9 Editing genomico
FOCUS
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL BIOTECNOLOGO
Il biotecnologo è uno scienziato che applica la tecnologia ai sistemi e ai processi biologici, con l’obiettivo di realizzare prodotti utili per la vita umana.
Gran parte del suo lavoro si svolge in laboratorio dove effettua analisi chimiche, biologiche e biochimiche su molecole, cellule, tessuti e organismi, per comprendere la struttura dei sistemi biologici e capire come sfruttarli al fine di sviluppare nuove tecnologie, per studiare il comportamento di enzimi e batteri, sviluppare nuovi vaccini, modificare il DNA degli organismi viventi.
Poiché le biotecnologie hanno natura interdisciplinare (biologia, chimica, fisica, ingegneria, informatica), il biotecnologo può trovare impiego in vari ambiti: medico-farmaceutico, agricolo, alimentare, industriale, dalla ricerca pura (finalizzata al progresso delle conoscenze) a quella applicata (orientata alla produzione biotecnologica di proteine di interesse alimentare, farmacologico e terapeutico).
Il biotecnologo che opera nel settore sanitario effettua analisi cliniche di laboratorio (analisi microbiologiche, biochimiche e genetiche, controlli tossicologici, ecc.) oppure si occupa della messa a punto e sperimentazione di nuovi farmaci, antibiotici, sieri e vaccini per la diagnosi, terapia e prevenzione delle malattie.
Il biotecnologo che esercita la professione nel settore agro ambientale studia e modifica la struttura genetica delle specie animali e vegetali per incrementare la produzione agricola e sviluppare nuove sostanze, come prodotti fitosanitari e bioinsetticidi rispettosi dell’ambiente oppure per creare organismi geneticamente modificati (OGM) più resistenti agli agenti patogeni.
Il biotecnologo del settore alimentare si occupa del controllo qualità in industrie e imprese alimentari: verifica la composizione chimica e le caratteristiche nutrizionali delle materie prime e dei prodotti finali, controlla l’eventuale presenza di allergeni, sostanze chimiche e additivi nocivi con l’obiettivo di migliorare i metodi di produzione e conservazione del cibo attraverso lo sviluppo di enzimi e conservanti da utilizzare nel processo produttivo di cibi e bevande e ridurre i rischi per la salute umana.
Il biotecnologo che esercita nel settore industriale si interessa di biotecnologie applicate ai processi industriali quali: accelerare le reazioni chimiche necessarie per produrre determinate sostanze o per degradare sostanze inquinanti (grazie ad enzimi e microrganismi), ma anche di realizzare nuovi prodotti e processi più ecosostenibili.
I laureati in biotecnologie trovano occupazione anche nell’industria biochimica ed energetica: sviluppano tecnologie a basso impatto ambientale e ad alto rendimento per la produzione di energia da fonti rinnovabili, utilizzano piante e materie prime vegetali per produrre biocombustibili (biofuel) e altri prodotti biologici e biodegradabili.