Ciascuna specie manifesta un proprio potenziale di crescita indotto da fattori genetici; pertanto, è importante documentarsi adeguatamente per scegliere la specie o la cultivar più idonea, in relazione allo spazio, radicale e aereo, che essa avrà a disposizione.
Sotto questo aspetto gli alberi si suddividono come indicato di seguito (10.13).
■ alberi di prima grandezza, che a maturità raggiungono altezze maggiori di 20 m.
Ne sono un esempio: quercia, pioppo, castagno, faggio, cedro, tiglio, ecc.;
■ alberi di seconda grandezza, che a maturità raggiungono altezze comprese tra 10 e 20 m. Ne sono un esempio: gelso, acero campestre, betulla, ciliegio, leccio, ecc.
■ alberi di terza grandezza, che a maturità non superano generalmente i 10 m. Ne sono un esempio: biancospino, maggiociondolo, ligustro, lagerstroemia, melo da fiore, mandorlo, ecc.
Portamento È la conformazione generale della pianta, che differisce da specie a specie a seconda della struttura rameale (forma, dimensione, posizione dei rami e delle foglie). Il portamento delle piante ornamentali è un elemento di grande importanza a
livello progettuale. In base al portamento si distinguono i seguenti tipi (10.14):
■ espanso o a ombrello, quando le branche principali sono inserite sul tronco con andamento tendenzialmente orizzontale. Ne risulta una chioma dalla forma tondeggiante; ne sono un esempio Catalpa bignonioides, Paulownia imperialis, Pinus pinea, ecc.;
■ ovoidale o arrotondato, con branche inserite al tronco con angolo da 40° a 70° o anche più aperto, ma assurgenti. La caratteristica del portamento è dovuta alla dominanza delle branche centrali sulle laterali. Si comportano in questo modo molte delle più comuni specie di latifoglie, come quelle dei generi Acer, Betula, Fraxinus, Platanus, Prunus, Quercus, Juglans, Ulmus, Sorbus, ecc.
■ fastigiato o colonnare, tipico di piante con branche inserite sul tronco con angolo molto stretto, come Cupressus sempervirens, Populus nigra ‘Italica’ o Pyrus calleryana ‘Chantecleer’. Per molte specie sono state selezionate specifiche cultivar, identificate con il termine ‘Fastigiata’ o ‘Pyramidalis’ che manifestano questo tipico portamento, come Carpinus betulus ‘Pyramidalis’, Quercus robus ‘Fastigiata’, Liriodendron tulipifera ‘Fastigiata’, ecc.;
■ conico, quando da un asse i rami si allontanano simmetricamente formando angoli di 90°. È la forma tipica di conifere quali Cedrus spp. Abies spp., Chamaecyparis lawsoniana, Sequoia spp., Libocedrus spp., Taxodium distichum, ecc., ma anche di alcune latifoglie come Magnolia grandiflora;
■ piangente, quando i rami sono tendenzialmente flessuosi e rivolti verso il suolo. Ne sono un esempio Salix babilonica e Sophora japonica ‘Pendula’. Il mercato vivaistico ha selezionato cultivar piangenti, chiamate ‘Pendula’, di molte specie dal portamento naturalmente non piangente, tra cui Cedrus atlantica e C. deodara, Fagus sylvatica, Ginkgo biloba, ecc.
Caratteri ornamentali Sono caratteri, quali la persistenza del fogliame, il colore delle foglie durante le stagioni, la produzione di fiori o di frutti. Questi aspetti sono molto importanti dal punto di vista progettuale perché consentono di definire l’atmosfera di un luogo e caratterizzare il progetto; tuttavia non devono essere gli aspetti prioritari che guidano nella scelta delle piante.
Un albero correttamente commisurato allo spazio disponibile e distanziato dalle strutture che lo circondano, richiede pochi interventi di potatura e diventa un elemento di notevole accrescimento della qualità urbana e di contemporanea razionalizzazione dei costi.