Cicalina africana Cotton jassid
• Fitofago3 Agrumi: fitofagi
• Difesa La lotta all’aleirodide fioccoso si basa su trattamenti insetticidi effettuati secondo i criteri della lotta guidata. Le soglie di intervento, che vengono valutate osservando da terra le foglie del 10% delle piante di un agrumeto, sono:
• 5-10 neanidi per foglia per il mandarino e le clementine;
• 20-30 neanidi per foglia per il limone e l’arancio.
Sono utilizzati oli minerali, acetamiprid, spirotetramat. Lanci di Cales noacki dopo gli interventi chimici. I trattamenti invernali con oli minerali contro le cocciniglie sono in grado di colpire efficacemente le neanidi svernanti degli aleirodidi. Ricorso a programmi di lotta biologica con lanci di Cales noacki.
Afide verde degli agrumi Green citrus aphid
• Fitofago• Difesa In relazione alla sua pericolosità, si interviene chimicamente con aficidi (acetamiprid, flonicamid sulfoxaflor, taufluvalinate); alla comparsa delle prime infestazioni, la soglia di intervento è stimata circa al 10-15% dei germogli attaccati. Nelle aree agrumicole italiane questo afide non ha efficaci antagonisti naturali; coccinellidi, sirfidi e crisopidi predatori svolgono, comunque, una marginale azione di contenimento.
Afide bruno Black citrus aphid
• Fitofago• Difesa Si interviene con aficidi (tau-fluvalinate, acetamiprid, spirotetramat, flonicamid, sulfoxaflor) al superamento della soglia d’intervento (30% dei germogli).
Afide del cotone Cotton aphid
• Fitofago• Difesa La soglia di intervento per questa specie è il 20% di germogli infestati. Si interviene con: tau-fluvalinate, acetamiprid, spirotetramat, flonicamid, sulfoxaflor. Molti antagonisti, limitatori naturali, sono attivi nei confronti di questa specie; infatti la loro azione risulta molto efficace nel limitare lo sviluppo delle colonie e nel contenere i danni.
Aleirodide spinifero degli agrumi Orange spiny whitefly
• Fitofago• Difesa Il monitoraggio mediante fogli di colore giallo cosparsi di colla tecnicamente serve a poco, in quanto in breve tempo essi si riempiono di nugoli di questo aleirode, così che è impossibile un conteggio degli esemplari catturati. Nelle prime fasi dell’infestazione si può intervenire con olio minerale, o anche con insetticidi autorizzati su agrumi per gli aleirodidi (es. flonicamid, pyriproxyfen, spirotetramat, ecc.); tuttavia, in prospettiva, un efficace e duraturo controllo si ritiene potrà essere attuato per mezzo di antagonisti (in particolare si pensa a Encarsia smithii), come del resto è avvenuto nei Paesi di origine di A. spiniferus. Con le operazioni di potatura è utile asportare le parti più infestate che vanno quindi bruciate; inoltre, come norme pratiche per contrastare la diffusione di questo fitofago, è bene spazzolarsi gli abiti dopo aver lavorato nell’agrumeto e ovviamente non immettere in commercio frutti con foglie infestate.
Cicalina africana Cotton jassid
• Fitofago• Difesa Chimicamente conviene intervenire sulle neanidi con oli minerali (spirotetramat). Utilizzando le trappole sessuali a ferormoni è possibile seguire lo sviluppo della cocciniglia rossa forte individuando il momento in cui le neanidi sono più sensibili. Il monitoraggio visivo prevede controlli a fine marzo, giugno e settembre su 4 rametti di 10 cm circa per pianta, sul 5-10% delle piante presenti nell’agrumeto, per un totale di 100 rametti e 100 foglie/ha.
Le soglie di intervento sono individuate:
• in presenza di 1 femmina/cm di rametto o di 3-4 neanidi/foglia;
• in presenza di 4 femmine per ciascun frutto su un campione di 20 frutti per pianta. I trattamenti sono generalmente necessari poiché gli antagonisti naturali (coleotteri coccinellidi, imenotteri calcidoidei ectofagi e afelinidi) e i funghi (es. Cephalosporium lecanii), se pur attivi, non sono però in grado di limitare e contenere sotto la soglia di tolleranza economica le infestazioni di questa cocciniglia.
Cocciniglia a virgola Citrus mussel scale
• Fitofago• Difesa Sono utili misure agronomiche atte a sfavorire lo sviluppo del parassita, quali concimazioni equilibrate e potature alle chiome. Si può intervenire direttamente trattando con olio minerale attivato nei periodi di maggior presenza delle neanidi.
Nemico naturale specifico della cocciniglia a virgola è l’imenottero parassitoide afelinide Aphytis lepidosaphes, originario del Sud-Est Asiatico che si è diffuso spontaneamente in vari Paesi, compreso il nostro.
