Agromemory®

Questo strumento, frutto di anni di consolidata esperienza, risponde a molte delle attuali richieste pedagogiche in quanto si propone in modo estremamente duttile e versatile. Si presta infatti a sviluppare diversi temi, con diverse modalità d’uso e per il raggiungimento di svariati obiettivi.
Agromemory segue e sperimenta vari aspetti di strategia didattica oramai proposti, da anni, nei percorsi di aggiornamento pedagogico, consentendo di impostare strumenti operativi di varia naturaquali: la didattica peer to peer; gli aspetti metodologici euristici promossi da Bruner; la tecnica del role playing; l’apprendimento di gruppo; il debate per favorire la trasversalità delle competenze (life skill e cooperative learning); l’EAS o apprendimento situato (Lave, Wenger); il jigsaw o gioco ad incastro; microlearning o pillole digitali; la tecnologia applicata del TEAL; il tinkering per l’apprendimento di materie STEM; e anche molti altri strumenti/metodologie utilizzabili in base alle necessità.
L’Agromemory prevede sia una fase di preparazione, che già di per sé ha un senso compiuto come strategia di studio o ripasso, sia molte altre possibilità d’uso.
La fase preparatoria ha una notevole efficacia, sia per l’ORGANIZZAZIONE del sapere sia per la sua MEMORIZZAZIONE. Infatti, ciò che si studia viene organizzato secondo uno schema di categorie, e il reperimento delle informazioni e la loro giusta collocazione rappresentano di per sé già un valido esercizio operativo assegnabile (COMPITO A CASA) e verificabile.

     

 1. Come si realizza


Impostare una didattica personalizzata: lo strumento Agromemory® è generalmente inseribile nei PDP, poiché adatto a supportare innumerevoli casistiche (DSA e BES compresi) ma anche, debitamente dimensionato, utilizzabile per impostare i PEI da inserire nei POF.

Preparazione, impostazione e realizzazione delle tessere 
A. Preparazione
Prendere un foglio (A4 o A3) e
piegarlo in 2 più volte per ottenere
tessere di dimensioni A6
(10,5 × 14,8 cm) o A7 (7,4 × 10,5
cm), più o meno grandi in base al
contenuto da inserire sulle 4 facce
del pieghevole ottenuto (vedi B),
quindi ritagliare le singole tessere
B. Impostazione
Procedere con più fogli per realizzare
molte tessere dove ogni tessera
Agromemory è rappresentata
da un pieghevole (es. A6 piegato in
2) con quattro facce, due esterne
A × B e due interne C × D (N.B.
l’ordine aiuta ma non è importante,
il ragazzo deve solo capire che deve
lavorare sulle 4 facce)

C. Esercitazione alla compilazione
Ogni gruppo di tessere (mazzo) di Agromemory va compilato in base
a un tema e a uno schema, che: o sono assegnati dal docente; o fanno
riferimento a quanto già inserito a fine capitolo (riquadri PDP, ecc.).
Per esempio, per approfondire e indagare uno o più agenti parassiti
di una coltura:
1. nome comune dell’agente di malattia o danno;
2. nome scientifico e tipologia dell’avversità;
3. organi colpiti e principale sintomatologia;
4. sintesi quadro agronomico e strategie di difesa
D. Esempio di compilazione tessera
Indagine conoscitiva sul pero del parassita - Psilla del pero
Compilare le diverse facce della tessera:
1. Psilla del pero (B)
2. Cacopsylla pyri, fitofago agente di danno (A)
3. punture su germogli, foglie e frutti in ingrossamento con deformazioni,
produzione melata e conseguente fumaggine (C)
4. razionali potature ed equilibrate concimazioni, irrorazioni per lavaggi
con saponi a base potassica, interventi chimici sulle giovani neanidi (D)

     

 2. Come si usa


Metodo di ripasso Come lavoro da eseguire a casa, ogni docente potrà usare Agromemory nel modo più utile e opportuno. Di seguito suggeriamo un esempio (esercizio) completo e comunque modificabile di volta in volta. Anzitutto (preparate le tessere) si assegna a ogni mazzo di tessere un tema (es. - indagine sui parassiti del pero) e una categoria base di sorteggio detta ‘pivot’ (es. - il nome comune del parassita). N.B. come detto gli argomenti possono essere diversificati a discrezione del docente. Ogni ragazzo, a casa propria, dovrà sviluppare le seguenti 4 fasi operative.

1- FASE DI SORTEGGIO
2- FASE DI COMPILAZIONE
Piegate le tessere del mazzo in uso, in modo che sia visibile
solo la faccia/pivot, sorteggiare 10 tessere e disporle in
sequenza davanti a se per poi copiarne sul quaderno, in colonna,
il contenuto (dall’esempio parassiti del pero: colpo di
fuoco, ticchiolatura, ruggine del pero, rodilegno giallo, ecc.).
Senza consultare le tessere, il ragazzo prova a compilare
(penna colore nero), sotto forma di tabella o di testo in sequenza,
come prescritto dal docente, quanto si ricorda dell’argomento
(es. parassita: nome scientifico, parti della pianta
colpita, in quali fasi fenologiche, aspetti agronomici e di difesa).
3- FASE DI CORREZIONE 4- FASE DI AUTOVALUTAZIONE
Aprendo e consultando le tessere, una dopo l’altra, il ragazzo
corregge gli errori (penna colore rosso) e completa
le mancanze (penna colore blu).
Ad ogni errore corrisponde una penalità, ad ogni mancanza
mezza penalità. La somma delle penalità viene sottratta al
totale 10 e si ha quindi il voto finale espresso in decimi
(esempio: 10 − 2 errori e 3 penalità = 6,5 decimi).

