10.3 Specie arboree forestali ornamentali

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 Specie arboree forestali ornamentali

Abete bianco

NOME COMUNE INGLESE SILVER FIR - NOME LATINO ABIES ALBA - FAMIGLIA PINACEAE

     

 Caratteristiche botaniche, ambientali e produttive


L’Abete bianco è una conifera sempreverde che può raggiungere i 35-40 m di altezza e circa 300 anni di età. Il fusto è diritto e cilindrico, la corteccia (più propriamente identificata come ritidoma) è grigiastra e liscia nelle piante giovani, mentre è screpolata nelle piante adulte.
Gli aghi sono verdi e lucenti nella pagina superiore e con due linee bianche in quelle della pagina inferiore. Gli strobili sono portati eretti e quando i semi sono maturi si sfaldano sulla pianta. Le piante adulte assumono un portamento detto “a nido di cicogna”, dovuto alla progressiva diminuzione della crescita del getto apicale, che genera un addensamento dei rami sulla cima.
Caratteristiche selvicolturali L’Abete bianco richiede una buona umidità del terreno e dell’aria, pertanto si trova bene sui versanti ombrosi, con clima molto piovoso, dove si mescola all’Abete rosso e al Faggio. Si rinnova esclusivamente tramite i semi, che vengono dispersi dal vento grazie all’ala di cui sono forniti.
Nell’orizzonte montano l’Abete bianco può generare boschi puri, o consociarsi, generalmente con l’Abete rosso.
Caratteristiche del legno
MASSA VOLUMICA: 470 kg/m3. Il legno è biancastro con alburno e duramen non differenziati, con anelli di accrescimento ben delineati, inoltre i nodi sono scuri, molto duri e difficilmente lavorabili. Il legno trova impiego in falegnameria.

APPROFONDIMENTO
     

Abete rosso

NOME COMUNE INGLESE NORWAY SPRUCE - NOME LATINO PICEA ABIES - FAMIGLIA PINACEAE

Caratteristiche botaniche, produttive e ornamentali
L’Abete rosso è una conifera sempreverde che può superare i 40 m di altezza e circa 400 anni di età. Il fusto è slanciato, diritto, con corteccia grigio-rossastra, che si sfalda in piccole placche nelle piante più mature, con foglie aghiformi appuntite e a sezione romboidale, di colore verde-scuro.
Gli strobili sono penduli, da cui, a maturità, si disperdono i semi. L’apparato radicale è abbastanza superficiale.

Caratteristiche selvicolturali
Vegeta sui versanti, dalla zona del Castagno fino a oltre i 2.000 m. Preferisce terreni freschi ed è molto resistente al freddo. Il legname migliore si ottiene dai boschi dell’orizzonte montano o subalpino. I giovani popolamenti densi necessitano di sfolli e tagli di diradamento.
La potatura dei rami verdi praticata sulle giovani piante, con l’intento di ottenere fusti slanciati e con pochi nodi, può risultare dannosa. Poca luce genera fusti con buone caratteristiche, cioè molto allungati e con pochi nodi, ma scarsamente resistenti al vento.
L’illuminazione eccessiva conduce alla formazione di piante tozze, con rami anche nella parte bassa del fusto e quindi con molti nodi nel legno.
Un ettaro di pecceta matura in condizioni normali può produrre fino a 400 m3 di legname.

Caratteristiche del legno
Massa volumica: 450 kg/m3. Il legno è chiaro, senza differenziazione tra alburno e duramen, gli anelli di accrescimento sono ben marcati.
È utilizzato in falegnameria nella costruzione di mobili e infissi, e in carpenteria nella realizzazione di travi e coperture per tetti.

