Ceroplaste indiano Indian soft scale
• Fitofago
Ceroplastes ceriferus
• Classificazione
ord. Rhyncota fam. Coccidae
▶ Descrizione Forme fisse (adulto e neanidi): la cocciniglia ha corpo ellittico-rotonteggiante di colore mattone, ed è ricoperta da uno spesso strato di materiale ceroso candido che nella fase di sviluppo di neanide di 3a età presenta dorsalmente un caratteristico cornetto ripiegato in avanti che le conferisce un aspetto a “cappello d’asino” [ 78a ]; l’adulto misura fino a 12 mm, le zampe sono minutissime.
Le femmine non possiedono ovisacco: le uova si trovano alloggiate in una camera ricavata sotto il corpo materno appoggiata sul substrato.
La specie non presenta maschi (solo due sporadiche segnalazioni nel 1923 e 1971).
Neanide: quelle neonate [ 78b ] sono molto piccole e piatte, di colore rugginoso, e costituiscono lo stadio mobile del ciclo di vita di questa cocciniglia, ma già dai primi stadi di sviluppo si fissano e si ricoprono di cera che forma dei raggi (con una cosiddetta forma a “stella” nelle neanidi 1a e 2a età). Uova: sono di forma ovoidale, di colore viola pallido, e hanno un aspetto che richiama quello dei granuli pollinici.
▶ Piante ospiti e distribuzione C. ceriferus è specie ampiamente polifaga: tra i suoi ospiti figurano più di un centinaio di piante ornamentali e diverse piante da frutto. Il ceroplaste indiano è, come dice il suo nome, di origine esotica, ed è stato ritrovato per la prima volta in Italia nel 2001 a Castelnuovo del Garda (VR); negli anni successivi si è irradiato in altre aree dell’Italia centro-settentrionale.
La diffusione della cocciniglia avviene allo stadio di neanide mobile, principalmente per opera del vento che la può trasportare per centinaia di metri; anche gli uccelli e l’uomo possono contribuire alla sua diffusione. È da ritenere che l’insediamento in nuove zone si realizzi attraverso il commercio di materiale vivaistico.
▶ Biologia C. ceriferus svolge una sola generazione all’anno e lo svernamento è sostenuto dagli adulti.
La femmina, molto prolifica (come in generale tutte le specie di questo genere), depone a giugno mediamente un migliaio di uova che maturano in 2-3 settimane con nascite scalari.
Le neanidi mobili migrano sulla pianta ospite alla ricerca di siti idonei e dopo la prima muta si fissano conficcando il rostro nei tessuti della pianta per potersi nutrire.
Seguono gli stadi di neanide di 2a e 3a età, quest’ultima caratterizzata dal cornetto a cappello d’asino, e infine di femmina adulta, che compare ad agosto, il cui rivestimento ceroso non ha più il cornetto ma rimane candido (a differenza del similare ceroplaste del Giappone che invece tende al grigiastro/rosato).
▶ Danni Consistono in sottrazione di linfa con conseguente indebolimento della pianta, ed emissione di melata con possibile formazione di fumaggini che ostacolano la funzione clorofilliana. Il ceroplaste indiano colonizza soprattutto i rametti [ 79 ] a differenza di quello del Giappone che preferisce le foglie (anche questo elemento è di pratica utilità per il riconoscimento e per distinguere le due specie); sulle piante caducifoglie in inverno le colonie spiccano per il loro colore candido.
▶ Difesa La lotta al ceroplaste ceroso si basa su trattamenti con olio minerale estivo (dose 1%) da posizionare a giugno-luglio contro le neanidi mobili che costituiscono la forma più vulnerabile del fitomizo, altrimenti protetto dal rivestimento ceroso. In ragione della scalarità della schiusura delle uova si suggerisce di effettuare 2-3 trattamenti a distanza di una decina di giorni con olio bianco.