Iceria o Cocciniglia cotonosa Fluted scale
• Fitofago• Difesa La lotta chimica diretta si basa su eventuali interventi invernali con oli bianchi attivati.
La limitazione di Icerya purchasi può essere ottenuta introducendo l’antagonista, suo limitatore naturale, Rodolia cardinalis (Coleottero Coccinellide). Di origine australiana è efficacemente diffuso in Italia ad opera dell’Istituto di Entomologia Agraria dell’Università di Portici (NA).
Cocciniglia mezzo grano di pepe o nera mediterranea Olive black scale
• Fitofago• Difesa La lotta si basa su trattamenti insetticidi con oli minerali attivati, diretti contro le neanidi in estate (soglia di intervento: 1 femmina ogni 10 cm di rametto, 5 neanidi per foglia).
Cocciniglia a elmetto degli agrumi Chinese wax scale
• Fitofago• Difesa Chimicamente si interviene con oli minerali attivati (fosmet) nel periodo estivo contro le giovani neanidi che sono molto più sensibili delle femmine adulte ben protette dall’elmetto. La soglia di intervento è di 3-5 neanidi per foglia. Predatori e parassitoidi contribuiscono in generale a controllare naturalmente questa cocciniglia.
Cotonello degli agrumi e Cotonello longiraggiato Citrus mealybug, Longtailed mealybug
• Fitofagi• Difesa La difesa si avvale di metodi agronomici, biologici e chimici.
Le misure colturali atte a sfavorire gli attacchi del fitofago consistono nell’eliminazione dei frutti attaccati, nella potatura delle chiome in modo da favorire l’arieggiamento, nella limitazione delle concimazioni azotate che rendono i tessuti teneri e ritardano la lignificazione.
Il controllo biologico di P. citri viene attuato tramite la diffusione di entomofagi, quali il predatore coccinellide Cryptolaemus montrouzieri e l’imenottero encirtide Leptomastix dactylopii che parassitizza le neanidi del P. citri. Se i limitatori naturali non consentono un sufficiente controllo, al superamento delle soglie si interviene chimicamente con oli minerali (sulfoxaflor):
• in primavera, al momento delle prime migrazioni delle neanidi da monitorare eventualmente con trappole sessuali;
• in estate e in autunno, al superamento della soglia di circa il 5-15% dei frutti infestati.
Minatrice serpentina Citrus leafminer
• Fitofago• Difesa Gli interventi di difesa chimica sono da riservare ai vivai, ai giovani impianti o alle piante reinnestate, dove le lesioni ai germogli compromettono lo sviluppo delle piante, mentre negli agrumeti adulti si interviene solo in caso di infestazioni molto gravi (ci si limita a eliminare i getti infestati con una potatura di rimonda). Il suo controllo si può realizzare alla comparsa dei primi sintomi sugli apici con trattamenti insetticidi con azadiractina, tebufenozide, metossifenozide, acetamiprid, emamectina, abamectina. Una certa efficacia risultano avere anche i trattamenti a base di olio minerale a dosi non superiori all’1%. Per un buon controllo è necessario ripetere l’intervento ogni volta che si osservano nuovi sintomi.
APPROFONDIMENTO 35
Le cocciniglie
Il termine comune di cocciniglie si riferisce a un’ampia categoria di fitofagi afferenti agli Emitteri (= Rincoti) Omotteri e inclusi nella superfamiglia Coccoidea. Si tratta di parassiti che hanno apparato boccale pungente-succhiante, caratterizzati da femmine attere, poco mobili e che tendono tipicamente a fissarsi sull’ospite, con il corpo protetto da secrezioni cerose o da un follicolo (= scudetto) in cui vengono inglobate le esuvie prodotte nel corso delle mute; i maschi sono per lo più alati, ma ve ne sono di atteri e provvisti di follicolo. Si riproducono sessualmente o per partenogenesi e comprendono inoltre specie ovipare e specie vivipare; nelle specie ovipare le uova sono custodite sotto il follicolo o sotto il corpo (che poi le proteggerà una volta morta e mummificata la madre), oppure entro un ovisacco ceroso (che può rimanere attaccato al corpo della femmina o anche essere abbandonato). Le specie di cocciniglie che infestano gli agrumi sono parecchie, quelle descritte nel testo appartengono: alla fam. Margarodidae (es. cocciniglia cotonosa), inserita nella sezione Orthezoidi; alla fam. Pseudococcidae (es. cotonello), afferente alla sezione Lecanoidi, caratterizzata da femmine il cui corpo è appiattito e provvisto di raggi cerosi; alla fam. Coccidae (= Lecanidae), in cui le femmine possiedono una spessa cuticola impregnata di cere e lacche che formano una sorta di guscio protettivo (es. cocciniglia mezzo grano di pepe); alla fam. Diaspididae (es. cocciniglia rossa forte), inclusa nella sezione Diaspidoidi, le cui femmine presentano un follicolo più o meno tondeggiante.