Aceri (Acero di monte; Acero riccio; Acero campestre)

NOME COMUNE INGLESE SYCAMORE MAPLE; NORWAY MAPLE; HEDGE MAPLE NOME LATINO ACER PSEUDOPLATANUS; ACER PLATANOIDES; ACER CAMPESTRE FAMIGLIA ACERACEAE

     

 Caratteristiche botaniche, ambientali e produttive


L’Acero di monte e l’Acero riccio sono alberi che possono raggiungere i 30 m di altezza, con fusto diritto, cilindrico e chioma ampia, assai longevi. La corteccia è grigiastra e ruvida, e nelle piante mature si distacca in grandi placche. L’Acero di monte ha i fiori pendenti, che compaiono dopo l’emissione delle foglie, mentre l’Acero riccio ha i fiori eretti, presenti prima dell’emissione delle foglie. L’Acero campestre è un piccolo albero con tronco, talvolta contorto, con chioma globosa, a crescita lenta. I frutti sono samare doppie.
Caratteristiche selvicolturali L’Acero di monte vegeta dall’orizzonte submontano all’orizzonte montano negli areali piuttosto umidi e non eccessivamente soleggiati.
Sopporta bene l’ombra soprattutto da giovane. L’Acero campestre è diffuso, ma non molto frequentemente, nei piani submontano e montano; esige ambienti caldi e più luminosi rispetto agli altri due aceri. Gli aceri si riproducono normalmente da seme, ma rigettano bene anche dalle ceppaie, quindi possono essere ceduati. L’Acero di monte e l’Acero riccio si governano convenientemente a fustaia. Per ottenere fusti con pochi nodi, occorre mantenere un certo grado di copertura che favorisca l’accrescimento in altezza e il raccoglimento della chioma in alto.
Caratteristiche del legno
MASSA VOLUMICA: 670 kg/m3 (Acero di monte e Acero riccio); 600 kg/m3 (Acero campestre). Il legno è biancastro, con alburno e duramen indifferenziati.
Il legno presenta un buon grado di lavorabilità e ha valide caratteristiche meccaniche. Il legno viene utilizzato nella costruzione di mobili, strumenti musicali e in lavori di torneria. L’assortimento principale e più ricercato è il tronco da trancia o da sfogliatura.

Bagolaro

NOME COMUNE INGLESEMEDITERRANEAN HACKBERRY - NOME LATINO CELTIS AUSTRALIS - FAMIGLIA ULMACEAE

     

 Caratteristiche botaniche, ambientali e produttive


Raggiunge i 20-25 m di altezza e può vivere qualche secolo. Il fusto è generalmente diritto e la corteccia è liscia, di colore cenerognolo. La chioma è molto ampia e rotonda, con foglie seghettate e appuntite.
I fiori sono poco evidenti, piccoli e giallastri. Il frutto è una piccola drupa, portata da un lungo picciolo, a maturazione autunnale.
Caratteristiche selvicolturali Preferisce le posizioni soleggiate e calde, si adatta molto bene ai terreni poveri. Le sue radici penetrano con forza tra le fenditure, causando spesso il crollo di qualche blocco roccioso.
È impiegato nelle alberature cittadine, in quanto si adatta bene agli spazi ristretti e tollera l’inquinamento atmosferico.
Caratteristiche del legno
MASSA VOLUMICA: 720 kg/m3. Il legno è di colore chiaro, duro e molto resistente.
Viene impiegato in falegnameria e nella fabbricazione di manici e oggetti torniti.

Carpino nero

NOME COMUNE INGLESE EUROPEAN HOP-HORNBEAM - NOME LATINO OSTRYA CARPINIFOLIA - FAMIGLIA BETULACEAE

     

 Caratteristiche botaniche, ambientali e produttive


Il fusto è frequentemente dritto e regolare, con corteccia bruno-rossastra che si screpola in lunghe scaglie. Il Carpino nero presenta una notevole capacità pollonifera ed è molto indicato nella costituzione di boschi cedui.
Caratteristiche selvicolturali Si trova negli areali con temperatura mite, dove può costituire anche boschi puri, preferibilmente sui versanti ombrosi.
È diffuso generalmente nei boschi cedui dell’orizzonte montano inferiore.
Caratteristiche del legno
MASSA VOLUMICA: 740 kg/m3. Il legno del Carpino nero ha durame e alburno indifferenziati, è di colore rosso-bruno ed è molto duro.
Per la sua durezza e la fibratura contorta risulta di difficile segagione e piallatura. L’utilizzazione principale del legno è come combustibile.

