Catena appenninica e insulare
L’appennino rappresenta uno degli elementi caratteristici del territorio italiano. Il confine settentrionale della dorsale appenninica va dall’Alta Langa al Colle di Cadibona, da cui inizia la catena montuosa, per poi estendersi longitudinalmente lungo tutta la Penisola, per circa 1.300 km di lunghezza. È la prima catena montuosa italiana, caratterizzata da una superficie di 9.437.500 ettari, pari al 31% della superficie nazionale.
L’Appennino può essere suddiviso longitudinalmente in quattro fasce: 1) Appennino settentrionale (circa 2,2 milioni di ha), tra Alta Langa-Colle di Cadibona e Valle Trabaria; 2) Appennino centrale (circa 3 milioni di ha), tra Bocca Serriola e il Fiume Biferno; 3) Appennino meridionale (circa 2.170.000 ha), tra il Fiume Biferno e Valle del Crati; 4) Appennino calabro-siculo (circa 2 milioni di ha), tra Valle del Crati e la Valle del Simeto.
Si possono distinguere tre Regioni climatiche: a) mediterranea; b) temperata; c) di transizione. La Regione climatica più diffusa in appennino è quella temperata. Lungo l’appennino si possono individuare ben 32 diversi ecosistemi, per la maggior parte forestali, arbustivi o erbacei. Si possono evidenziare i seguenti piani altitudinali associati ai rispettivi piani vegetazionali:
■ alpino e subalpino (da 1.800 m fino alla vetta delle montagne): praterie d’altitudine, arbusteti;
■ montano (da 800-900 m fino a 1.800 m): faggete; nell’Appennino calabro-siculo, tra 1.000 e 1.500 m di altezza, relativamente alle superfici più acclivi, soleggiate, con suoli poco evoluti, le faggete sono sostituite dalle pinete a pino laricio;
■ submontano e collinare (dalle pendici delle montagne fino a circa 800-900 m): querceti, castagneti, comunità di sostituzione.
L’arbusteto di sostituzione più diffuso nelle aree collinari e montane è composto dai cespuglieti a ginestra (Spartium junceum), varie specie di rosa, biancospino (Crataegus monogyna), ginepro rosso (Juniperus oxycedrus), prugnolo (Prunus spinosa), rovo comune (Rubus ulmifolius).
Nelle zone a clima submediterraneo sono individuate comunità arbustive composte da corbezzolo, erica arborea, fillirea, leccio, lentisco, mirto e rosa di S. Giovanni.