Nel caso il voto sia sotto la sufficienza, vanno rimescolate le tessere (sorteggio) e si ripete l’esercizio con un altro ordine. Attenzione a non perdersi d’animo nel caso i primi risultati siano negativi: normalmente con poche ripetizioni dell’esercizio si raggiungono miglioramenti e risultati formidabili.
Quando il voto è sufficiente e soddisfacente (il metodo permette di aumentare l’autostima) le tessere con risposta esatta vengono scartate, mentre quelle con penalità vengono rimesse nel mazzo e possono quindi essere risorteggiate. Questo esercizio termina quando non ci sono più sorteggi con risultati insufficienti. Nota: quando le tessere rimanenti sono meno di dieci, si procede giocando con carte dispari e la base della sufficienza corrisponde a: 5 su 9; 4 su 7; 3 su 5; 2 su 3.
La ludodidattica È una metodologia certamente dispendiosa in termini di tempo, ma può stupire per quanto appassioni i ragazzi e per come possa servire sia come studio, sia come ripasso e anche come verifica (es. - ai vincitori si può riconoscere un voto o una integrazione al voto). Si propongono due modalità operative: QUIZ e SFIDA.

QUIZ
SFIDA
Divisa la classe in piccoli gruppi (che vanno a
disporsi come delle squadre di gioco) e scritti i
nomi delle squadre alla lavagna, il docente anzitutto
menziona la domanda pivot (es. - il nome
scientifico), poi annuncia a rotazione di gruppo
un aspetto (es. - nome comune) e il gruppo
interessato risponde. Ogni risposta esatta
viene annotata alla lavagna e vince il gruppo
che arriva a 5 risposte esatte per primo. Anche
in questo caso si suggerisce di applicare delle
penalità. Si possono evidentemente far giocare/
girare pivot diversi, ma si suggerisce di tenere lo
stesso per ogni giro per esaurirne i contenuti.
Si divide la classe in almeno 2 gruppi di pari livello (favorendo il bilanciamento
e l’omogeneità dei gruppi) che si dispongono in squadre di gioco
e, di volta in volta, giocano i rispettivi ‘campioni’. Vengono disposte due
sedie al centro della classe e, a turno, ogni squadra schiera il proprio campione
e l’altra sceglie e gli contrappone un degno avversario. Il docente
sceglie la categoria pivot (es. - nome comune del parassita della coltura)
e, a rotazione, ognuno dei due concorrenti sfida l’altro chiamando un
parassita. Se non ricorda, o chiama qualcosa di errato (es. “fillossera” nel
pero), si assegna un punto di penalità. L’altro concorrente deve rispondere
alle categorie mancanti della tessera, e se sbaglia si prende la penalità, se
invece risponde correttamente incrementa il punteggio (un punto per ogni
categoria indovinata); quando non completa la risposta, lo sfidante può
completarla da par suo e, in caso di risposta corretta, ottiene il punteggio.

L’insegnante è insindacabile arbitro Per esperienza, si può affermare e garantire che si ottengono risultati incredibili e che appassionano gli studenti alla materia studiata. Ovviamente, richiedendo tempo, comporta l’impostazione di un cronoprogramma (anche personalizzato sui ragazzi) che aiuti a mitigare i tempi morti e persi. Questa strategia didattica funziona e migliora il rendimento quando è annunciata e ripetuta: di volta in volta, i ragazzi prima iniziano e poi incrementano considerevolmente l’impegno e, di conseguenza, la resa nello studio.
Le verifiche Con l’Agromemory sono possibili e ipotizzabili diverse tipologie di verifiche come qui di seguito riepilogato.

COMPILAZIONE SCHEDE
QUESITI DIRETTI
QUESITI TRASVERSALI
Si forniscono ai ragazzi delle
tabelle stampate che rappresentano
le tessere con 4
campi; dei 4 campi uno solo
risulta compilato; i ragazzi dovranno
riempire/completare
i campi vuoti identificando,
quando mancante, anche il
pivot.
Sono impostati richiamando un aspetto specifico (soggetto)
di indagine verso il quale si richiede, ai ragazzi, di collegare
una o più categorie, oppure argomenti strettamente collegati.
Il lavoro può richiamare argomenti per una singola
prova specifica, oppure più argomenti distribuiti in più verifiche
(es. - sempre per il pero, illustrare i seguenti parassiti:
ruggine, septoriosi, eriofidi, ecc.), richiamando il nome
scientifico dell’agente, la sua natura, gli organi colpiti, le fasi
fenologiche interessate, gli eventuali interventi di lotta.
Questi sono strumenti di indagine
“a largo spettro” e che
collegano tra loro argomenti
contenuti in varie tessere
(es. - riepilogare i parassiti
del pero che colpiscono le radici
per poi suddividerle per
tipologia, o in base all’agente
o altro).

PRODUZIONI VEGETALI 
PRODUZIONI VEGETALI 
Volume B - Arboree