Castagno

NOME COMUNE INGLESE CHESTNUT TREE- NOME LATINO CASTANEA SATIVA - FAMIGLIA FAGACEAE

     

 Caratteristiche botaniche, ambientali e produttive


Albero di notevoli dimensioni, assai longevo, può superare i cinque secoli di vita. Gli alberi di maggiori dimensioni sono quelli nati da seme. Facoltà pollonifera molto elevata.
Caratteristiche selvicolturali Vegeta in versanti sia ombrosi che assolati, fino ai 1.000 m di quota. È discretamente termofilo e richiede terreni freschi per poter crescere bene. Le piantine necessitano di una modesta illuminazione per un buon accrescimento.
Con la potatura si eliminano le branche secche, più vecchie e ombreggiate. I castagneti destinati alla produzione di legno sono solitamente cedui, con maggiore densità rispetto alle selve, per ottenere fusti slanciati e con pochi rami. Il rinnovo avviene dopo il taglio, col riscoppio di numerosi polloni. I turni adottati sono compresi tra 20 e 30 anni, consentendo di ottenere fusti, a 1,30 m da terra, di diametro superiore a 30 cm. Si esegue un primo sfollo dei polloni sulle ceppaie entro 5-6 anni dopo il taglio, cui fa seguito un diradamento verso i 15 anni. Un ettaro di castagneto ceduo di 30 anni può contenere fino a 200 m3 di legname.
Caratteristiche del legno
MASSA VOLUMICA: 580 kg/m3. Alburno bianco-giallastro, duramen da marrone chiaro a bruno. I tronchi da sega costituiscono l’assortimento più pregiato ottenibile. Dai segati si ottiene legname per mobili, infissi e doghe per botti; i tronchi migliori possono anche essere tranciati.

Cerro

NOME COMUNE INGLESE EUROPEAN TURKEY OAK- NOME LATINO QUERCUS CERRIS - FAMIGLIA FAGACEAE

     

 Caratteristiche botaniche, ambientali e produttive


Il Cerro raggiunge altezze intorno ai 30 m. La corteccia, inizialmente liscia e grigiastra, assume poi colorazione grigio-nerastra con fessurazioni.
Le foglie, lunghe 6-11 cm e molto variabili, sono inciso-lobate con 4-7 coppie di lobi terminanti in un mucrone. La pagina superiore è scabra a maturità per la presenza di peli stellati.
Caratteristiche selvicolturali Il cerro è una specie mesofila, eliofila e ubiquitaria per quanto riguarda la natura dei terreni.
Caratteristiche del legno
MASSA VOLUMICA: 770 kg/m3. Il legno del cerro è utilizzato soprattutto come legna da ardere; in passato, era impiegato per ottenere traverse ferroviarie e paleria.

Ciliegio selvatico

NOME COMUNE INGLESE CHERRY TREE- NOME LATINO PRUNUS AVIUM - FAMIGLIA ROSACEAE

     

 Caratteristiche botaniche, ambientali e produttive


Può superare i 20 m di altezza. Il fusto è diritto, ricoperto da una corteccia grigiastra, con lenticelle ben visibili. Nelle piante adulte gli strati più esterni della corteccia si lacerano in striscioline orizzontali. La chioma è espansa e globosa, con rami disposti in palchi regolari.
Caratteristiche selvicolturali Il Ciliegio selvatico vegeta dall’orizzonte submontano fino a 1.200-1.400 m di altitudine. Il rinnovo avviene prevalentemente da seme, con disseminazione operata dagli uccelli. Il ciliegio si riproduce anche per polloni radicali. È molto resistente al freddo.
La potatura si esegue a fine inverno, poco prima della ripresa vegetativa.
L’industria della trasformazione richiede tronchi dritti e senza nodi da destinare alla tranciatura e alla sfogliatura. Il legname è pregiato, assai indicato per impianti produttivi.
Caratteristiche del legno
MASSA VOLUMICA: 600 kg/m3. Il legno presenta una tipica differenziazione tra alburno, di colore chiaro, e duramen, rosso-brunastro. Stagiona senza difficoltà e si usa prevalentemente al coperto; all’aria aperta è facilmente deperibile. L’assortimento più remunerativo è costituito dal tronco per tranciatura o sfogliatura.

