I cromosomi sono le strutture che, dentro la cellula, contengono i geni. I geni sono i segmenti di DNA che portano il codice genetico con l’informazione per produrre (tecnicamente codificare) una proteina.
La serie completa dei geni presenti nel corredo cromosomico di un individuo costituisce il suo corredo genomico o genoma.
Negli organismi più semplici, i batteri cosiddetti procarioti, il DNA non è circondato da una membrana, ma è libero nel citoplasma cellulare a formare un unico cromosoma circolare. Tutte le funzioni vitali, replicazione e produzione di proteine sono svolte nello stesso citoplasma.
Negli organismi eucarioti, dai lieviti ai mammiferi, il DNA è protetto da una membrana e le funzioni cellulari sono rigorosamente ripartite all’interno della cellula tra nucleo e citoplasma. All’interno del nucleo, il DNA (2 metri di lunghezza e 3 miliardi di paia di basi nell’uomo) si trova impacchettato attorno a proteine molto semplici, gli istoni, che hanno il compito di renderlo inattivo e di ridurne il volume per poterlo contenere al proprio interno: il nucleo misura appena 5310-6 m. L’insieme DNAistoni costituisce una struttura definita nucleosoma. Più nucleosomi si dispongono in sequenze a formare la cromatina che, ripiegandosi a spirale come una molla, darà origine a un bastoncino rugoso detto cromosoma [ 9 ].
Il cromosoma perciò assomiglia a una collana strettamente raggomitolata, le cui perle sono i nucleosomi.
All’estremità dei cromosomi sono presenti alcune sequenze di DNA e proteine dette telomeri che hanno una funzione protettiva ed evitano la perdita di informazioni durante la duplicazione dei cromosomi.
Nella maggior parte dei mammiferi la sequenza telomerica è sempre la stessa ed è TTAGGG. Sembra che i telomeri abbiano un ruolo importante nel determinare la durata della vita di una cellula e nell’invecchiamento.
A ogni duplicazione, infatti, si accorciano [ 10 ].
Al momento della divisione cellulare il DNA del cromosoma si duplica e si struttura in forme di due bastoncelli, i cromatidi, uniti da un tratto di DNA non duplicato (centromero).
Alcuni segmenti di DNA, detti trasposoni o elementi trasponibili, hanno la capacità di cambiare posizione all’interno del genoma e di acquisire nuove posizioni.
Nei procarioti gli elementi trasponibili possono inserirsi in una nuova posizione del cromosoma oppure sulla sequenza di un plasmide; negli eucarioti possono muoversi sullo stesso cromosoma o spostarsi su cromosomi diversi.
Tali segmenti possono provocare variazioni nell’espressione e nell’attività dei geni adiacenti al loro punto d’inserzione fino al caso in cui se si inseriscono in una sequenza codificante provocano l’inattivazione del gene.
Il materiale ereditario è quindi un messaggio e, volendo fare un paragone con gli elementi che compongono la comunicazione scritta, si può dire sia strutturato come nello schema seguente: