Caratteristiche
I batteri, tra gli esseri viventi, sono gli organismi più piccoli, semplici e numerosi e sono presenti sul nostro pianeta sin dalla notte dei tempi: ad esempio, i fossili delle più antiche forme viventi sono riconducibili ai batteri. Sono organismi Procarioti, unicellulari, la cui cellula generalmente ha un diametro che va da 1 a pochi millesimi di millimetro. Circa la loro forma, si conoscono batteri allungati o a bastoncino (bacilli), sferici (cocchi), più o meno ondulati (spirilli e vibrioni) [ 1 ]. Alcuni batteri formano ammassi di cellule a catenella o a grappolo, tenuti insieme da una comune capsula mucillaginosa; al contrario, le singole cellule rimangono indipendenti [ 2 ].
La maggior parte dei batteri ha cellule che, attorno alla membrana, presentano una parete cellulare rigida contenente un composto (peptidoglicano) detto mureina. La quantità relativa di mureina, presente nella parete, consente di suddividere i batteri in due gruppi (questo grazie a una colorazione differenziale scoperta dal microbiologo danese Hans Christian Gram).
I due gruppi sono definiti:
• Gram-positivi, in cui la mureina rappresenta più del 50% dei costituenti la parete (blu);
• Gram-negativi, in cui la mureina rappresenta poco più del 10% dei costituenti la parete (rossi).
La parete può essere avvolta da capsule di varia natura (polisaccaridi, polimeri dell’acido glutammico, lipopolisaccaridi).
Manca un vero nucleo cellulare e il DNA è organizzato in forma di un cromosoma principale circolare e in brevi frammenti, detti plasmidi. La cellula batterica è spesso provvista di organi, di locomozione o di altra natura, costituiti da estroflessioni citoplasmatiche che fuoriescono dalla parete cellulare:
• ciglia e flagelli svolgono una funzione locomotoria;
• pili e fimbrie permettono l’ancoraggio ai substrati;
• pili sessuali, dotati di un canale centrale, permettono a una cellula batterica di collegarsi con un’altra e di scambiarsi plasmidi.
I batteri si moltiplicano per scissione binaria (schizogonia) o, in qualche caso, per gemmazione e in condizioni favorevoli possono moltiplicarsi in maniera assai rapida.
Il mantenimento di un elevato livello di biodiversità è garantito da un’alta possibilità di mutazione e dal manifestarsi di tre modalità parasessuali:
• copulazione o coniugazione: avviene un passaggio di plasmidi tramite i pili sessuali [ 3 ];
• trasformazione: una cellula, detta ricevente, assorbe il DNA di una cellula, detta donatrice, che si sfalda;
• trasduzione: un virus batteriofago trasferisce materiale genetico da un batterio a un altro.
Esiste poi un’altra distinzione tra batteri sporigeni e batteri asporigeni:
• I batteri sporigeni sono batteri che, in condizioni di scarsa disponibilità nutritiva e in ambiente sfavorevole, sono in grado di produrre spore, cioè cellule caratterizzate da un rivestimento esterno molto resistente sia a marcate variazioni termiche sia a disinfettanti e ad altre sostanze chimiche. Tipicamente si tratta di bacilli Gram-positivi e di Clostridi.
• I batteri asporigeni, invece, non possiedono la capacità di produrre spore, per cui la possibilità di resistere a condizioni sfavorevoli, e quindi anche di perpetuarsi, dipende essenzialmente dalla struttura primaria del batterio stesso.
LE SPORE BATTERICHE
Quando le condizioni esterne non sono del tutto favorevoli si può avere la produzione di spore.
Queste spore [
5 ] non devono essere confuse con le spore prodotte dagli sporangi, tipiche della riproduzione asessuata. Nei batteri le spore non sono strutture riproduttive, ma una importante forma di sopravvivenza in condizioni avverse.