Faggio

NOME COMUNE INGLESE EUROPEAN BEECH- NOME LATINO FAGUS SYLVATICA - FAMIGLIA FAGACEAE

     

 Caratteristiche botaniche, ambientali e produttive


Assai longevo (può vivere fino a 300 anni), il tronco può raggiungere oltre 1 metro di diametro. La corteccia è grigiastra. Le foglie sono a margine intero e ondulato. Frutti ad achenio (faggiole), rossicci, posti all’interno di una cupola legnosa e debolmente spinosa, che a maturità si apre in quattro valve. Dimostra una discreta capacità di riproduzione per polloni, che consente il governo anche a ceduo.
Caratteristiche selvicolturali Durante il taglio è opportuno lasciare alcuni polloni con funzione di tirasucchio, per mantenere alta la vitalità delle ceppaie. Il Faggio deve essere sempre tagliato “sul nuovo”, cioè il taglio non deve interessare la parte di ceppaia preesistente alla formazione dei polloni. È importante prevedere la sostituzione delle ceppaie vecchie o esauste mediante il rinnovo naturale. Il turno solitamente adottato va da 20 a 25 anni, e la massa a maturità oscilla da 80 a 100 m3 per ettaro.
Caratteristiche del legno
MASSA VOLUMICA: 750 kg/m3. Il legno non presenta differenziazione tra alburno e duramen.
Il legno di Faggio è facilmente deperibile all’aperto. Dai tronchi regolari provenienti dalle fustaie si ricava legname da lavoro, destinato alla produzione di mobili e oggetti vari; è anche adatto a essere tornito e sfogliato. È di facile lavorazione, inoltre si presta a essere piegato a vapore. Il legno proveniente dai cedui costituisce un’ottima legna da ardere.

Frassino maggiore e Orniello

NOME COMUNE INGLESE EUROPEAN ASH; FLOWERING ASH - NOME LATINO FRAXINUS EXCELSIOR; FRAXINUS ORNUS - FAMIGLIA OLEACEAE

     

 Caratteristiche botaniche, ambientali e produttive


Il Frassino maggiore può raggiungere un’altezza di 40 m. La corteccia è grigio-verde e liscia nelle piante giovani, mentre è screpolata nelle piante adulte. Le foglie sono composte da 3-7 paia di foglioline, più quella apicale, e sono portate opposte sui rametti. Tollera l’ombra durante la fase giovanile. È molto resistente alle basse temperature. Teme le gelate tardive.
L’Orniello è un albero di modeste dimensioni; le foglie sono composte da 2-4 paia di foglioline, più quella apicale, e sono portate opposte sui rametti. Predilige esposizioni luminose e tollera abbastanza i terreni con poca disponibilità idrica. Entrambi mostrano una spiccata facoltà pollonifera, con emissione di polloni sia dalla ceppaia che dalle radici.
Caratteristiche del legno
MASSA VOLUMICA: 720 kg/m3. L’alburno e il duramen sono indifferenziati. Il legno proveniente dalle fustaie appartiene al Frassino maggiore. Si tratta di legno pregiato, duro e assai elastico, che può essere piegato al vapore.
È adatto alla costruzione di mobili, parquet, manici

Larice

NOME COMUNE INGLESE EUROPEAN LARCH - NOME LATINO LARIX DECIDUA - FAMIGLIA PINACEAE

     

 Caratteristiche botaniche, ambientali e produttive


Può raggiungere i 40 m di altezza e superare il metro di diametro ed è assai longevo. Il Larice è l’unica conifera caducifoglia presente sull’arco alpino. Il fusto è generalmente diritto e i rami sono distribuiti a palchi regolari. Si riproduce solo tramite i semi, con disseminazione anemocora.
Caratteristiche selvicolturali Il Larice può vegetare dal limite superiore della vegetazione arborea, fino ai coltivi abbandonati di media montagna, ma solo negli orizzonti montani e subalpini può formare estesi boschi puri. Predilige le esposizioni luminose.
È molto resistente al freddo. Per poter rinnovare il lariceto, occorre effettuare tagli a raso, che consentano una intensa illuminazione del suolo. Un ettaro di lariceto maturo può contenere oltre 500 m3 di legname. I turni adottati variano da 80 anni alle quote inferiori, a 120-150 anni alle quote superiori.
Caratteristiche del legno
MASSA VOLUMICA: 660 kg/m3. Alburno e duramen sono ben differenziati, con anelli di accrescimento ben marcati. La fibratura diritta e la tessitura da fine a media lo rendono facilmente lavorabile. Il legno del duramen è molto resistente all’aperto. I segati sono impiegati per la realizzazione di pavimenti, rivestimenti, infissi, mobili. Il legname migliore si ricava dai fusti con anelli di accrescimento regolari.

