema immunitario. Si è scoperto, ad esempio, che il fenomeno della moria delle api chiamato CCD (Colony Collapse Disorder) è collegato a una anomala prevalenza di un tipo di batteri (gammaproteobatteri) importanti per il metabolismo delle api (batteri lattici e batteri acetici). Si ritiene che lo squilibrio nella composizione della flora batterica, agendo negativamente sull’attività fisiologia delle api, le renda più esposte a malattie.
La conoscenza delle correlazioni tra batteri e insetti ha permesso di mettere a punto una strategia di lotta contro quelli dannosi chiamata Controllo Simbiotico (CS), metodo che rientra in un approccio più generale ai sistemi microbici complessi definito Gestione della risorsa microbica (in inglese MRM = Microbial Resource Management).