3 La malattia e i danni
Sintomatologia
APPROFONDIMENTO 19
Terminologia ricorrente in sintomatologia fitopatologica
Fillosfera (foglie, gemme, fiori). Le foglie sono usualmente l’organo di maggior interesse diagnostico. Esse possono essere alterate sia nel colore sia nella forma sia nella dimensione.
La perdita del colore verde viene chiamata clorosi [ 27 ], gli arrossamenti rossore; se invece il colore tende decisamente verso il giallo, si parla di giallume.
Se la decolorazione è alternata ad aree verdi, si ha il mosaico perché la distribuzione ricorda appunto quella dei mosaici [ 28 ], mentre si impiegano i termini striatura e variegatura per indicare, rispettivamente, decolorazioni a strisce longitudinali e parallele alle nervature e chiazze schiarite a distribuzione irregolare.
Necrosi è il termine che indica la morte delle cellule, il cui sintomo è un imbrunimento o un seccume: in rapporto alla dimensione e alla forma della necrosi, si possono avere necrosi puntiformi, picchiettature, macchie necrotiche, ticchiolature [ 29 ] ecc., mentre quando alla necrosi di forma tondeggiante segue il distacco e la perdita del tessuto, si usa parlare di impallinatura [ 30 ].
Il ripiegamento verso il basso è indicato come epinastia [ 31 ]; si possono avere anche accartocciamento e arrotolamento dei margini fogliari [ 32 ], laciniatura, che consiste in una accentuazione dei lobi e dei seni, bollosità [ 33 ], enazioni (dette anche omeoplasie crestiformi), ossia proliferazioni tissutali a forma di creste (per omeoplasia si intende una iperplasia, cioè crescita abnorme di cellule identiche a quelle del tessuto di origine).
Le proliferazioni a sviluppo e forma definiti sono chiamate galle o cecidi [ 34 ], mentre se hanno crescita e forma indefinite sono dette tumori [ 35 ] (le galle si possono avere anche sulle radici, i tumori possono comparire su tutti gli organi della pianta).
Per quanto riguarda le alterazioni a carico delle gemme, se si manifestano come eccessiva produzione delle gemme stesse si parla di blastomania; se la produzione eccessiva è accompagnata dal raccorciamento degli internodi si hanno i caratteristici scopazzi [ 36 ], mentre se tale fenomeno di accorciamento interessa le foglie si ha la rosetta.
Sul fiore si possono osservare rotture di colore, dette screziature, e viraggio verso il verde dei petali, detto virescenza; infine, con il termine fillomania si intende la trasformazione di parti fiorali in formazioni fogliari. Su fiori e frutti si possono poi avere marciumi.
Sfera delle strutture del legno (tronco e rami). Nel legno si possono avere cancri [ 37 ] e carie [ 38 ]; mentre con il nome di fasciazione si intende un appiattimento di un ramo che ricorda due rami legati assieme da una fasciatura.
Rizosfera (radici). Sintomi frequenti sulle radici sono marciumi e tumori; l’emissione abnorme di radici viene chiamata rizomania.
La pianta nel suo complesso. Vi sono infine quadri sintomatologici che interessano l’intera pianta. La perdita di turgore è detta appassimento se reversibile, altrimenti avvizzimento; quando la crescita della pianta (o anche di suoi organi) è anomala per difetto o per eccesso, si parla, rispettivamente, di nanismo (o anche di rachitismo) e di gigantismo.
Metodica diagnostica
Patogenesi
CONTATTO E COLONIZZAZIONE
FOCUS
LE REGOLE DI KOCH
Il reperimento di microrganismi non prova di per sé la relazione tra malattia e microrganismo trovato: per correlare i due dati valgono sempre le regole di Koch (ovviamente i dettami teorici non hanno ragione di essere applicati quando il quadro patologico indagato sia ben noto in letteratura).
Le 5 regole sequenziali sono le seguenti:
1. costante associazione tra data malattia e dato microrganismo;
2. isolamento dello stesso microrganismo in tutti quei soggetti che presentano gli stessi sintomi di malattia;
3. riproduzione degli stessi sintomi inoculando artificialmente in soggetti sani il microrganismo moltiplicato in coltura pura;
4. reperimento e reisolamento del microrganismo in questione sui soggetti inoculati e risultanti ammalati;
5. identità accertata tra microrganismi provenienti dai soggetti inoculati e quelli isolati su soggetti iniziali.
PENETRAZIONE

INCUBAZIONE, MANIFESTAZIONE DEI SINTOMI, EVASIONE DEL PATOGENO
Epidemiologia
APPROFONDIMENTO 20
Misure di controllo per la circolazione dei vegetali
La circolazione di vegetali e dei loro prodotti è sottoposta a vigilanza fitosanitaria per evitare, per quanto possibile, il rischio di introduzione di organismi nocivi, da quarantena, in grado di colonizzare il nuovo ambiente, contaminare, infettare, parassitizzare le specie vegetali presenti.
Le misure di profilassi internazionali sono fissate da apposite Direttive europee. Il compito di tale vigilanza è di competenza delle Regioni attraverso gli appositi Servizi fitosanitari regionali e svolto dagli Ispettori fitosanitari, i quali nell’espletamento dei loro compiti sono equiparati a ufficiali di Polizia giudiziaria.
Le Regioni stabiliscono, inoltre, tutte le misure ritenute necessarie per limitare la diffusione e/o eradicare detti organismi nocivi, allo scopo di salvaguardare le produzioni agricole e prevenire tutti i possibili danni all’ambiente. Dal momento che anche gli imballaggi possono essere veicolo di diffusione, sono previste disposizioni per il loro controllo e/o specifiche restrizioni.