Noce

NOME COMUNE INGLESE ENGLISH WALNUT TREE - NOME LATINO JUGLANS REGIA - FAMIGLIA JUGLANDACEAE

     

 Caratteristiche botaniche, ambientali e produttive


Presenta una chioma globosa ed espansa. Può raggiungere i 30 m di altezza. La corteccia è grigiastra, liscia nelle piante giovani e successivamente con deboli screpolature longitudinali.
Caratteristiche selvicolturali È una pianta originaria dell’Asia centrale e occidentale. Necessita di piena luce. Non teme il freddo durante il riposo vegetativo, ma risulta sensibile alle gelate primaverili. Predilige terreni freschi e sciolti. Può vegetare nelle radure, nei boschi in posizioni ben esposte, nei piani collinari e montani fino a 1000 metri di altitudine.
Caratteristiche del legno
MASSA VOLUMICA: 630-750 kg/m3. Alburno e duramen sono differenziati.
La quantità di duramen aumenta con l’età della pianta. Il legno di Noce è impiegato per mobili di pregio e liste da pavimento. Valido per la produzione di fogli tranciati. Per ottenere tronchi di buona qualità, occorre che il fusto sia privo di rami grossi almeno fino a 3-4 m da terra.

Olmo campestre e Olmo montano

NOME COMUNE INGLESE FIELD ELM; MOUNTAIN ELM - NOME LATINO ULMUS MINOR; ULMUS MONTANA - FAMIGLIA ULMACEAE

     

 Caratteristiche botaniche, ambientali e produttive


Essenze longeve, che possono raggiungere notevoli dimensioni.
Il fusto è solitamente diritto, con chioma globosa.
La corteccia è grigio-brunastra, che diviene spessa e screpolata con l’avanzare dell’età.
Presentano una notevole facoltà vegetativa, emettendo polloni dalla ceppaia e dalle radici.
Caratteristiche selvicolturali L’Olmo campestre vegeta nei terreni fertili delle zone agricole, ai bordi dei prati o sui coltivi abbandonati dell’orizzonte submontano e montano.
Richiede esposizioni luminose. L’Olmo montano è una essenza tipicamente forestale e si trova misto nei boschi di latifoglie dell’orizzonte montano.
Caratteristiche del legno
MASSA VOLUMICA: 620 kg/m3. L’alburno e il duramen sono differenziati.
Il legno stagionato è assai duro e resistente all’usura.
Può essere impiegato per la fabbricazione di mobili e di liste da pavimento.
È idoneo per la produzione di tranciati.

Ontano bianco e Ontano nero

NOME COMUNE INGLESE SPECKLED ALDER; EUROPEAN ALDER - NOME LATINO ALNUS INCANA; ALNUS GLUTINOSA - FAMIGLIA BETULACEAE

     

 Caratteristiche botaniche, ambientali e produttive


L’Ontano bianco è un albero di modeste dimensioni, inoltre non è molto longevo. La corteccia è liscia e grigiastra. L’Ontano nero può raggiungere dimensioni lievemente superiori a quelle dell’Ontano bianco, ma anch’esso è poco longevo. I fusti, in genere, sono diritti e a sezione rotonda. La corteccia è brunastra, cura, con solchi sinuosi. Entrambi sono caratterizzati da una notevole facoltà pollonifera dalla ceppaia.
Caratteristiche selvicolturali L’Ontano bianco è presente nei boschi di latifoglie e di conifere dell’orizzonte montano situati in areali umidi e freschi. Vegeta anche sui prati abbandonati e nelle aree golenali. È molto resistente al freddo. L’Ontano nero vegeta bene lungo i fossi e nelle aree con ristagno idrico.
Caratteristiche del legno
MASSA VOLUMICA: 520 kg/m3 (Ontano bianco); 560 kg/m3 (Ontano nero).
L’Ontano bianco ha legno leggero, tenero e di basso valore; quello di Ontano nero presenta alburno e duramen differenziati. Il legno si presta per la fabbricazione di piccoli oggetti domestici e per la produzione di segati per falegnaria.