Altre cocciniglie infestanti gli agrumi sono: Pseudococcus obscurus, P. calceolariae, Coccus hesperidum, C. pseudomagnoliarum, Chloropulvinaria floccifera, Ceroplastes rusci, Aspidiotus hederae, Chrysomphalus dictyospermi, Parlatoria pergandei, P. ziziphus, Mytilococcus gloverii.
Verme della zagara o Tignola degli agrumi Citrus flower moth
• Fitofago• Difesa L’installazione di trappole a ferormoni sessuali per il monitoraggio dei voli consente di individuare il momento migliore per gli interventi insetticidi. L’anticipo dell’irrigazione estiva, entro luglio, per la produzione di verdelli permette di sottrarre la fioritura agli attacchi. Il controllo della vegetazione consente di valutare le soglie di intervento:
• il 15% di boccioli fiorali infestati;
• il 2-3% di frutticini infestati.
Chimicamente si interviene con fosmet. Molto indicato è l’utilizzo del Bacillus thuringiensis prima delle importanti fioriture. L’impiego di ferormoni per catture massali o per confusione sessuale è in via di sperimentazione. Tra i limitatori naturali endoparassiti allo stadio di larva, riveste un ruolo importante l’Imenottero Encirtide Ageniaspis fuscicollis.
Mosca mediterranea della frutta Mediterranean fruit fly
• Fitofago• Difesa Gli accorgimenti di natura agronomica consistono nel raccogliere e distruggere i frutti attaccati non lasciando sulla pianta frutti in avanzato stato di maturazione. La lotta chimica viene impostata secondo due criteri:
• monitoraggio degli adulti con trappole innescate da sostanze proteiche da collocare in campo a partire da luglio: raggiungimento della soglia di intervento, pari a 20 adulti/trappola/settimana, trattare con etofenprox;
• campionamento di almeno 100 frutti a caso sul 5-10% delle piante: al raggiungimento della soglia di intervento, che corrisponde alle prime punture osservate sul 2-3% dei frutti del campione, trattare con etofenprox, fosmet, spinosad, acetamiprid. Buona efficacia hanno poi i dispositivi “Attract and kill” attivati con, deltametrina.
Oziorrinco dell’olivo Olive weevil
• Fitofago• Difesa è possibile applicare attorno ai tronchi fasce adesive che impediscono la risalita degli adulti alla chioma. A protezione di giovani piante e reinnesti può essere opportuno trattare la chioma con insetticidi di contatto.
La difesa chimica può essere integrata con la distribuzione di insetticidi geodisinfestanti attorno al piede delle piante contro le larve. Sempre contro le forme larvali si ottengono buoni risultati distribuendo al suolo nematodi parassiti del genere Heterorhabditis [ 49 ].
Acari degli agrumi Citrus mites
• Fitofago• Difesa Numerosi antagonisti, limitatori naturali, contengono lo sviluppo degli acari: rincoti antocoridi, ditteri cecidomidi, acari fitoseidi, il coccinellide Stethorus punctillum.
I trattamenti con oli minerali leggeri, ad alto grado di insulfonabilità, eseguiti contro le cocciniglie, provocano un’azione collaterale sugli acari.
Per la lotta chimica vengono indicate le seguenti procedure:
1) esaminare 100 gemme su 10 piante a ettaro per l’acaro delle meraviglie;
2) per tutti gli altri acari: esaminare 100 foglie e 100 frutti su 10 piante a ettaro, dalla ripresa vegetativa in poi.
Le soglie di intervento sono:
• acaro delle meraviglie (Eriophyes sheldoni): 30-40% di gemme infestate; trattare con olio minerale;
• acaro rugginoso (Aculops pelekassi): 2-3% dei frutti infestati; trattare con zolfo colloidale;
• ragnetto rosso tessitore (Tetranychus urticae): 10-12% di foglie infestate dell’ultima vegetazione, 2-3% di frutticini con colonie attive; trattare con acaricidi (clofentezine, tebufenpirad, abamectina, etoxazolo);
• panonico o ragnetto rosso degli agrumi (Panonychus citri): 40-50% di foglie infestate; trattare con acaricidi (clofentezine, tebufenpirad, abamectina, etoxazolo);
• acaro dell’argentatura (Polyphagotarsonemus latus): 20% di foglie infestate; trattare con clofentezine, tebufenpirad, abamectina, etoxazolo.
L’impiego di abamectina è autorizzato solo su arancio, limone, clementine e mandarino.
AGRUMI - ALTRE AVVERSITÀ
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