Mosaico comune del frumento Soil-borne wheat mosaic virus
• Agente causale SBWMV
(Soil-Borne Wheat mosaic virus)
• Classificazione fam. Flexiviridae gen. Furovirus
▶ Sintomatologia Il sintomo caratteristico è il mosaico fogliare: macchie clorotiche parallele alle nervature, più evidenti tra fine inverno e inizio primavera. Le modifiche di colore sono spesso accompagnate da alterazioni della forma delle foglie, che appaiono più strette, e da sofferenza generale della pianta. In pieno campo la distribuzione dei sintomi può essere generalizzata o a chiazze [ 3 ].
▶ Piante ospiti e distribuzione Il virus infetta una larga gamma di ospiti, comprendendo diverse varietà di frumento, triticale, orzo, segale, mais, sorgo e anche numerose specie di graminacee, spontanee e coltivate. È presente in buona parte delle aree cerealicole italiane, in particolare in Val Padana e Lazio e in altre aree del globo (USA, Cina, Giappone).
▶ Diagnostica Per l’identificazione sono necessari test di laboratorio (es. il test sierologico ELISA).
▶ Trasmissione ed epidemiologia L’infezione da SBWMV avviene attraverso l’apparato radicale ed è mediata da un vettore, il protozoo plasmodioforale, Polymyxa graminis, entro le cui spore,
presenti nel terreno, il virus può sopravvivere per 10 anni. Studi circa le modalità di trasmissione hanno evidenziato che all’interno delle spore non si trovano particelle virali, ma l’RNA genomico del virus con la sua proteina di movimento e quindi il passaggio in direzione delle cellule dell’ospite avverrebbe come complesso ribonucleo-proteico: si pensa che questa modalità permetta una più rapida diffusione nei tessuti della pianta degli elementi virali, che si sottraggono alla competizione con il protozoo, a sua volta parassita, per sfruttare le risorse dell’ospite. Polymyxa graminis è trasportato e diffuso per mezzo di acqua, vento, vettori animati, macchine e attrezzi da lavoro.
▶ Danni Il deperimento vegetativo di radici e foglie si riflette su crescita e quantità di granella prodotta e peso ettolitrico.
Poiché si tratta di un virus presente nel terreno, la malattia si ripresenta tutti gli anni con aumento dell’inoculo, provocando perdite anche superiori al 50%.
• Difesa L’unica possibilità è l’impiego di varietà resistenti. Utile la rotazione per prevenire l’accumulo nel terreno delle spore del protozoo vettore del virus.