Pino nero

NOME COMUNE INGLESE AUSTRIAN PINE - NOME LATINO PINUS NIGRA - FAMIGLIA PINACEAE

     

 Caratteristiche botaniche, ambientali e produttive


Può raggiungere altezze di oltre 25 m. La chioma è piramidale, densa. Foglie aghiformi, riunite a coppie, lineari, di colore verde scuro.
La corteccia è grigio-nerastra con solchi profondi.
Caratteristiche selvicolturali
È adatto a terreni poveri, calcarei, anche poco profondi, inoltre è resistente alla siccità e alle basse temperature. Vegeta fino a circa 1.550 metri di altitudine, in formazioni pure o miste con Quercia, Castagno e Faggio.
Caratteristiche del legno
MASSA VOLUMICA: 560 kg/m3. Il legno del Pino nero è adatto per la carpenteria pur presentando talvolta elevata nodosità.

Pino silvestre

Nome comune inglese Scots pine - Nome latino Pinus sylvestris - Famiglia Pinaceae

     

 Caratteristiche botaniche, ambientali e produttive


Conifera sempreverde che può raggiungere 40 m di altezza e 1 m di diametro. Le foglie aghiformi sono rigide e pungenti, riunite a coppie, incurvate e ritorte.
Nei boschi con discreta densità il fusto è diritto e slanciato. La chioma è piramidale, allungata, rada.
Caratteristiche selvicolturali Il Pino silvestre tollera abbastanza i periodi siccitosi anche durante la stagione vegetativa, per cui riesce a vivere anche su terreni difficili come i ghiaioni e gli accumuli detritici. È molto resistente al freddo.
Può formare boschi puri sui versanti soleggiati dell’orizzonte montano o anche consociarsi con Larice e Abete rosso. La formazione delle pinete pure è favorita dai tagli rasi, che comportano una forte illuminazione del suolo: il novellame è sempre molto abbondante e le giovani formazioni necessitano di sfolli e diradamenti per favorire una giusta illuminazione delle chiome.
Caratteristiche del legno
Massa volumica: 560 kg/m3. Alburno chiaro e duramen rossastro; inoltre gli anelli di accrescimento sono sempre delineati. Il legname con le migliori caratteristiche si ottiene dalle piante adulte, cresciute lentamente, con fusto diritto, nodi piccoli e anelli di accrescimento stretti e regolari.
È impiegato per la fabbricazione di serramenti, mobili e rivestimenti interni.

Pioppo bianco

Nome comune inglese White poplar - Nome latino Populus alba - Famiglia Salicaceae

     

 Caratteristiche botaniche, ambientali e produttive


Il Pioppo bianco può raggiungere 35-40 m di altezza. La chioma è arrotondata. I rami dell’anno sono tomentosi, di colore grigio-biancastro. La corteccia è dapprima liscia, bianco-verdastra e con lenticelle di forma romboidale, poi si fessura, con solchi larghi e neri. Frutto a capsula, glabro, con semi piccoli e cotonosi.
Caratteristiche selvicolturali La specie vegeta in terreni umidi e lungo i corsi d’acqua fino a circa 1.000 m. È una pianta eliofila e relativamente termofila. Si moltiplica per seme, talea e polloni radicali. Adatta per il consolidamento di argini e scarpate.
Caratteristiche del legno
Massa volumica: 480 kg/m3. Il legno è usato nella falegnameria e per la produzione di pasta di cellulosa.

Pioppo tremolo

NOME COMUNE INGLESE EUROPEAN ASPEN - NOME LATINO POPULUS TREMULA - FAMIGLIA SALICACEAE

     

 Caratteristiche botaniche, ambientali e produttive


È una essenza poco longeva. Presenta fusto diritto e slanciato. La corteccia è grigioverde, liscia nelle piante giovani, e screpolata per la presenza di numerose lenticelle col passare degli anni. Frutto a capsula, glabro, con semi piccoli e cotonosi.
Caratteristiche selvicolturali Il Pioppo tremolo risulta molto interessante nella ricolonizzazione di terreni nudi e garantisce in breve tempo una buona copertura.
Inoltre si moltiplica per seme, talea e polloni radicali. Si trova frequentemente associato ad altre specie dell’orizzonte submontano e montano, in modo particolare sui terreni ghiaiosi e detritici.
Caratteristiche del legno
MASSA VOLUMICA: 480 kg/m3. Alburno e duramen non sono differenziati. I segati possono essere impiegati per la produzione di imballaggi.

