Ascomycota
Questo phylum di funghi è caratterizzato dalla differenziazione di una cellula speciale, l’asco, la quale può essere contenuta in strutture protettive organizzate in un corpo fruttifero detto ascocarpo. La morfologia sia dell’ascocarpo sia degli aschi ha importanza per la sistematica del gruppo. I principali corpi fruttiferi sono a pagina seguente[ 20 ]:
• cleistotecio: corpo fruttifero completamente chiuso, più o meno sferico;
• peritecio: corpo fruttifero simile a un piccolo fiasco aperto con aschi disposti su un tessuto sterile detto imenio;
• pseudotecio: simile al peritecio, ma senza imenio e con aschi provvisti di una doppia parete;
• apotecio: corpo fruttifero ampiamente aperto a forma di coppa.
Negli ascomiceti più primitivi, del gruppo dei Prototunicati, l’asco ha un’unica parete che si dissolve con la maturazione delle ascospore.
Negli Eutunicati, invece, l’asco provvede in diverse maniere anche alla diffusione delle ascospore, per cui la sua parete si conserva per tutto il periodo di maturazione delle spore e del corpo fruttifero.
Nell’ambito di questa tipologia, si distinguono gli Unitunicati e i Bitunicati, a seconda che l’asco sia delimitato da un’unica parete oppure separato da due pareti delle quali la più esterna è rigida [ 21 ].
Gli Ascomycota sono costituiti da ife molto sottili, settate e con parete contenente chitina e β-glucani (struttura che li rende più adatti all’ambiente terrestre rispetto agli Pseudofunghi perché, in caso di rotture, limita la perdita di protoplasma). Ve ne sono di unicellulari, come i lieviti, ma normalmente sono pluricellulari, di dimensioni varie e non pochi producono corpi fruttiferi appariscenti [ 22 ].
Costituiscono un numeroso gruppo di funghi ubiquitari con abitudini ed ecologia differenziati (saprofiti, fitopatogeni, simbionti nei licheni formano micorrize con le radici delle piante, alcuni si nutrono di piccoli animali, una specie vive sulle pitture murali, ecc.).
La riproduzione degli Ascomycota può essere asessuata o sessuata ed entrambe le vie possono comparire nel loro ciclo vitale avendo, come si è già detto, uno stadio anamorfico e uno teleomorfico [ 23 ]. La modalità di riproduzione agamica tramite conidi è molto diffusa e assicura al fungo una rapida diffusione nell’ambiente realizzandosi durante la fase aploide del ciclo.
La riproduzione sessuata prende avvio dall’incontro di due ife, provenienti nelle specie eterotalliche da talli di opposto segno sessuale. La plasmogamia (rappresenta la fase di unione dei due plasmi che precede la cariogamia) è preceduta dalla formazione dei gametangi; quello femminile è detto ascogonio, generalmente unicellulare e plurinucleato, e prende contatto attraverso un prolungamento plurinucleato, chiamato tricogino, con un vicino gametangio maschile chiamato anteridio, anch’esso normalmente pluricellulare. I nuclei del tricogino degenerano mentre quelli dell’anteridio sono riversati nell’ascogonio, dove si appaiano con quelli di questa cellula.
L’ascogonio emette delle appendici entro cui migrano i nuclei appaiati che si dividono per mitosi; quindi si ha la formazione dei setti che determinano la costituzione delle cellule ifali in fase di dicarion: questo complesso rappresenta lo sporofito.
In realtà lo sporofito rimane all’interno della massa delle ife che nel frattempo produce i corpi fruttiferi che lo racchiudono.
Ora la cellula apicale dell’ifa dicariotica forma un’estroflessione a uncino in cui migra uno dei due nuclei; entrambi subiscono una mitosi con produzione totale di quattro nuclei, di cui due rimangono all’apice dell’uncino (per effetto del mating-type essi sono di sessualità differente).
Si formano ora due setti che separano la porzione dell’uncino contenente i suddetti due nuclei che, infine, si fondono mentre contestualmente questa cellula va trasformandosi in un asco.
Lo zigote entra in meiosi e i quattro nuclei aploidi generati si raddoppiano per mitosi, producendo un totale finale di otto ascospore aploidi.