Parte 2a 336 Mal secco Difesa: Colture sarmentose e colture arboree Citrus dieback, Citrus wilt Agenti causali z Plenodomus tracheiphilus, Phoma tracheiphila C z lassificazione div. Ascomycota fam. Leptosphaeriaceae Sintomatologia I primi sinh tomi si manifestano sulle foglie apicali che mostrano decolorazioni e ingiallimenti, soprattutto in corrispondenza delle nervature [ 8 ]. Con il tempo si ha caduta delle foglie e disseccamento dei rametti; se l infezione penetra dall alto, tramite foglie e getti terminali, il mal secco ha decorso lento [ 9 ] con emissione di numerosi polloni dalle parti basali ancora vitali; quando la penetrazione avviene dalle radici o dal tronco, il decorso può es- sere fulminante con morte della pianta in breve tempo. Un altro sintomo è la tipica colorazione rosa salmone che assume il legno infetto [ 10 ]. Piante ospiti e distribuzione h Deuterophoma tracheiphila è patogeno tipicamente insediato su agrumi: limone, limetta, arancio amaro, cedro e bergamotto (le specie più sensibili). Proveniente, forse, dall Asia Minore è diffuso in tutte le zone di coltivazione degli agrumi. Diagnostica Tipica malattia vascolare h (tracheomicosi) in cui l invasione dei vasi da parte del patogeno porta all arresto della circolazione della linfa. Sulla corteccia dei giovani rametti il fungo genera le frutti cazioni picnidiche in forma di corpi globosi di 60-135 x 45-110 m, con 8 Sintomatologia di mal secco su limone. un collo provvisto di ostiolo prorompente sopra l epidermide della pianta. Vengono prodotti moltissimi piccoli conidi ialini di forma allungata (2-3 x 0,8-1 m) emessi dall ostiolo sotto forma di cirro o di goccia mucosa. Contemporaneamente da ife specializzate sono prodotti conidi più grandi (6 x 3 m). Biologia ed epidemiologia Il pah togeno, in condizioni di umidità elevata (>65%) e temperatura compresa tra 14 e 28 °C (condizioni che in Sicilia e Calabria si manifestano spesso tra ottobre e 9 Pianta di bergamotto colpita da mal secco a decorso lento, drasticamente potata più volte asportando le porzioni disseccate. 10 Caratteristiche manifestazioni del mal secco: sul tronco scortecciato ad arte si evidenzia la tipica colorazione rosa salmone del legno infetto. 11_Capitolo 8.indd 336 febbraio), può aggredire le piante penetrando attraverso gli stomi delle foglie o le ferite provocate dai più diversi agenti (grandine, vento, freddo, tagli di potatura, ecc.). All interno dei vasi la diffusione del patogeno può realizzarsi anche grazie a tallo-conidi di forma e dimensioni irregolari convogliati dalla linfa ascendente. Danni Defogliazione e deperimento h delle piante; nei decorsi fulminanti si ha la morte delle piante in breve tempo. z Difesa Contro questa topatia vige il D.M. di Lotta Obbligatoria del 17/04/1998. Il controllo della malattia si basa su pratiche agronomiche e trattamenti con anticrittogamici. Mezzi agronomici: - adottare portinnesti tolleranti (arancio amaro); - estirpare le ceppaie di piante infette; t agliare e bruciare i rami infetti (il taglio va effettuato almeno 30 cm al di sotto - della parte secca, avendo cura di disinfettare gli attrezzi utilizzati e di proteggere le super ci di taglio con appositi mastici); - evitare le lavorazioni del terreno da metà autunno a primavera avanzata; - preferire l inerbimento permanente controllato dell agrumeto; - non praticare reinnesti su piante infette; dal tardo autunno no a primavera inoltrata, periodi nei quali è più alto il ri- schio che si veri chino grandinate, gelate, forti venti, ecc., e comunque è più elevata la possibilità di infezioni da mal secco, adottare idonee misure per la protezione del limoneto (copertura con reti, con incannucciati o altro); e - seguire le operazioni di potatura, preferibilmente nella tarda primavera e con l occasione eliminare i polloni che si sviluppano al di sotto del punto d innesto; - non eccedere nelle concimazioni azotate. Mezzi chimici: - trattamenti con prodotti rameici. Gli interventi contro questa avversità vanno ese guiti nel periodo compreso tra ottobre e aprile, specialmente dopo grandinate, gelate e forti venti. opportuno disinfettare con il fuoco (bruciando le parti colpite) o con poltiglia bordolese concentrata eventuali grosse lesioni prodotte da grandine e vento e poi proteggerle con mastici, colla vinilica o cera d api e propoli. 04/03/22 14:40