Rovere

NOME COMUNE INGLESE DURMAST OAK - NOME LATINO QUERCUS PETRAEA - FAMIGLIA FAGACEAE

     

 Caratteristiche botaniche, ambientali e produttive


Può raggiungere elevate dimensioni e anche superare i due secoli di età. La foglia è piuttosto coriacea e lobata. La corteccia è di colore grigio-brunastra, liscia nelle piante giovani, mentre risulta rugosa e screpolata nelle piante adulte.
Caratteristiche selvicolturali Si trova sia sui versanti soleggiati, sia su quelli ombrosi, dall’orizzonte submontano all’orizzonte montano, con una certa predisposizione per le esposizioni luminose. È una delle essenze che vegetano bene sulle rupi boscate. Ha buona capacità pollonifera dalla ceppaia.
Caratteristiche del legno
MASSA VOLUMICA: 760 kg/m3. L’alburno è ampio e bianco, mentre il duramen è di colore brunastro. Il legno è pesante. Il duramen è ricco di tannini. Il legno proveniente da boschi decidui è un ottimo combustibile. È anche utilizzato per la fabbricazione di mobili, liste da pavimento e per la costruzione di imbarcazioni e doghe per botti denominate barriques, delle quali quelle francesi “bordolese” (da 225 litri) sono le più rinomate (10.40). Le barriques sono costruite in legno (doghe) di rovere stagionato dopo un processo di fabbricazione (anche oltre 5 anni considerato la scelta, la preparazione e la stagionatura delle doghe) ed esauriscono il loro utilizzo per l’affinamento del giovane vino dopo solo pochi cicli (3-4). Il vino “barricato” acquisisce un bouquet particolare, grazie allo scambio ossidativo e tannico che avviene con le fibre ignee che lo rendono più abboccato e gradevole al gusto.

Roverella

NOME COMUNE INGLESE DOWNY OAK - NOME LATINO QUERCUS PUBESCENS - FAMIGLIA FAGACEAE

     

 Caratteristiche botaniche, ambientali e produttive


Raggiunge altezze non superiori a 25 m. La chioma è abbastanza ampia, ma non densa.
La corteccia, grigio-brunastra, è dapprima liscia e poi si fessura in placche rugose.
I rametti giovani e quelli di due anni sono pubescenti. Le foglie, lunghe 5-10 cm, sono obovato-lobate. Il picciolo è tomentoso e lungo 10-15 mm.
Caratteristiche selvicolturali La Roverella è una specie eliofila e termoxerofila che vegeta nell’orizzonte sub-mediterraneo.
Caratteristiche del legno
MASSA VOLUMICA: 750 kg/m3. Il legname è impiegato nei cantieri navali e come legna da ardere.

Tiglio

NOME COMUNE INGLESE LITTLELEAF LINDEN - NOME LATINO TILIA CORDATA - FAMIGLIA TILIACEAE

     

 Caratteristiche botaniche, ambientali e produttive


Può raggiungere 20-30 m di altezza ed è assai longevo.
La corteccia è grigio-scura, brunastra e divisa in piccole placche. Il Tiglio è in grado di emettere numerosi polloni da ceppaia.
Caratteristiche selvicolturali Il Tiglio non si trova sui versanti eccessivamente soleggiati. Predilige terreni freschi e fertili. Può vegetare dall’orizzonte submontano all’orizzonte montano. Si presta bene al governo a ceduo. Raggiunge le maggiori dimensioni se originato da seme.
Caratteristiche del legno
MASSA VOLUMICA: 650 kg/m3. Alburno e duramen non sono differenziati. È impiegato per la realizzazione di oggetti torniti, lavori di intaglio e sculture. È utilizzato anche per la produzione di segati per la falegnameria fine e la liuteria.

APPROFONDIMENTO

PRODUZIONI VEGETALI 
PRODUZIONI VEGETALI 
Volume B - Arboree