Verticilliosi del pelargonio Geranium verticillium wilt
• Agente causale
Verticillium non alfaalfa, Verticillium spp.
• Classificazione
div. Ascomycota fam. Pseudosphaerellaceae
▶ Sintomatologia I sintomi sono quelli generici di sofferenza da malattie della parte ipogea: clorosi e ingiallimento fogliare, avvizzimento e disseccamento anche del fusto che diventa di colore scuro a partire dalla base [ 54 ].
▶ Piante ospiti e distribuzione Una malattia largamente presente in una gran varietà di piante comprese quelle da fiore è dovuta a funghi del genere Verticillium, agenti di tracheomicosi. Su pelargonio, oltre a V. dahliae (assai diffuso su molte altre ornamentali) e V. alboatrum è stata identificata una nuova specie per la prima volta in Italia nel 2015, Verticillium nonalfalfae.
▶ Diagnostica La pianta mostra generici sintomi di sofferenza. La sezione trasversale del fusto mostra imbrunimento dei vasi di conduzione e al microscopio sono visibili rami conidiofori e conidi ialini [ 55 ].
▶ Biologia ed epidemiologia Il patogeno è presente nel terriccio contaminato ma può passare anche da un vaso all’altro sotto forma di conidi o frammenti di micelio con schizzi di acqua, oppure diffondersi con l’acqua di irrigazione.
▶ Danni Le piante attaccate facilmente vanno incontro a morte.
• Difesa Impiego di materiale propagativo sano, corrette pratiche agronomiche, pronta eliminazione delle piante infette e di quelle circostanti, disinfezione dei bancali e attrezzatura varia, sostituzione del terriccio che ha ospitato piante malate oppure la sua disinfezione con vapore surriscaldato. Può essere utile l’impiego di microrganismi antagonisti (Trichoderma spp.).